
Chiudi
C'è un filo rosso che lega gli Internazionali BNL d'Italia 2023 e i tre tornei che da quest'anno sono entrati nel calendario degli eventi su suolo tricolore, i 'Super Challenger' di Cagliari e Torino e il Wta 125 di Firenze. Un filo che parte e termina all'Istituto Superiore di Formazione Roberto Lombardi
15 maggio 2023
C'è un filo rosso che lega gli Internazionali BNL d'Italia 2023 e i tre tornei che da quest'anno sono entrati nel calendario degli eventi su suolo tricolore, i 'Super Challenger' di Cagliari e Torino e il Wta 125 di Firenze. Un filo che parte e termina all'Istituto Superiore di Formazione Roberto Lombardi. “Gli IBI – spiega il direttore Michelangelo Dell'Edera – sono stati negli anni un esempio per la costruzione di eventi nell'evento: nel tempo abbiamo organizzato gli internazionali di minitennis, i raduni tecnici, il simposio e numerose altre attività. La stessa progettualità vissuta a Roma l'abbiamo dunque trasferita sia a Cagliari nel torneo che è già terminato, sia a Torino e Firenze. Dal 14 maggio, sono partite insieme le attività che collegano in qualche modo questi appuntamenti agli IBI. Su tutti, il raduno tecnico delle rappresentative Under 10 della Toscana a Firenze e del Piemonte a Torino”.
Il focus, come di consueto, è sempre sui giovani, come nel dna dell'ISF e di chi lo compone. “Tutti i fiduciari che hanno lavorato per un intero anno – prosegue Dell'Edera – si stanno adoperando per creare momenti formativi importanti: i bambini li facciamo quindi giocare sul campo dedicato, allo Young Village, enfatizzando servizio e risposta, nonché azioni al volo, quei colpi che saranno sempre più importanti in futuro”.
C'è il momento riservato al gioco – indispensabile come ha sottolineato Papa Francesco nell'udienza riservata alla FITP – dove i fiduciari devono creare quelle situazioni che nella quotidianità degli allenamenti si trovano poco. C'è l'essenza stessa del gioco, nel senso di tirare fuori informazioni invece che immetterle. Poi, però, arriva anche la formazione: “Spieghiamo cosa è quel determinato torneo e chi lo gioca, così li facciamo sognare. I ragazzi vivono la giornata in un contesto elettrizzante e formativo. Dal gioco alla formazione, fino alla possibilità di osservare da vicino i campioni, passando per la preparazione motoria, ma sempre con la racchetta in mano. Spesso, in riferimento a questo settore, si pensa a qualcosa di asettico, invece si utilizza sempre la racchetta”.
Jannik Sinner allo young village (foto Fioriti)
Raduni tecnici regionali dei Centri di aggregazione provinciali, raduni regionali dei Centri periferici di allenamento, Master del circuito Fitpra, raduni regionali della Coppa Belardinelli, Master finale del circuito Fit Junior Program: sono solo i più importanti tra gli eventi allestiti durante le settimane dei tornei. Tornei ai quali, peraltro, i ragazzi possono entrare con una promozione riservata che prevede biglietti scontati, in alcuni casi addirittura al prezzo di 1 euro.
“In queste settimane – sottolinea Dell'Edera – ci sono i raduni tecnici regionali per Under 12, 14 e 16. Tomas Tenconi li segue per la regione Toscana, Maurizio Calcagno e Luigi Bertino per il Piemonte. C'è poi una promozione esterna che è molto più partecipata, perché abbiamo coinvolto nelle tre regioni interessate una valanga di ragazzi: a Torino ci saranno ben 4000 bambini partecipanti, a Cagliari erano stati 3000, a Firenze saranno in tutto circa 2000 (con i bus che andranno a prenderli per portarli direttamente al club). Il tutto grazie alla promozione nelle scuole che hanno partecipato al progetto di racchette in classe, che avevano già cominciato questo processo formativo. A Torino in particolare c'è una bella cultura di partecipazione anche grazie all'esperienza delle Nitto ATP Finals. La cosa più bella che abbiamo notato è che questi bimbi giocano di più, guardano molti più match, e infine vanno via con un quaderno che la FITP ha creato insieme a Pigna, nuovo partner della Federazione. Ci aspettiamo un grande ritorno da questi eventi, non solo grazie agli atleti di vertice, ma anche per il resto. Con l'obiettivo di individuare ragazzi di talento, per capire se c'è qualcuno di buona attitudine che magari non gioca ancora a tennis ma potrebbe farlo in futuro”.
Un discorso a parte, infine, merita proprio questo aspetto relativo al talento e al significato di questa parola. “I talenti – chiude il direttore dell'ISF – possono essere di diversi tipi: noi tennisti vediamo subito il talento tattico-tecnico, che appare evidente alla prima occhiata. Invece in questo caso ci riferiamo ai dati antropometrici, poi a coordinazione, rapidità, capacità di anticipazione motoria. Queste sono capacità che si rilevano grazie alla grande esperienza, non sono valori misurabili ma derivano dalle competenze che i nostri insegnanti hanno maturato nel tempo”.