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Raccuglia e Ziccardi condannati in 1° grado: le motivazioni della sentenza

Sono state pubblicate le motivazioni della sentenza con la quale il Tribunale di Napoli ha condannato in primo grado Michele Raccuglia e Antonio Ziccardi, giudicandoli colpevoli del reato di appropriazione indebita

03 ottobre 2019

Palazzo di Giustizia a Napoli

Palazzo di Giustizia a Napoli

Sono state pubblicate in data 19 settembre 2019 le motivazioni della sentenza con la quale il Tribunale di Napoli lo scorso giugno, previa la dichiarazione di prescrizione relativa ad alcuni fatti risalenti, ha condannato in primo grado Michele Raccuglia e Antonio Ziccardi, giudicandoli colpevoli del reato di appropriazione indebita aggravata dall’abuso di relazioni di ufficio ai sensi degli articoli 646 c.p. e 61, n.11. c.p., ai danni della Federazione Italiana Tennis. Raccuglia, ex presidente del Comitato Regionale campano della FIT, è stato condannato in primo grado a 1 anno e 8 mesi di reclusione; Ziccardi, dipendente di FIT Servizi, a un anno e 5 mesi di reclusione. Entrambi sono stati inoltre condannati "in solido" al pagamento di una provvisionale immediatamente esecutiva di 10.000 euro (più altri 1.000 euro per il solo Raccuglia) e dovranno altresì risarcire la FIT dei danni patiti, la cui quantificazione è stata demandata a un separato giudizio civile. La condanna di primo grado ha previsto anche il pagamento a carico degli imputati delle spese processuali. Il Tribunale di Napoli, nel valutare la gravità della condotta tenuta dagli imputati, ha anche ritenuto di non poter concedere le attenuanti generiche agli stessi.

LA VINCENDA

Il procedimento era iniziato nel 2012 e nel 2015 i due imputati erano stati rinviati a giudizio. Le contestazioni mosse dalla Procura riguardavano i gravi fatti che hanno condotto allo scioglimento, in data 18 dicembre 2011, del Comitato Regionale Campano, e in particolare un notevole ammanco registrato rispetto agli incassi ricevuti nel corso degli anni dal Comitato Campano, nonché per il solo Raccuglia l’apertura, la gestione e l'utilizzo - mai autorizzati dalla FIT - di un conto corrente acceso presso la Filiale di Casoria della Banca Popolare di Novara, poi trasferito presso la Filiale di Napoli del medesimo Istituto Bancario.

Raccuglia e Ziccardi erano imputati perché in concorso fra loro (Raccuglia quale Presidente del Comitato Regionale Campania della FIT, Ziccardi quale dipendente della FIT Servizi e delegato alla gestione del conto entrate n.4500010000 intestato al medesimo Comitato), con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso commesse in tempi diversi, si erano appropriati indebitamente dell’importo complessivo di euro 92.634,34 incassato dal Comitato Regionale nel corso degli anni fino al novembre 2011, importo non versato alla Federazione Italiana Tennis e non presente alla data del 5.11.2011.

Raccuglia era inoltre imputato perché, quale Presidente del Comitato Regionale Campania della FIT, si è appropriato indebitamente dell’importo complessivo di euro 16.819,00 prelevato da conto corrente n.0629/006724 acceso presso la Banca Popolare di Novara - Agenzia di Napoli, conto la cui apertura non era mai stata autorizzata dalla FIT.

Di seguito le motivazioni della sentenza:

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