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Coppa Belardinelli e Coppa delle Province: il cantiere didattico della FITP

In corso, nei Centri Estivi di Castel di Sangro e Brallo di Pregola, la Coppa Belardinelli e la fase finale della Coppa delle Province. Due eventi diventati sempre più importanti, perché capaci di unire al lato agonistico numerosi aspetti formativi ancora più preziosi. È anche dai dati raccolti questa settimana che nascono le proposte didattiche per il prossimo anno

09 giugno 2024

Al termine di un’intensa programmazione fatta di raduni tecnici provinciali e regionali, tutti con differenti obiettivi formativi, per l’attività del settore tecnico giovanile è scattata una delle settimane più importanti dell’anno. Perché sono entrate nella fase conclusiva le due manifestazioni più prestigiose proposte dalla Federazione Italiana Tennis e Padel e dall’Istituto Superiore di Formazione “Roberto Lombardi”, ossia la Coppa delle Province e la Coppa Mario Belardinelli, che termineranno rispettivamente sui campi del Centro Estivo FITP del Brallo di Pregola (Pavia) e in quello di Castel di Sangro (L’Aquila).

L’edizione 2024 della Coppa delle Province – spiega Michelangelo Dell’Edera, direttore dell’Istituto Superiore di Formazione “Roberto Lombardi” – ha coinvolto 105 squadre, con una quindicina di bambini ciascuna, per un totale di oltre 1.500 ragazzini impegnati delle categorie under 8, 9 e 10. Dopo una prima fase regionale e una seconda di macroarea, le migliori otto selezioni provinciali (con un totale di 117 ragazzini impegnati, ndr) si giocheranno questa settimana il titolo. Sono tutti giovani che si allenano in scuole tennis riconosciute dalla FITP, le quali rappresentano il nostro vero vivaio. Ci piace interpretarle tutte come degli ipotetici centri tecnici nazionali”.

Già, perché da ormai una quindicina d’anni la FITP ha cambiato strategia: quando dall’enorme rete di tecnici e fiduciari costruita nell’intero paese vengono individuati dei bimbi dalle ottime capacità, la FITP cerca, con l’obiettivo di trasformarle in abilità, di costruire a casa di questi ragazzini quell’ambiente virtuoso necessario per provare a fare strada. “Come? Con consulenze sull’area mentale, motoria, tattico-tecnica, strategica, di video e match analisi, di sport vision e non solo – dice ancora Dell’Edera. Ma anche attraverso borse di studio che permettono di elevare ancora di più la qualità del lavoro svolto. Oggi, esprimere qualità all’interno della scuola tennis significa avere ulteriori sostegni da parte della FITP, per innalzarla ancora di più. Riteniamo che questo sia il processo formativo più importante collegato a manifestazioni come la Coppa delle Province e la Coppa Belardinelli”.

Non a caso, nella brochure ufficiale di entrambi gli eventi non sono indicati solamente i nomi dei ragazzini protagonisti con le rispettive province o regioni, ma anche quelli dei loro circoli e degli insegnanti che li seguono, come una sorta di riconoscimento all’impegno e alla qualità del lavoro svolto quotidianamente lontano dai riflettori.

Quanto alla fase finale della Coppa delle Province,  la grande novità di quest’anno è che, al di là dei gironi, in ogni giornata (dalle 17.30 alle 20) i ragazzini avranno un’ulteriore opportunità di confronto multiplo per innalzare le proprie competenze, attraverso incontri di doppio con la formula del match tie-break e con delle regole formative studiate ad hoc. “Dovranno scendere a rete seguendo la prima palla di servizio – dice ancora il direttore dell’ISF –, in un campo più corto rispetto al normale e nel quale i corridoi non verranno considerati. In base all’età (under 8, 9 o 10, ndr) cambieranno le dimensioni del campo e delle racchette, oltre alla tipologia di palline. Tutto ciò per favorire grande proattività in una disciplina come il doppio che regala importanti input formativi, dal punto di vista tattico e tecnico”.

A Castel di Sangro, invece, è già scattata la fase finale della Coppa Mario Belardinelli, competizione per rappresentative regionali della categoria under 12. “Un evento – precisa Dell’Edera – intitolato da anni a un grande del nostro sport. Il signor Mario, come veniva chiamato, è stato il padre di tutti gli allenatori italiani. Di lui ricordo sempre con affetto una frase: diceva che su 100 uomini e 100 donne, solamente 10 sarebbero diventati delle grandi persone. E che di queste dieci, forse uno sarebbe diventato un grande giocatore. Intendeva dire che, se prima di pensare ai colpi non costruiamo delle grandi persone, difficilmente potremo per avere poi dei grandi giocatori. Quanto successo di recente al Roland Garros è la prova che, attraverso il lavoro dell’ISF e del settore tecnico, abbiamo costruito un ambiente virtuoso che ci ha permesso di formare delle grandi persone, diventate poi grandi giocatori o giocatrici. Ecco perché teniamo particolarmente a certi aspetti valoriali, che diventano determinanti nel raggiungimento di grandi successi”.

La Coppa Mario Belardinelli vede in campo a Castel di Sangro tutte le 20 rappresentative regionali under 12, per un totale di 212 ragazzini impegnati. Le formazioni sono divise in 4 gironi da 5 squadre ciascuno, che promuoveranno le prime classificate in semifinale. “Come sempre – continua Dell’Edera – la competizione rappresenterà uno straordinario momento di confronto, anche solo per il fatto che per una settimana intera i bimbi vivranno insieme in un uno dei nostri sette Centri Estivi Federali. Ma non è tutto, perché al di là della Coppa tradizionale, le squadre che nelle varie giornate saranno a riposo (quattro per volta, ndr) si sfideranno nella competizione di doppio. Si confronteranno in incontri maschili, femminili e di misto, e la selezione vincitrice sarà determinata in base al numero di set vinti, sommando i risultati del trofeo di doppio e della Belardinelli tradizionale. Questo per innalzare ancora di più l’attenzione dei ragazzi: non dovranno badare solo al match vinto, ma anche ai set. L’obiettivo? Motivarli ancora di più per essere attenti dal primo all’ultimo quindici”.

Anche nei doppi della Coppa Belardinelli non varrà il corridoio. “Restringendo il campo cerchiamo di mettere i ragazzini nelle condizioni di poter esprimere un tennis pro attivo: non un marathon tennis, ma uno speed tennis moderno, fatto di azioni vincenti. Da diversi anni anche gli incontri di doppio della Coppa Belardinelli inseguono obiettivi formativi che vengono non solo perseguiti durante la manifestazione, ma anche richiamati sistematicamente nei vari raduni tecnici organizzati ogni fine settimana in tutte le province e regioni, dai fiduciari dell’Istituto e con l’ausilio dei tecnici federali”.

Durante entrambe le manifestazioni, i numerosi tecnici presenti, con l’ausilio degli allievi maestri che svolgono i tirocinio nei due Centri, raccoglieranno dati statistici di vario genere, che diventeranno poi un punto di riferimento importante per impostare gli obiettivi formativi dei raduni tecnici del prossimo anno. “Quindi – dice ancora Dell’Edera – le due manifestazioni servono anche a noi stessi per continuare a studiare: sono il nostro cantiere didattico all’interno del quale capire come poter migliorare anno dopo anno le proposte sull’intero territorio, a livello provinciale, regionale, di macroarea e nazionale”.

“Per tutto questo lavoro – chiude Dell’Edera – devo ringraziare in particolare Germano Di Mauro e Luca Sbrascini, rispettivamente coordinatore del settore femminile e maschile, under 10, 12, 14 e 16. E con loro tutti i tecnici federali che si occupano dell’attività periferica: Nicola Fantone, Antonio Rubino, Massimo Valeri, Tomas Tenconi, Andrea Dalla Giovanna, Maurizio Calcagno, Luigi Bertino, Luca Ronzoni, Alberto Tirelli, Cristina Vinco, Massimo Nicolini. Ma anche i docenti dell’Istituto: Rocco Marinuzzi, Gerardo Brescia, Paolo Girella, Simone Bertino e Max Brocchi, i quali saranno di sostegno a entrambe le competizioni. Questa è la conferma di un altro concetto importante: ISF e settore tecnico giovanile camminano di pari passo, come i binari di un treno. Siamo sempre più convinti che per sviluppare le capacità di allievi talentuosi sia necessario avere insegnanti di talento. Questo è un altro tassello straordinariamente importante per poter continuare a crescere tutti insieme, come una grande squadra che enfatizza un Sistema Italia del quale ormai parla tutto il mondo”.

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