-

Campionati italiani under ma non solo: gli ultimi sviluppi del sistema padel

Prima i raduni tecnici e il circuito regionale under, ora l’edizione inaugurale dei Campionati italiani giovanili e il primo raduno tecnico nazionale, a novembre la Coppa delle regioni. Il Sistema Padel va come un treno e continua a crescere, con l’obiettivo di accelerare il percorso di formazione dei ragazzi e ridurre il gap fra l’Italia e le nazioni leader della disciplina

di | 25 giugno 2022

Martin Pereyra e Sara Celata con (al centro) Michelangelo Dell'Edera, direttore dell'Istituto Superiore di Formazione "Roberto Lombardi"

Il Sistema Italia del padel è stato inaugurato soltanto da qualche mese, ma sulla base di anni e anni di esperienza accumulata grazie al tennis è già una locomotiva che viaggia velocissima, all’insegna di organizzazione strutturale, raduni, tornei e presenza capillare sull’intero territorio. Una delle dimostrazioni più fresche è rappresentata dalla prima edizione dei Campionati Italiani giovanili di padel, in corso (fino a domenica 26 giugno) sui campi Bolasport SS Dilettantistica di Roma.

“Oltre a quanto fatto da gennaio in avanti – dice Michelangelo Dell’Edera, direttore dell’Istituto Superiore di Formazione “Roberto Lombardi” –, prima con i raduni tecnici regionali che ci hanno permesso di monitorare 1.100 ragazzi di tutte le categorie, e quindi col circuito regionale che ha vissuto la tappa de oro durante gli Internazionali d’Italia e si concluderà a novembre col Master nazionale, abbiamo ritenuto che fosse importante organizzare altre due iniziative. La prima sono proprio i Campionati Italiani giovanili, che hanno riscosso un successo incredibile con la partecipazione di circa 80 coppie, mentre la seconda è la Coppa delle regioni di padel. Si terrà nella prima settimana di novembre, e coinvolgerà rappresentative regionali o interregionali in base alle capacità numeriche del territorio. Vedrà i ragazzi più promettenti d’Italia competere fra di loro, generando un’altra preziosa occasione di confronto e crescita comune.

A Roma, a seguire i due eventi tricolori giovanili e osservare i migliori talenti del paese, ci sono Sara Celata e Martin Pereyra, le due figure tecniche che nell’ultimo Consiglio Federale FIT hanno ricevuto l’incarico di capitani delle nazionali giovanili under 18: femminile lei, maschile lui. L’ennesima prova di un sistema sempre più strutturato.

Nel corso della settimana – racconta Sara Celata – abbiamo visto di nuovo in azione tutte le nostre migliori giocatrici, che già monitoriamo da tempo, in particolare Giorgia Di Paola per la categoria under 12, Aurora Buscaino e Flavia Coppola per l’under 16, e Caterina Calderoni per l’under 18. Ma la nota positiva è che stanno iniziando a giocare a padel molte più ragazzine rispetto a prima. Lo dimostra il fatto che siamo riusciti a organizzare tabelloni di tutte le categorie, mentre in passato capitava di doverle accorpare fra di loro per carenza di iscritte. Vuol dire che piano piano anche fra le ragazze si sta creando un vero e proprio movimento, e questo contribuirà alla crescita del livello medio. Alle spalle delle giocatrici più promettenti, oggi ce ne sono tante altre. E continuano ad arrivarne di nuove”.

Giorgia Di Paola

Positivo anche il bilancio di Martin Pereyra, impegnato nel settore maschile. “C’è una regione come la Sicilia – spiega – che vanta un gruppo numeroso di atleti in grado di coprire tutte le categorie in termini di quantità e qualità, ma in questi campionati italiani under sono presenti buoni giocatori da tutte le regioni. Questo può sicuramente contribuire a far crescere il movimento nazionale. Volendo fare dei nomi, a oggi i nostri ragazzi più promettenti sono Lorenzo Sargolini e Lorenzo Di Matteo per l’under 12; Pietro Giovannini e Stefano Indomenico per l’under 14; Matteo Platania, Francesco Spurio e Matteo Sargolini per l’under 16; Noa Bonnefoy, Flavio Abbate e Steve Stracquadaini per l’under 18. Ma anche in questo caso sono presenti tanti ragazzi di prospettiva”.

Una sorta di certificazione della qualità del lavoro svolto arriva dal fatto che i coach internazionali inizino a interessarsi all’Istituto e al sistema italiano, che si muove mettendo sul campo impegno, organizzazione e risorse. “Questo – dice ancora dell’Edera – ci permetterà di costruire delle amichevoli e delle occasioni di confronto a livello internazionale, per velocizzare il processo che ci deve portare a ridurre il gap che oggi divide l’Italia dalle nazioni leader del padel, quali Spagna e Argentina”.

Lorenzo Sargolini (destra) e Lorenzo Di Matteo

Sempre con l’obiettivo di accelerare il processo di formazione dei giovani atleti, nella prima settimana di luglio al Centro Estivo Federale di Castel di Sangro verrà organizzato il primo raduno nazionale di padel. “In quest’ottica – prosegue il direttore dell’ISF – i campionati italiani under rappresentano un’opportunità per essere individuati e convocati dai due selezionatori”.

Ci tengo a precisare che al raduno non daremo rilievo solo alla parte tattico-tecnica ma anche a quella fisica, con la presenza del preparatore atletico Massimo Todeschi che seguirà le attività insieme a Martin e Sara. Questo per sensibilizzare i ragazzi sull’importanza di questo aspetto, e lanciare un processo che poi si rifletterà nei circoli. A partire da settembre, infatti, nei loro contesti di allenamento questi ragazzi dovranno avere un planning settimanale che, oltre alla preparazione tattico-tecnica, prevederà anche quella fisica e mentale”.

Il tutto anche grazie alle borse di studio che dalla prossima stagione la FIT comincerà a distribuire, su segnalazione dei vari fiduciari regionali (che saranno sempre più presenti nei vari club) e dei due capitani delle nazionali, con l’obiettivo di accelerare il percorso di formazione quotidiana dei ragazzi all’interno dei propri circoli, in tutti gli ambiti.

Stefano Indomenico

Pietro Giovannini

Dal 2023, invece, i raduni nazionali diventeranno sistematici. Saranno tre all’anno: uno a inizio stagione, uno di verifica a metà anno e uno verso la fine. “Vuol dire – spiega Dell’Edera – che ci sarà un sistema ancora più strutturato e organizzato, all’interno del quale il settore tecnico nazionale padel junior inizierà a condividere con i ragazzi un percorso che prevederà anche dei tornei a livello internazionale. Nel prossimo raduno  non convocheremo gli insegnanti dei ragazzi, perché non eravamo ancora pronti a questa esplosione. Ma lo faremo già dal successivo, ripetendo quanto avviene nel tennis. Questo per impostare ancora meglio il processo di condivisione nell’ambito della formazione dei ragazzi, fra la Federtennis, i loro circoli e le scuole padel riconosciute”.

Loading...

Altri articoli che potrebbero piacerti