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Sta per arrivare l’estate, periodo fondamentale per il lavoro dell’Istituto Superiore di Formazione “Roberto Lombardi”. Il fulcro delle attività si sposta nei Centri Estivi FIT, e c’è spazio per tutti: dai corsi per gli insegnanti di tennis, padel e beach tennis, alle attività per giovani e genitori (novità). Arriva anche il trofeo Mario Belardinelli di doppio
22 maggio 2022
Si avvicina il periodo estivo, che per l’Istituto Superiore di Formazione “Roberto Lombardi” è uno dei periodi più importanti dell’anno. Perché tutte le iniziative si trasferiscono nei Centri Estivi federali, con gran parte delle attività di formazione spalmate fra Castel Di Sangro, centro di riferimento per il centro-sud Italia, e Brallo di Pergola, per il centro-nord.
“Durante le otto settimane dei Centri Estivi al via dal 12 giugno – dice Michelangelo Dell’Edera, direttore dell’Istituto – svolgiamo tantissime attività di formazione, in quanto riusciamo con facilità a passare dall’aula al campo. Non solo perché nelle strutture sono a nostra disposizione delle aule attrezzate, ma anche perché abbiamo un insieme di attività organizzate che possono agevolare l’apprendimento degli allievi maestri, di tennis, padel e anche beach tennis”.
Appena prima dell’apertura dei Centri Estivi, la prima settimana di giugno, a Castel Di Sangro si giocherà l’edizione 2022 della Coppa Mario Belardinelli. Una competizione storica, riservata alle rappresentative regionali under 12, che porta in Abruzzo 300 persone fra giocatori (13 per formazione) e capitani (2), e quest’anno presenterà un’ulteriore novità.
“Nel 2021 – dice ancora Dell’Edera – abbiamo optato per la divisione delle selezioni in quattro gironi da cinque squadre ciascuno, in modo che tutte le regioni restino in gara almeno per cinque giorni. Da quest’anno, visto che con una formula simile ogni squadra ha un giorno senza incontri, abbiamo ideato il primo trofeo Mario Belardinelli di doppio, così da permettere ai giovani di giocare il più possibile, in modo divertente ma altamente formativo”.
“Ogni giorno le quattro selezioni a riposo dalla competizione tradizionale si andranno ad affrontare in sfide che prevedono cinque incontri di doppio ciascuna. Ogni sfida determinerà un punteggio, che si andrà a sommare a quello dei doppi vinti nel girone classico, e quindi al termine delle cinque giornate avremo la squadra vincitrice della prima edizione del trofeo Mario Belardinelli di doppio. Se penso al signor Mario Belardinelli, che è un po’ il padre di tutti gli allenatori italiani e il quale lavorava tantissimo proprio su sul doppio per implementare capacità tattico tecniche nei suoi giocatori, penso che sarebbe contento della novità. Come lo è tutto il movimento italiano, perché l’enfatizzazione in attività giovanile di questa specialità può essere molto preziosa”.
Non a caso, il discorso relativo al doppio non si limiterà al campo, ma prevede anche delle attività di formazione fuori. “Durante ciascuna giornata – continua il direttore dell’ISF –, con le quattro rappresentative in gara nel doppio andremo a fare anche della formazione in aula, spiegando posizioni, strategie e altri dettagli”.
Sempre all’interno dei Centri Estivi sono previsti come sempre anche i raduni tecnici under, in continua evoluzione. “La novità del 2022 – continua Dell’Edera – è che proseguiremo per gli under 10 e loro famiglie un progetto iniziato con dei webinar svolti sistematicamente nei raduni provinciali, l’ultimo dei quali ha anche visto la partecipazione straordinaria di Lorenzo Musetti e Flavia Pennetta. Nella giornata di sabato, che prevede il ritiro dei ragazzi da parte delle famiglie, in mattinata svolgeremo un incontro dedicato ai genitori, per portare avanti in presenza quanto fatto sin qui online. Andremo ad approfondire determinate tematiche, coinvolgendo direttamente i genitori in campo per renderli partecipi di quelle che sono determinate problematiche che i loro figli vivono quotidianamente, durante gli allenamenti con i propri maestri o negli incontri di torneo”.
L’obiettivo? Rendere la quotidianità dei bimbi sempre più virtuosa. “Costruire un ambiente che permetta di ottenere successi a lungo termine è possibile solo se la famiglia ha obiettivi chiari e il maestro ha obiettivi lungimiranti, e se club e strutture sono di qualità. Abbiamo iniziato questo processo nel 2010 e anno dopo anno continua a evolversi, a suon di novità”.
Infine, sempre durante i Centri Estivi (nelle prime due settimane di giugno) i frequentatori avranno la possibilità di partecipare a una tappa del circuito Kinder Joy of Moving. “Si tratta di tappe speciali, sia per il punteggio doppio, sia perché gli stessi incontri hanno dei temi tattici prestabiliti. Vittoria e sconfitta hanno un valore importante, ma non assoluto. Tutto ciò serve a consolidare il concetto che nell’attività giovanile i tornei sono un mezzo e non un fine, per poter costruire un percorso di qualità”.
Detto delle attività nei Centri Estivi riservate a giovani e genitori, naturalmente ce ne sono tante altre per maestri, istruttori e preparatori, di tennis, padel e beach tennis. “Giugno – prosegue Dell’Edera – è un mese importante perché scadono le domande per il corso di preparatore fisico di 2° grado: un corso importantissimo perché oggi i giocatori di tennis prima di essere talentuosi dal punto di vista tecnico devono essere dei veri atleti. Quindi diventa importante avere sul territorio nazionale dei preparatori fisici d’eccellenza. Il bando di concorso si svolge in due modalità: una prima parte online, una seconda in presenza a Castel di Sangro, a metà luglio. Ma le domande scadono entro il 10 giugno”.
Un’altra scadenza importante del periodo è quella per il quinto corso da preparatore mentale, altra figura determinante nel panorama formativo della Federazione Italiana Tennis. “In più, a Castel di Sangro durante le settimane del Centro Estivo organizzeremo anche il primo modulo tattico tecnico del corso per maestri di tennis”, dice ancora il direttore dell’ISF.
Immancabile, infine, il padel. “Abbiamo in programma – dice – dei corsi di formazione di secondo livello, quest’anno arrivati a un totale di 14. Si tratta di un corso importante perché da un punto di vista tecnico qualifica a svolgere competenze superiori rispetto al 1° livello. Pertanto, ciò che consiglio a tutti gli istruttori di 1° livello è di prendere come riferimento questa qualifica, anche perché dal 2023 sarà più complicato accedere al corso di 2° livello, perché i parametri cambieranno ulteriormente, per alzare ulteriormente l’asticella e migliorare la qualità”.