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Il programma ISF 2024, ecco tutte le novità

Un lavoro su più fronti, quello dell'Istituto: dal tennis al padel, passando per pickleball e beach tennis. Ovunque ci sia una racchetta di mezzo, lo staff tecnico federale è pronto a lasciare una traccia importante, tra agonismo e divertimento. L'ufficialità dei planning, con bandi e piani di studio, arriverà verso la fine del mese di ottobre

03 ottobre 2023

La squadra dell'ISF a Treviglio

Il 2024 non è così lontano, e per far sì che diventi un altro anno di crescita per il movimento del tennis italiano, l'Istituto Superiore di Formazione Roberto Lombardi sta già panificando il lavoro dei dodici mesi che avranno nell'impegno olimpico di Parigi uno dei momenti clou. Un lavoro su più fronti: dal tennis al padel, passando per pickleball e beach tennis. Ovunque ci sia una racchetta di mezzo, lo staff tecnico federale è pronto a lasciare una traccia importante, tra agonismo e divertimento. L'ufficialità dei planning, con bandi e piani di studio, arriverà verso la fine del mese di ottobre, ma già oggi abbiamo anticipazioni interessanti sulle tante novità in arrivo.

La prima riguarda i corsi di istruttore di primo grado, come conferma il direttore dell'ISF Michelangelo Dell'Edera: “Saranno confermati – spiega – i 10 corsi per istruttore di primo grado, ma nel piano di studi il venerdì pomeriggio sarà dedicato alla in-formazione sul pickleball, la disciplina relativamente nuova che stiamo seguendo con molta attenzione. A questo proposito, il fine settimana sarà riservato proprio a chi desidera acquisire la qualifica specifica. In ambito competitivo, avremo anche un torneo regionale di pickleball che si svilupperà all'interno del mondo Tpra, coinvolgendo tutti gli amatori e anche i partecipanti al corso di formazione. In modo da permettere loro di acquisire capacità organizzative, oltre a quelle puramente tecniche”.

Corsi d'aggiornamento FIT 2022-2023

Passando agli istruttori di secondo grado (di tennis) ci sarà invece un bando straordinario composto da tre diverse tappe, una per area geografica: Nord, Centro e Sud. La straordinarietà sta nel fatto che chi ha acquisito la qualifica prima del 31 dicembre 2013 e non è in possesso di diploma potrà partecipare comunque al bando di secondo grado. Chi non ha avuto la fortuna di proseguire il proprio percorso di studi, come accade una volta in ogni quadriennio olimpico, avrà dunque questa ulteriore possibilità. “Sono inoltre riconfermati – prosegue Dell'Edera – i due corsi per diventare Maestro nazionale, uno per gli Under 35, con l'obiettivo di cercare di abbassare l'età media nella qualifica di terzo livello, l’altro ordinario per consentire a chi ha acquisito esperienze didattiche importanti di proseguire il percorso formativo. Riproponiamo inoltre, il bando per Tecnico nazionale, per figure altamente qualificate, visto che avremo sempre più giocatori e giocatrici di spessore nel circuito mondiale”.

Un altro aspetto da considerare è che sono stati aggiornati tutti i piani di studio, partendo da una verità didattica che è ovviamente in continua evoluzione. Un ulteriore salto di qualità per l'intero sistema. E se è vero che nel tennis siamo costantemente 'work in progress', lo siamo ancora di più nel mondo del padel: “Nel 2024 – sottolinea il direttore dell'ISF – abbiamo in programma più di 50 corsi per istruttori di primo livello, coinvolgendo tutte le regioni in una crescita esponenziale per la disciplina della pala. Perché l'intero sistema padel funzioni ci vogliono insegnanti qualificati, e per questo sentiamo il bisogno di accelerare su questo aspetto, senza tralasciare la qualità. Un numero elevato di corsi sarà proposto anche per il secondo livello, sull'intero territorio nazionale, per poi arrivare al terzo livello, quello di Maestro di padel, dove avremo i consueti Bandi a numero chiuso per innalzare la qualità dei partecipanti ai corsi e conseguenzialmente degli insegnanti”.

Tra le novità, una delle più importanti è l'approvazione da parte del Consiglio Federale di una nuova qualifica, quella di promoter tecnico scolastico. Dopo che il progetto 'Racchette in classe' ha continuato a crescere fino a coinvolgere circa 850 scuole fra tennis, padel e beach tennis, saranno programmati dei bandi per gli insegnanti delle scuole primarie e degli istituti scolastici secondari di primo e secondo grado, che diventeranno promoter per le discipline di racchetta andando dunque ad affiancare – nel lavoro di promozione sul territorio – gli insegnanti della FITP. “Un'altra novità importante – aggiunge Dell'Edera – è che stiamo chiudendo convenzioni con molte delle 44 facoltà di Scienze motorie presenti sul territorio nazionale, per inserire nel programma di studi la materia 'sport di racchetta'. Desideriamo, come obiettivo finale, integrare più laureati in Sciente Motorie nel nostro sistema, in modo che questi possano innalzare ulteriormente le competenze del nostro mondo”.

Infine, spazio al beach tennis, che piano piano continua a crescere. Tanto che il 2023 è stato il primo anno nel quale non è stato annullato nessun corso rispetto a quelli programmati. La speranza è adesso che nelle regioni fertili (ossia quelle sul mare), gli insegnanti possano sempre di più promuovere questa bella disciplina di racchetta, visto che la nostra è una nazione pilota a livello mondiale.

“Infine – chiude Dell'Edera – la novità più grande del 2024 riguarda i corsi di aggiornamento: dopo che quelli del 2022 sono terminati ad aprile 2023, trascinandosi gli inevitabili ritardi per la pandemia, dal prossimo anno si torna alla normalità. Una normalità straordinaria, perché questi saranno svolti per la prima volta su base provinciale e si terranno durante la settimana, di sera, dalle 18 alle 21, con un programma che coinvolgerà tutte le regioni italiane: metteremo insieme per ogni provincia insegnanti di tennis, padel e beach tennis da una parte, e i dirigenti dall'altra. Enfatizzando così uno dei concetti principali del nostro lavoro, quello di squadra. Nel club nascono i progetti virtuosi e per questo abbiamo pensato di mettere insieme tutte le figure che organizzano una scuola, per motivare chiunque a fare sport. Tratteremo argomenti di legislazione sportiva, evoluzione tecnica, e parleremo per la prima volta all'interno dell'ISF della didattica per gli adulti: in un contesto in cui la società ci richiede questo impegno, vorremmo far sì che dopo un giorno di lezione si possa perlomeno competere nel proprio circolo e divertirsi. In tutto avremo 89 corsi di aggiornamento in 89 provincie: accorpando quelle più piccole, coinvolgeremo tutta Italia”.

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