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L’inserimento del nuovo Trofeo Mario Belardinelli di doppio ha contribuito a rendere ancora più importante il percorso di crescita offerto dalla settimana della Coppa Belardinelli, in particolare per dei ragazzini che hanno pagato la mancanza di confronto nazionale e internazionale dovuta a due anni di pandemia. Alla Toscana l’edizione inaugurale
11 giugno 2022
Siamo all'epilogo dell’edizione 2022 della tradizionale Coppa Mario Belardinelli, giocata nel Centro Estivo Federale di Castel di Sangro e riservata alle selezioni regionali di ragazzi nati nel 2010 e nel 2011. Una competizione di successo, che da quest’anno ha visto crescere ulteriormente il suo valore formativo.
“Come prima cosa – dice Michelangelo Dell’Edera, direttore dell’Istituto Superiore di Formazione “Roberto Lombardi” – ci tengo a sottolineare che i ragazzi partecipanti a questa edizione della Belardinelli hanno pesantemente subito i due anni di pandemia, per mancanza di confronto a livello nazionale e internazionale. Con loro, nei prossimi mesi, dovremo accelerare questo processo di confronto competitivo, che è sinonimo di crescita per tutti. L’avevamo già notato lo scorso anno ed è stato così anche stavolta, quindi l’obiettivo principale dell’Istituto, per quanto riguarda questa fascia d’età, è di cercare di migliorare l’aspetto del confronto, fondamentale per la formazione dei ragazzi”.
Nella Coppa Belardinelli di quest’anno c’è stata la grandissima novità del 1° Trofeo Mario Belardinelli di doppio, accolto con grandissimo entusiasmo da parte dei bimbi e grandissima partecipazione da parte dei tecnici. “Questo perché – continua Dell’Edera – purtroppo nei circoli difficilmente si riesce a far giocare il doppio ai ragazzini, in quanto è difficile trovarne quattro dello stesso livello da mettere in campo insieme. Un contesto come la Coppa Belardinelli, che ci permette di avere a che fare con circa 250 bimbi, maschi e femmine, dello stesso livello, ci mette invece nelle condizioni di poter dare al doppio l’importanza che merita, sia nell’ambito del doppio stesso sia per quanto riguarda il singolare. Infatti, in questa fascia d’età il doppio mette i ragazzi nelle condizioni di coprire un spazio di campo inferiore (si gioca senza corridoi, ndr) e quindi ci aiuta a lavorare sull’obiettivo di costruire il giocatore universale. Per avere una completezza tattico-tecnica importante, il doppio ci aiuta in modo determinante”.
"In più – dice ancora il direttore dell’ISF – la disciplina del doppio enfatizza il concetto di controllo dell’azione periferica, di anticipazione motoria e di anticipazione tattico tecnica, perché mette il giocatore nella condizione di doversi muovere all’interno della propria metà campo in modo sinergico con il compagno. Tutti aspetti che nel doppio sono enfatizzati e poi si ripercuotono in maniera positiva anche nel singolare, sull’intelligenza motoria degli allievi che giocano”.
Per il Trofeo Mario Belardinelli di doppio, oltre agli incontri della competizione tradizionale hanno fatto fede i risultati delle sfide quotidiane giocate – sulla distanza di cinque doppi: tre maschili e due femminili – dalle varie formazioni che in ogni giornata si sono trovate a riposo dai gironi classici, quest’anno denominati Berrettini, Sinner, Sonego e Musetti. “È un dettaglio che mi piace evidenziare – prosegue Dell’Edera –, perché significa che il sistema dell’alto livello del tennis italiano ci sta offrendo l’opportunità di avere dei riferimenti nazionali ben noti ai ragazzi, senza più dover necessariamente guardare ai grandi campioni del nostro sport”.
“Per il Trofeo Mario Belardinelli di doppio – prosegue – abbiamo voluto assegnare un punto per ogni set vinto, e non solo per un match completo, in modo che i ragazzi si impegnassero davvero dall’inizio alla fine. Anche nella Coppa Belardinelli tradizionale, quando una selezione sapeva già di non poter più vincere la sfida generale, i ragazzi ci hanno messo comunque un’attenzione particolare, nell’ottica di fare punti per il Trofeo di doppio. In più, prima di scendere in campo per la competizione i bimbi facevano lezione in aula, con i tecnici federali e i loro capitani, e poi sperimentavano in campo quanto visto in aula. C’era dunque trasferimento di competenze dall’aula al campo, che ci ha permesso di vedere alcune cose molto interessanti, come delle ragazzine che provavano durante il match gli schemi appena studiati in aula”.
LA CLASSIFICA DEL 1° TROFEO MARIO BELARDINELLI DI DOPPIO
1° posto Toscana. 2° posto Emilia Romagna. 3° posto Lombardia. 4° posto Puglia. 5° posto Veneto. 6° posto Lazio, Sicilia. 7° posto Abruzzo/Molise, Campania, Liguria, Marche. 8° posto Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Umbria. 9° posto Valle d’Aosta, Sardegna. 10° posto Alto Adige. 11° posto Trentino. 12° posto Calabria. 13° posto Basilicata.
Positivo il bilancio generale della competizione. “Malgrado la pioggia di giovedì e venerdì – dice ancora Dell’Edera – siamo riusciti a svolgere la manifestazione senza intoppi. Per il secondo anno consecutivo erano presenti contemporaneamente qui tutte le 20 selezioni nazionali: una scelta che garantisce a tutte l’opportunità di confrontarsi, con minimo tre giorni di gare e un quarto dedicato al Trofeo di doppio. Dopo la settimana trascorsa qui i ragazzi tornano a casa con il pieno di entusiasmo, motivazione e confronto, aspetti che li aiuteranno a recuperare il tempo perduto durante la pandemia. Ora per la gran parte di questi giovani è il momento di una fitta attività internazionale, con vari tornei utili a portare avanti il confronto”.
“In più – chiude Dell’Edera – fra i ragazzi che abbiamo visto in azione alla Coppa Belardinelli verrà selezionata anche la nazionale di Nation Cup e Summer Cup. Stiamo costruendo i presupposti per fare in modo che queste due rappresentative, capitanate da Omar Urbinati e Alberto Tirelli, possano ben figurare a livello internazionale”.