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La rivoluzione dei corsi di aggiornamento FIT: ecco modalità e date

Ufficializzate le novità dei corsi di aggiornamento FIT: si svolgeranno da ottobre a marzo, con 14 appuntamenti su scala regionale da tre giorni ciascuno. Saranno dei mini simposi che uniranno tennis, beach tennis e padel, aperti a insegnanti, preparatori fisici e mentali, educatori alimentari, incordatori e dirigenti. Circa 15.000 le figura professionali coinvolte in tutta Italia

28 maggio 2022

Fra le chiavi del successo del tennis italiano, sia ad altissimi livelli sia in termini di tesserati e praticanti, c’è senza dubbio la grande attenzione data alla formazione. Una mission iniziata nel 2010 dall’Istituto Superiore di Formazione “Roberto Lombardi” con l’obiettivo di cambiare l’appoggio di tecnici, maestri e istruttori, per renderli degli insegnanti in grado di insegnare per davvero, non più dei semplici lanciatori di palle.

Il percorso svolto negli ultimi 12 anni – dice Michelangelo Dell’Edera, direttore dell’ISF – ci ha portato ad avere tantissimi insegnanti che ispirano nuovi progetti e i loro allievi, e che hanno una visione del futuro molto lungimirante. Il successo del tennis, e lo sarà in futuro anche del padel e del beach tennis, passa anche dalla qualità dei nostri insegnanti. Alla luce di un confronto internazionale continuo, possiamo affermare che sono fra i migliori del mondo. Il segreto è una quotidianità virtuosa, raggiunta dagli insegnanti con tanti sacrifici, passione e competenza”.

Per quanto riguarda il processo di formazione continua, i prossimi corsi di aggiornamenti FIT si svolgeranno nell’ultimo trimestre del 2022, per terminare nel primo del 2023 (da inizio ottobre a fine marzo). “Abbiamo pensato di posticiparli così a lungo – spiega ancora Dell’Edera – perché a causa della pandemia molte attività sono state rimandate, quindi non ci è sembrato il caso farne coincidere troppe”. Fra insegnanti, preparatori e dirigenti, nei corsi saranno coinvolte la bellezza di 15.000 persone in tutta Italia, con tante novità.

I corsi saranno organizzati in maniera completamente diversa rispetto al passato. Negli ultimi 13 anni, che ci hanno visto impegnati nelle varie regioni per un totale di 85 settimane, padel e beach tennis erano un po’ fagocitati dal tennis, mentre ora avranno grandissima dignità e un’importanza sempre maggiore”. Complessivamente, gli appuntamenti sparsi nelle varie regioni d’Italia saranno 14, tutti della durata di tre giorni ciascuno. Come dei piccoli simposi su scala regionale, nei quali ci sarà spazio per tutte le qualifiche FIT.

Le modalità organizzative dei corsi di aggiornamento FIT 2022-2023

In ciascun corso di aggiornamento si partirà al venerdì mattina col padel, in strutture naturalmente in grado di ospitare un numero importante di partecipanti. “Tratteremo tematiche che andranno dal mini padel – dice ancora Dell’Edera – all’allenamento di atleti juniores di alto livello. Un passaggio determinante, perché il nostro sistema sta cominciando a produrre dei ragazzini di qualità”.

Al pomeriggio, invece, spazio al beach tennis. “È uno sport in piena rivoluzione regolamentare, pertanto è lì che ci concentreremo, visto che in base a quello cambia anche la didattica d’insegnamento. Naturalmente saremo noi, come Istituto, a spostarci in strutture che abbiano campi da beach tennis. In questa disciplina siamo uno fra i paesi meglio strutturati al mondo, ma dobbiamo continuare a lavorare e sperimentare, per mantenere il nostro posto fra le primissime nazioni su scala globale”.

Sabato e domenica, invece, toccherà al tennis, con la novità di corsi svolti in palazzetti dello sport, all’interno dei quali verrà allestito un campo ma anche un’area commerciale, con l’obiettivo di enfatizzare tutte le partership stipulate dalla Federazione Italiana Tennis.

Abbiamo deciso di portare i corsi fuori dal club, per fare in modo che se ne parli sempre di più. Nella mattinata di sabato coinvolgeremo tutti i dirigenti di 1° e 2° grado che devono aggiornare la propria qualifica, e parallelamente svolgeremo anche il corso di formazione di 1° grado. Tratteremo tematiche di diversa natura: legislativa, amministrativa, progettuale sportiva e di management dello sport. Tematiche che avvicineranno sempre di più i dirigenti di circolo all’attività della FIT provinciale, regionale e nazionale”. In più, nel pomeriggio di sabato, per i dirigenti di 1° grado che lo vorranno ci sarà la possibilità di migliorare la propria formazione, partecipando al corso di formazione per la qualifica di 2° grado.

Al corso d’aggiornamento non parteciperanno soltanto istruttori di 1° e 2° grado, maestri e tecnici nazionali, ma anche preparatori fisici, preparatori mentali, educatori alimentari e incordatori. “Tratteremo tematiche – spiega ancora il direttore dell’ISF – che andranno a toccare tutte le aree della formazione, quindi argomenti relativi alle quattro fasi didattiche che accompagnano i bambini dall’avviamento all’alto livello: mini tennis, perfezionamento, specializzazione e appunto alto livello. Il tutto con la partecipazione di un consulente straniero che metterà a confronto quello che oggi l’Italia tennistica propone a livello nazionale con quanto succede in altri paesi del mondo”.

Vogliamo enfatizzare – dice ancora Dell’Edera – un concetto che Nick Bollettieri sottolineò durante il nostro primo Simposio internazionale, nel 2013 al Foro Italico. Nick ci fece i complimenti per essere riusciti a portare 3.000 persone sugli spalti per un simposio, ma aggiunse ‘peccato’. Gli chiesi perché, e mi disse che ‘pur avendo competenze, passione e creatività, noi italiani eravamo un popolo di individualisti, incapaci di lavorare con un concetto di team’. Sei anni dopo, quando è tornato per il Simposio del 2019, ha invece affermato che in Italia questo concetto di squadra si iniziava a vedere, e che probabilmente avremmo avuto presto dei risultati importati a livello internazionale”.

Ha avuto ragione, ma l’ISF non si accontenta. Il concetto di lavoro di squadra – chiude Dell’Edera – è stato raggiunto, ma vogliamo crescere ancora. Se tutte le componenti progettuali sportive che portano avanti gli obiettivi della FIT riusciranno a remare sempre di più e sempre meglio nella stessa direzione, l’Italia continuerà ad avere risultati sportivi importanti. Nel tennis, ma anche nel padel e nel beach tennis”.


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