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Un Under 16 di Tennis Europe durante gli IBI: la FITP precorre i tempi

Mai nessun Masters 1000, prima di Roma 2024, aveva messo in scena in contemporanea all'evento un torneo internazionale dedicato agli Under 16. La FITP e gli Internazionali BNL d'Italia precorrono i tempi anche sotto questo aspetto, quando c'è da valorizzare i giovani inserendoli in un contesto unico, che stimola i potenziali futuri campioni a dare il meglio di loro stessi

29 aprile 2024

I tornei del Grande Slam hanno i loro tabelloni Under 18. Ma mai nessun Masters 1000, prima di Roma 2024, aveva messo in scena in contemporanea all'evento un torneo internazionale dedicato agli Under 16. La FITP e gli Internazionali BNL d'Italia precorrono i tempi anche sotto questo aspetto, quando c'è da valorizzare i giovani inserendoli in un contesto unico, che stimola i potenziali futuri campioni a dare il meglio di loro stessi.

Il torneo del circuito inserito nel calendario di Tennis Europe si giocherà nella seconda settimana dell'appuntamento degli IBI, dal 12 al 19 maggio. Un messaggio forte rivolto al settore Under 16 da un punto di vista promozionale, perché disputare un evento proprio in quel contesto e proprio in quel momento è una gratificazione al settore che in questi ultimi 14 anni ha implementato quantità e qualità dei progetti, nonché le proprie strategie. Si tratta di dividere con i campioni i luoghi del torneo, dalla palestra ai campi: un'occasione che sarà – comunque vada – un ricordo importante per tutti i partecipanti e una motivazione e ulteriore energia da portare nel lavoro di ogni giorno. 

Ilary Pistola colpisce di diritto (foto Sposito)

I numeri del successo dell'attività Under 16 sono ben riassunti da Michelangelo Dell'Edera, direttore dell'Istituto Superiore di Formazione Roberto Lombardi. “Le cose sono cambiate parecchio – sottolinea – dagli anni in cui avevamo 17 maschi e 16 femmine nei primi mille della classifica di categoria. A fine 2023 potevamo vantare 120 ragazzi e 115 ragazze nello stesso gruppo. C'è dunque un miglioramento straordinario sotto l'aspetto quantitativo, che poi si riflette anche su quello qualitativo: questi numeri hanno infatti consentito agli allenatori dei giovani di fare esperienza su scala internazionale, con l'aiuto di borse di studio offerte dalla FITP. In fondo è proprio questa una delle chiavi del successo del Sistema Italia: lasciare i talenti coi loro insegnanti e dare consulenze tecniche in qualsiasi area, per poter mettere tutti nelle condizioni di esprimersi al meglio. Un Sistema che parte dalle regioni, con raduni sistematici, e arriva poi ai nostri tecnici del territorio, sempre a fianco dei singoli allenatori”.

L'ISF, negli anni, ha evitato con il suo lavoro il pericolo della specializzazione precoce:“Questa degli Under 16 – continua Dell'Edera – è la fascia d'età dove bisogna costruire le fondamenta importanti per l'alto livello. La programmazione deve dunque mantenere percentuali equilibrate nel confronto con gli altri: normalmente parliamo del 25 per cento dei match e degli allenamenti 'sotto livello', del 50 coi pari livello, il rimanente 25 'sopra livello'. Per alcuni giocatori, tuttavia, le tre fasce possono suddividersi equamente, e questo dipende dagli obiettivi formativi dell'allenatore e dei tecnici. In ogni caso, cerchiamo di costruire i presupposti per un messaggio forte che vogliamo far passare: la categoria Under 16 è altamente formativa, per questo abbiamo deciso di passare alla prova dei tornei internazionali durante gli IBI. Per enfatizzare i concetti, per far crescere coach e ragazzi con la giusta consapevolezza e maturità. Attenzione, però: perché nello stesso periodo avremo anche il raduno degli Under 10. Il motivo? Semplice: il percorso inizia lì e trova un primo step di verifica, in un certo senso, con l'Under 16: vogliamo dimostrare che una certa attività nel percorso di vertice necessita di tempo, ma va completata passo dopo passo nel corso degli anni. Non deve esserci nessuna corsa al risultato, bensì l'obiettivo del miglioramento”.

Antonio Marigliano e Raffaele Ciurnelli ai Campionati Mondiali U14 di Prostejov (foto Srdjan Stevanovic)

Oltre che al Foro Italico, qualche incontro del torneo Under 16 di Tennis Europe (di categoria 1, la più importante) andrà in scena anche sul campo allestito in Piazza del Popolo, con l'obiettivo di rendere popolare l'attività giovanile, uno degli aspetti primari del lavoro dell'Istituto Superiore di Formazione e della FITP. I tabelloni principali saranno sorteggiati il giorno 13 maggio, mentre dal giorno 11 conosceremo i protagonisti delle qualificazioni. Tra i ragazzi, nel main draw ci saranno ben 9 classificati fra i top 50 del ranking di categoria, insieme a diversi azzurri: Mattia Cappellari (numero 3 della lista attuale), Pietro Ricci, Raffaele Ciurnelli, Mihailo Trivunac e Giovanni Conigliaro. Tra le ragazze, attese 11 top 100, con le azzurre Ilary Pistola (seconda favorita secondo la graduatoria), Ylenia Zocco, Virginia Proietti, Serena Agostini, Nicole Andrea Molaro e Alessandra Fiorillo. Ma ovviamente altri connazionali potranno aggiungersi arrivando dalle qualificazioni.

GERMANO DI MAURO (COORDINATORE SETTORE UNDER 16 FEMMINILE)

Entrando nel dettaglio dei vari settori, quello femminile Under 16 è certamente in crescita, grazie al lavoro svolto all'interno delle scuole tennis così come nei centri di aggregazione provinciale. “Gli obiettivi – spiega Germano di Mauro, coordinatore del settore, – sono chiari: non si cerca il risultato a tutti i costi, ma si punta a un progetto lungimirante per arrivare a portare le ragazze, con serenità, al livello coerente con le loro possibilità. Per creare un movimento importante e produrre giocatrici di valore occorre tempo, di conseguenza è servita e serve ancora una programmazione di lungo periodo. Oggi le nostre Under 16 arrivano con un buon bagaglio di competenze, che saranno utili quando la maturazione sarà più completa. Inoltre, fino a qualche anno fa le bambine erano presenti in numero limitato, invece oggi, grazie ai progetti scolastici, siamo riusciti a incrementare il numero delle presenze. Basta citare la Coppa delle province, nella quale ormai tutte le formazioni sono al completo, laddove in precedenza diverse realtà non potevano presentare alcune annate al femminile”.

La storia del tennis italiano ci insegna che difficilmente, nel settore femminile, avremo ragazze che esplodono già a 18 o 19 anni. Una caratteristica comune ai Paesi latini, dove la maturazione fisica avviene normalmente più tardi rispetto, per esempio, alle ragazze dell'Est. “Prevenire gli infortuni è un'altra chiave – continua Di Mauro – ma fa parte del progetto nel suo insieme, perché è la specializzazione precoce che tende ad accelerare i problemi fisici. In Italia oggi abbiamo diversi esempi virtuosi, di ragazze che hanno compiuto con i giusti tempi il percorso adatto alle loro caratteristiche, e adesso cominciano a raccogliere i frutti di questo lavoro. Per esempio Vittoria Paganetti (17 anni, ndr), classico esempio di crescita equilibrata. Ma tra le attuali Under 16 possiamo citare Ilary Pistola, Fabiola Marino, Ylenia Zocco, Carla Giambelli, Nicole Andrea Molaro, Elena Francese, Gaia Mais. O ancora, tra le 2009: Angelica Sara, Vittoria Vignolini, Micol Salvadori, Alice Iozzi”.

La cerimonia d'apertura dell'edizione 2023 dei Campionati Europei under-16 di Tennis Europe (foto Razzini)

LUCA SBRASCINI (COORDINATORE SETTORE UNDER 16 MASCHILE)

I progetti del settore femminile sono paralleli a quelli del maschile: stessi obiettivi, stesso iter, fin dai più piccoli e dalle oltre duemila scuole tennis che vengono monitorate quotidianamente coi fiduciari e coi tecnici. “La struttura organizzativa, dunque il Sistema Italia – spiega Luca Sbrascini, coordinatore dell'Under 16 maschile – è riconosciuta in tutto il mondo e porta ai risultati straordinari che stiamo ottenendo ad alto livello. Abbiamo voluto portare il torneo Under 16 di Tennis Europe durante il Masters 1000 di Roma, perché gli Internazionali BNL d'Italia sono l'apice del percorso. Quello che comincia da Under 10 e che trova proprio negli eventi internazionali giovanili un momento di confronto decisivo. Accanto alla parte tecnica, abbiamo coltivato l'area competitiva, nella quale dobbiamo proporre un'attività adeguata alle competenze che prendiamo in considerazione di volta in volta. Monitoriamo e condividiamo dunque, con le strutture sul territorio, anche la competizione, per permettere di compiere il percorso migliore possibile”.

Oggi l'Italia ha trovato in Federico Cinà un altro giocatore dal potenziale importante, che è al primo anno tra gli Under 18. “Accanto a questo percorso tecnico e agonistico – conclude Sbrascini – lavoriamo su tutte le aree più importanti: da quella mentale a quella fisica, come pure quella medico sportiva. Ci siamo resi conto che anche in età giovanile per prevenire gli infortuni abbiamo strutturato un reparto che monitora i migliori atleti fornendo schede mediche di ognuno di loro, che vanno poi in mano ai medici competenti. L'obiettivo è andare con calma e secondo il proprio ritmo verso un percorso di alto livello: ciò che in fondo hanno fatto tutti i big italiani di oggi”.

La grinta di Federico Cinà (foto Queimadelos)

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