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Junior Next Gen e Road to Torino: doppio successo di numeri e qualità

Il bilancio dell’edizione 2023 dei due circuiti di punta del movimento nazionale, terminati a Torino in concomitanza con le Nitto ATP Finals. Migliaia i ragazzi coinvolti in tutta Italia, col monitoraggio dei tecnici FITP impegnati a scovare i Sinner di domani, ai quali proporre un percorso formativo strutturato sempre meglio

20 novembre 2023

Da una parte c’è lo Junior Next Gen per le categorie under 10, 12 e 14, storico circuito giovanile di punta del movimento nazionale, che ha cambiato denominazione quando la sua fase finale era stata spostata a Milano in concomitanza con le vecchie Next Gen ATP Finals, e poi è migrato a Torino per occupare un posto di rilievo nella serie di eventi che accompagnano le Nitto ATP Finals. Dall’altra, invece, c’è il circuito Road to Torino, nato nel 2022 e riservato alle categorie “dispari” under 11 e under 13, con l’obiettivo di aumentare il pacchetto di esperienze a disposizione dei più piccoli, che spesso si trovavano a pagare differenze fisiche nei confronti di coetanei di un anno più grandi, lasciando per strada opportunità preziose.

Insieme, i due circuiti sono il motore dell’attività nazionale giovanile e la scorsa settimana hanno portato a Torino oltre 250 dei migliori ragazzini d’Italia (125 nel maschile, 126 nel femminile), a contendersi i titoli nel Master finali. Mentre Jannik Sinner si giocava il trionfo al Pala Alpitour, tanti Sinner in costruzione si sono dati battaglia fra Circolo della Stampa Sporting, Tirumapifort (Chivasso), Ronchiverdi, Monviso Sporting Club (Grugliasco) e Tennis Rivoli 2000, con l’obiettivo di chiudere la stagione col botto ma prima ancora di continuare a fare esperienza e confrontarsi con i migliori coetanei d’Italia, per alzare il livello dell’intero movimento.

Siamo molto soddisfatti di come è andata quest’anno – dice Germano Di Mauro, coordinatore del Settore Tecnico FITP per l’under 16 femminile –, e di come questi due circuiti si confermino in costante crescita. Hanno coinvolto migliaia di giovani in tutta Italia, e la qualità degli eventi si è alzata tantissimo. Ormai sono diventati il punto di riferimento per l’attività competitiva dei ragazzi, con una corsa alla partecipazione e all’opportunità di confrontarsi fra loro”.

“A tutti i migliori giovani delle categorie che vanno dall’under 10 all’under 14 – dice invece Luca Sbrascini, coordinatore del Settore Tecnico per l’under 16 maschile – chiediamo di partecipare a questi circuiti nazionali: sono competizioni importati che rientrano nella programmazione competitiva formativa degli atleti di questa fascia d’età. Da parte di molti inizia una sorta di corsa all’attività internazionale, ma il settore tecnico e l’Istituto Superiore di Formazione propongono un’attività formativa di alto livello”.

Anche da qui, la scelta di aprire nel 2022 alla nascita del Road to Torino. “Il circuito – continua Sbrascini – è nato per permettere anche ai ragazzi di 11 e 13 anni di iniziare a vivere esperienze di un certo tipo. In più, oggi svolgiamo anche i raduni tecnici nazionali per età e non per categoria: questo ci aiuta molto nel monitoraggio e anche in fase di valutazione dei giovani atleti”.

Come emerge dalle parole dei due tecnici, al primo posto c’è la formazione, poi i risultati. “Entrambi i Master – precisa ancora Sbrascini – rappresentano, nella proposta didattica riservata a questa fascia d’età, un’occasione di confronto e la possibilità di disporre di eventi di qualità nei quali lavorare su determinati obiettivi di crescita fissati per ogni stagione. Ciò non vuol dire che il risultato passi completamente in secondo piano, ma di certo non ha quell’importanza che molto spesso atleti e maestri gli conferiscono. A noi importa soprattutto la formazione: le indicazioni che vengono da questi eventi ci aiutano a confrontarci con i giovani e i loro maestri, per indirizzarli verso il percorso che riteniamo migliore”.

“Per questo – gli fa eco Di Mauro – in tutti i Master sono distribuiti dei nostri tecnici di categoria, sia per avere delle conferme da parte dei ragazzini già monitorati, sia per individuare altri possibili prospetti interessanti. Con la struttura e la presenza sul territorio che abbiamo oggi è difficile che ci possano sfuggire dei ragazzi di talento, ma sicuramente queste sono le occasioni ideali per poter osservare gli atleti nella competizione, dalle quale spesso emergono indicazioni diverse. In generale, gli atleti che arrivano a giocarsi i titoli sono quelli già entrati nei progetti federali, quindi in un certo senso ci aspettiamo determinati risultati. Ma siamo qua anche per cercare delle sorprese e individuare nuovi giovani, che magari crescendo dal punto vista tecnico, fisico e personale riescono a emergere”.

“Oltre a questi due circuiti – precisa Sbrascini – abbiamo anche il Tennis Trophy Kinder Joy of Moving, che rappresenta la base per l’attività competitiva. Ogni circuito rispecchia le competenze dell’atleta che vi partecipa, e anche questo è molto importante. Tutti i tornei sono osservati da parte del Settore Tecnico Nazionale, con almeno un tecnico in loco, il quale si rapporta con maestri e genitori. Proprio i genitori sono sempre più coinvolti, perché da loro passa buona parte del desiderio federale di costruire un ambiente virtuoso attorno ai giovani talenti. “Stiamo lavorando sia su dei webinar sia con degli incontri nei raduni tecnici di CAP e CPA. Quando i ragazzi sono così giovani, da un punto di vista mentale è più importante formare i genitori piuttosto che i figli. Ci stiamo lavorando, e le prime risposte sono molto positive”.

Dal punto di vista dei risultati, i 10 Master giovanili disputati nella settimana torinese ha confermato le indicazioni già raccolte dai tecnici FITP nel corso dell’anno. Spesso e volentieri sono arrivati a giocarsi i titoli i ragazzi e le ragazze già protagonisti nei mesi scorsi, nei Campionati Italiani di categoria o in altri eventi di punta. “Dall’under 10 femminile – dice Di Mauro – abbiamo raccolto indicazioni importantissime per la composizione di una griglia di atlete da convocate per i prossimi raduni tecnici nazionali, in programma dal 25 al 28 novembre a Formia”.

Stesso discorso per l’under 10 maschile, coi ragazzi che saranno convocati al Piatti Tennis Center di Bordighera, per uno dei raduni che – in virtù della collaborazione stipulata con la Federazione – prevede la consulenza tecnica di Riccardo Piatti. “Quella degli under 10 – dice Sbrascini – è una categoria estremamente vasta, che quindi va monitorata con grande attenzione. Pertanto abbiamo dei tecnici dedicati full time proprio a questa categoria. Il torneo torinese ci è servito tantissimi per individuare i ragazzi da portare a Bordighera a fine mese”.

Più in generale, ogni Master dello Junior Next Gen così come i quattro del Road to Torino ha mostrato segnali di crescita da parte di tutti i qualificati, con un livello medio molto omogeneo e sempre più alto. Indicazioni che, unite a tante altre, fanno sperare in un futuro all’altezza del presente.

TUTTI I RISULTATI DEI MASTER FINALI DI JUNIOR NEXT GEN E ROAD TO TORINO

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