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Lo sport riparte dal 4 maggio: prima le discipline individuali. Attesa per le modalità

Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha illustrato il contenuto del nuovo Dcpm. La Fit è in attesa che il Ministero dello Sport comunichi alle Federazioni sportive nazionali le concrete modalità di esecuzione di quanto previsto

26 aprile 2020

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Lo sport italiano fermato dalla pandemia da Covid-19 può cominciare la ripartenza in concomitanza con l'avvio della fase 2.

La Fit è in attesa che il Ministero dello Sport comunichi alle Federazioni sportive nazionali le concrete modalità di esecuzione di quanto previsto dal DPCM del 26 aprile.

Come riportava ieri l’agenzia Ansa dal 4 maggio, infatti, potranno riprendere gli allenamenti degli atleti professionisti o di interesse nazionale che praticano sport individuali, quindi anche il tennis, nei centri e circoli sportivi, ma nel rispetto del distanziamento previsto dalle normative sanitarie contro la pandemia da coronavirus. Invece per gli sport di squadra bisognerà attendere il 18 maggio. Il via libera è arrivato in serata con la conferenza stampa del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che ha illustrato il contenuto dell’ultimo Dcpm. Come riporta sempre l'Ansa gli sport all’aperto saranno consentititi anche lontano dalle proprie abitazioni, purché da soli oppure mantenendo la distanza di sicurezza di due metri. Si potrà correre e andare in bici.

Del nuovo Dcpm ha parlato anche il ministro per le Politiche giovanili e lo Sport, Vincenzo Spadafora, intervenuto a “Che tempo che fa” su Raidue sul tema della ripresa degli allenamenti per lo sport disposta dal governo. “Prima si parte con gli sport individuali e l’attività motoria, per quelli di squadra come il calcio bisognerà aspettare. Vogliamo ripartire in sicurezza, puntiamo a una ripresa graduale e con tutti i protocolli rispettati. Per sport individuali intendiamo il tennis, il nuoto, l’atletica, ecc.



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