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Il volo di Lisa, dal Roland Garros al bis scudetto

Viene da Bergamo e da una famiglia di sportivi, Lisa Pigato. La segue (a Milano) papà Ugo, ex professionista, mentre la sorella Giorgia è volata negli States per giocare e studiare al college. Dal successo con Eleonora Alvisi nel Roland Garros juniores di doppio del 2020, Lisa è cresciuta. E il doppio scudetto lo dimostra

09 dicembre 2023

Finale Serie A1 BMW, un rovescio di Lisa Pigato (Foto Sposito/FITP)

Finale Serie A1 BMW, un rovescio di Lisa Pigato (Foto Sposito/FITP)

Lisa Pigato, la giocatrice che ha fatto pendere l'ago dalla bilancia dalla parte di Casale nella finale scudetto femminile, ha vissuto una stagione particolare. Una stagione di alti e bassi, peraltro tipica di una ventenne che sta cercando di emergere ad alto livello. A fronte di alcune sconfitte evitabili, Lisa si è presa la prima vittoria nel tabellone principale degli Internazionali BNL d'Italia di Roma (contro Diletta Cherubini, wild card), poi si è presa pure il best ranking (338) e il titolo più importante in carriera, nel 25 mila dollari di Solarino, in Sicilia. Tappe di una crescita iniziata presto, visto che Lisa è nata quasi con la racchetta in mano, in una famiglia che nel tennis ha visto impegnati pure papà Ugo (ex professionista, oggi coach di Lisa) e la sorella maggiore Giorgia, che è arrivata a essere una buona seconda categoria prima di virare sul college americano, dove comunque ha continuato a giocare a tennis.

“Un anno particolare il mio – ha spiegato Lisa – con molti cambiamenti, e devo dire che la prima parte non è andata molto bene, poi ho apportato delle modifiche importanti anche per quanto riguarda gli allenamenti e sono tornata a farmi seguire da mio padre. Sono molto contenta di questo, sono tornata a cercarlo io e il finale di stagione devo dire che mi ha sorpreso: ho passato un periodo in cui sono stata parecchio male per una mononucleosi e mi sono sentita a lungo molto debole, poi invece ne sono uscita alla grande”. Anche con risultati incoraggianti a dare fiducia. “Per la presenza agli Internazionali BNL d'Italia intanto devo ringraziare tantissimo la federazione perché è stato un sogno giocare al Foro Italico. Ho anche passato il primo turno ed è stato un risultato arrivato in un momento in cui stavo giocando non troppo bene. Il doppio? Diciamo che mi ha aiutato molto giocarlo, anche in vista del singolare: il finale di stagione è stato un susseguirsi di cambiamenti e di dettagli sistemati che poi alla fine hanno prodotto un buon risultato”.

Il 2023 era partito fra Tallinn (in Estonia) e la Gran Bretagna, con scarsi risultati. Ma l’arrivo della primavera (e della terra battuta) era stato un momento di svolta per la 20enne bergamasca: a Santa Margherita di Pula, in aprile, Lisa supera le qualificazioni e approda ai quarti, cedendo un match combattuto contro la rumena Bulgaru. Poi, come detto, il secondo turno al Foro Italico, dove al di là del successo sulla Cherubini Lisa fa comunque bella figura di fronte a Daria Kasatkina, top 10 in quel momento. La capacità di spingere forte non preclude alla bergamasca di base a Milano di avere delle variazioni interessanti nel repertorio. Variazioni che le consentono di giocare bene sull’erba di Gaiba, dove la 20enne figlia d’arte si prende il lusso di eliminare la ex top 20 Ana Konjuh, giocando alla pari anche con Tatjana Maria, ex semifinalista a Wimbledon. Da luglio in poi, però, di nuovo problemi, con qualche acciacco fisico. Prima dell'ottimo finale di stagione: titolo e finale a Solarino, scudetto bis con Casale.

A sostenerla, oltre a papà Ugo, c'è un team di valore, che include anche Giacomo Oradini, al suo fianco per diversi anni prima che Pigato senior decidesse di riprendere il controllo diretto delle operazioni. “Ma a sostenerci e darci motivazioni – sottolinea il padre – c'è stata spesso anche Tathiana Garbin, che in Lisa crede molto. Ci ha dato consigli importanti e abbiamo sempre condiviso con lei i nostri programmi e i nostri progressi”. Sempre nel giro delle Nazionali Under, Lisa ha vinto tutto quello che c'era da vincere da adolescente, inclusi titoli italiani di singolare e doppio. E con un Roland Garros juniores in doppio (in coppia con Eleonora Alvisi) a fare bella mostra in bacheca. Era il 2020, l'anno in cui la pandemia colpì forte, in modo particolare proprio a Bergamo, la città di origine della famiglia Pigato. Quel successo parigino fu una sorta di piccola consolazione per tutti gli appassionati di tennis orobici. Ma oggi Lisa cerca di fare uno step in più, con l'obiettivo di entrare fra le top 100 Wta e di giocare di nuovo al Roland Garros. Ma stavolta fra le grandi.

Eleonora Alvisi e Lisa Pigato campionese di doppio al Roland Garros Junior 2020

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