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Francesco Giorgino, giornalista del TG1 e docente Luiss dove insegna Comunicazione e Marketing, ha partecipato in veste di relatore al seminario in video conferenza organizzato dall’Istituto di Formazione Lombardi “Roberto Lombardi” affrontando gli aspetti sociologici e comunicativi del tennis ai tempi del coronavirus
21 aprile 2020
Seguendo uno schema molto semplice e lineare, Giorgino ha parlato di emittenti, messaggio, canali e riceventi del processo comunicativo del tennis ai tempi del coronavirus. Per quanto concerne gli emittenti, ha fatto riferimento a un modello di comunicazione integrata (azione coordinata, coerente, sincronizzata ed articolata) tra soggetti istituzionali come la Fit e i Comitati regionali da un lato e gli insegnanti di tennis dall’altro. Insegnanti da considerare come sentinelle sul territorio, come comunicatori in loco e marketers non solo delle proprie attività, ma anche dell’intero sistema tennistico. Il modello proposto è quello “centro-periferia-centro” secondo una logica a doppio stadio e secondo un meccanismo circolare oltre che bidirezionale. Quanto al messaggio, Giorgino ha individuato tre nuclei da trasmettere, condividere, comunicare agli utenti. Il primo: il tennis è lo sport più sicuro perché è uno sport individuale, non di contatto, che si svolge soprattutto outdoor. Il secondo: il tennis è il primo tra gli sport individuali per numero di tesserati e tra i primi tre in senso assoluto, appena dopo il calcio, e quindi può tranquillamente essere l’ambito di destinazione di chi vuole fare attività sportiva perché ha know how, assetti organizzativi, cultura sportiva da vero e proprio sport di massa. Il terzo: il sistema tennis è pronto a far giocare al nostro sport bambini, adolescenti, giovani ed adulti in condizione di sicurezza, con accorgimenti particolari e alla giusta distanza di sicurezza, distanza che appartiene alle caratteristiche intrinseche di questa disciplina sportiva. I canali individuati in questa relazione sono quelli di proprietà della Federazione (sito web e naturalmente SuperTennis), ma anche i social, sia quelli in uso alla Fit e alla Tv, sia in uso ai singoli insegnanti di tennis. A questo si aggiungano i rapporti con i media mainstream (televisione, radio, stampa di massa quotidiana e periodica) a livello nazionale e locale. Ultimo argomento toccato da Giorgino è stato quello dei riceventi. Un ambito che ha suddiviso in due emisferi: interni ed esterni al sistema. Quanto al primo emisfero, il riferimento è ai tesserati, agli allievi e alle loro famiglie (il cui peso decisionale aumenterà proprio per la vulnerabilità di ciascuno di noi in questo momento, a partire dai soggetti in età evolutiva), a persone, insomma, già motivate alla pratica tennistica e all’apprendimento di questo sport. In questo caso la logica da seguire dal punto di vista del marketing analitico (prodromico al marketing strategico ed operativo) è quello della “domanda reale”, ha spiegato il docente Luiss. Quanto, invece, al secondo emisfero il riferimento di Giorgino è ai soggetti che hanno manifestato finora interesse per altri sport. Discipline che oggi sono più rischiose della nostra. “Queste persone - ha concluso - vanno incoraggiate ad accostarsi al tennis seguendo la dinamica della ‘domanda potenziale’”.