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Racchette in Classe va già fortissimo: ultime 2 settimane per aderire

Disponibile la nota del Ministero dell’Istruzione e del Merito, che approva il progetto congiunto FITP-FITeT che promuove tennis, padel, beach tennis e tennis tavolo negli istituti scolastici. Già oltre 650 i circoli affiliati che hanno aderito. È l’occasione ideale per scoprire uno sport che fa bene, sotto tutti i punti di vista

13 marzo 2023

In molte parti d’Italia il progetto Racchette in classe è già iniziato, con la solita carica di entusiasmo per il progetto, ma per chi non l’avesse fatto è ancora possibile aderire. Le iscrizioni rimarranno aperte ancora per un paio di settimane, fino a lunedì 27 marzo, con la classica doppia opzione: possono essere i club, attraverso la nota di approvazione del Ministero dell’Istruzione e del Merito arrivata la scorsa settimana (e disponibile per il download in coda all’articolo), a presentarsi di fronte ai dirigenti scolastici per illustrare i progetti; oppure possono essere gli stessi istituti ad andare alla ricerca – tramite la collaborazione della FITP – di club insieme ai quali avviare il percorso.

A oggi i circoli affiliati iscritti al progetto per il 2023 sono già 657, oltre duecento in più rispetto ai 426 dello scorso anno. Ma non è tutto, perché fra i 657, quelli presenti anche nella passata edizione sono 322, il che vuol dire che rispetto al 2022 ci saranno almeno 335 novità. Numeri che hanno garantito già circa 15.000 partecipanti al progetto, e rendono sempre più credibile l’obiettivo di arrivare a coinvolgere 400.000 ragazzi. Al momento la regione leader è il Lazio con 89 circoli, seguita da Piemonte (81) e Sicilia (79). Ma anche Lombardia (59) e Puglia (51) superano il traguardo dei cinquanta club e molti altri vantano comunque grandi numeri, destinati a crescere ulteriormente nelle prossime due settimane, prima della scadenza delle iscrizioni.

“Anche grazie allo sviluppo del progetto Racchette in Classe – spiega Michelangelo Dell’Edera, direttore dell’Istituto Superiore di Formazione “Roberto Lombardi” – abbiamo sfatato il tabù secondo il quale il tennis e le altre nostre discipline di racchetta fossero sport asimmetrici. Oggi, sia grazie a mezzi didattici sviluppati, sia grazie all’impostazione del rovescio a due mani già dalla fase di avviamento, il tennis da un punto di vista scheletrico non incide assolutamente su eventuali problematiche. Anzi, c’è un’attività di compensazione fra arto dominante e non dominante che arricchisce la formazione muscolare, scheletrica e anche cognitiva. Senza dimenticare il fatto che, ormai è provato, il tennis allunga la vita”.

L’ha dimostrato un noto studio del 2020 pubblicato su Mayo Clinic Proceedings, attraverso il quale, in Danimarca, i ricercatori hanno condotto indagini per tracciare la vita e la salute di migliaia di uomini e donne. È emerso che, fra tutti gli sport praticati dai soggetti analizzati, chi gioca a tennis ha un’aspettativa di vita superiore rispetto agli altri.

Il tennis, dunque, è uno sport che fa bene. A tutti. “Anche nei corsi di aggiornamento – continua Dell’Edera –  enfatizziamo l’ampia lista dei benefici che il tennis offre ai bimbi. Si parla di miglioramento dell’umore, migliori capacità respiratorie, miglior funzionamento dell’apparato cardiocircolatorio, potenziamento dei muscoli delle gambe, delle braccia e delle spalle. In più, il tennis insegna anche una maggiore padronanza di se stessi, ha effetti molto positivi sull’autostima, sull’autoefficacia e sulla capacità di concentrazione. Inoltre, sempre da un punto di vista psicologico, gli sport individuali enfatizzano l’acquisizione di un senso di responsabilità, perché obbligano a prendere autonomamente delle decisioni. Un’abitudine che poi aiuta ad avere maggiore incisività nelle scelte della quotidianità e della vita professionale.

Finito? Nient’affatto. Il tennis aiuta anche a dominare aspetti come ansia e paura, permette di migliorare la coordinazione, ha effetti benefici su cuore e pressione sanguigna, rinforza il sistema immunitario, aiuta a migliorare la flessibilità, rinforza le ossa, permette di aumentare forza e massa muscolare. E tanto tanto altro. Ecco spiegato come mai, un progetto importante in termini di promozione e avviamento come Racchette in Classe, riceve sempre maggiore attenzione da parte della FITP, che dal 2024 lo integrerà con l’inserimento del pickleball, arricchendo il concetto di multidisciplinarietà con un gioco applicabile a qualsiasi spazio e contesto, dunque di facile attivazione nel mondo scolastico.

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