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Sistema Padel: i nuovi step per sviluppare la qualità

I traguardi ottenuti nel tennis dicono che il Sistema Italia funziona. Per questo, anche nel padel la struttura del settore tecnico è sempre più simile e capillare. Aumentano il numero dei fiduciari e le loro mansioni, crescono gli investimenti sui giovani di talento e si lavora per ambire a risultati sempre più prestigiosi

05 febbraio 2024

I fiduciari del Sistema Padel della FITP

I fantastici risultati ottenuti da Jannik Sinner e dalla nazionale italiana di Coppa Davis (ma non solo) hanno portato il tennis su tutti i giornali e i notiziari, ma l’attività della FITP e del suo Istituto Superiore di Formazione “Roberto Lombardi” non pensa solo al mondo della racchetta. Anzi, è sempre più attenta anche allo sviluppo dell’universo padel, che proprio dal boom di esposizione del tennis può guadagnare ulteriore spazio. E se il Sistema Italia tennistico ha portato ai risultati che tutti conosciamo, quello del padel – strutturato con lo stesso modello – promette di regalare altrettante soddisfazioni nei prossimi anni, sia dal punto di vista quantitativo (attività e tesserati) sia da quello qualitativo, grazie a ragazzi di talento che si esprimono – ed esprimeranno – sempre meglio a livello internazionale.

“Il primo punto da sottolineare – dice Michelangelo Dell’Edera, direttore dell’Istituto Superiore di Formazione “Roberto Lombardi” – è la costante crescita del numero di scuole padel riconosciute. Nel 2021 erano un centinaio, mentre oggi sono circa 500. Significa che il sistema sta iniziando a produrre una base senza più ampia, strutturata ed efficiente, anche grazie al progetto Racchette in Classe che fino a 4 anni fa, ai giovani degli istituti scolastici di tutta Italia, proponeva quasi esclusivamente il tennis. Oggi, invece, vengono proposti in maniera importante anche padel, beach tennis e pickleball”. E tutto questo produce riscontri positivi, con un numero sempre maggiore di ragazzini che, dopo aver scoperto le discipline grazie al Progetto, si iscrivono alle scuole federali riconosciute.

Un altro passaggio chiave dello sviluppo è la costruzione di una ragnatela di tecnici strutturata, grazie ai fiduciari dell’ISF. Nel 2021, quando è nato il Sistema Padel, erano una quindicina mentre oggi sono 55: numero che permette una presenza sul territorio molto più ampia. “I fiduciari – continua Dell’Edera – rappresentano il trait d’union fra il mondo federale e le scuole padel riconosciute. Hanno il compito di organizzare i raduni e si occupano anche della promozione, sia tramite Racchette in classe sia con la novità di raduni-torneo TPRA under 18 riservati ad agonisti e non agonisti. Hanno inoltre il ruolo di talent scout: spetta a loro individuare i ragazzini di qualità da proporre al settore tecnico nazionale. Infine, i fiduciari si occupano anche della formazione e dei corsi, che abbiamo decentrato in maniera importante. Nel 2024 i corsi da istruttore di 1° livello saranno addirittura 54: in sostanza, sono uno ogni 3 mesi in tutte le regioni”.

Tutti i progetti dell’ISF sono stati ristrutturati secondo tre grandi asset: settore tecnico, formazione e promozione. Quanto al settore tecnico, una delle novità del 2024 riguarda la divisione dei raduni in due categorie. Fino al 2023 accoglievano contemporaneamente ragazzini di tutte le fasce d’età, mentre d’ora in avanti esisteranno raduni per under 12-14 e raduni per under 16-18, così da poter rispondere a dovere alla crescita nei numeri, obiettivo raggiunto lo scorso anno. “In base alle fasce d’età – dice ancora Dell’Edera – cambiano obiettivi, metodologie d’insegnamento e di allenamento, quindi era necessario differenziare il lavoro per produrre una qualità ancora maggiore. Raddoppiata anche la Coppa delle Regioni: non più una sola per tutte le età ma due, una riservata ad under 12-14 e una per under 16-18, con due capitani diversi”.

“Detto che la struttura sta crescendo in periferia – aggiunge – stiamo lavorando per farla crescere anche al centro. Prima avevamo due tecnici part time che si occupavano dell’attività, mentre ora sono tre e tutti full time. C’è Sara Celata per il settore femminile, Ludovico Pisani per quello maschile e Martin Pereyra, docente dell’ISF per la formazione. Ognuno di loro ha un ruolo ben preciso. A breve, Sara e Ludovico inizieranno a girare nelle scuole dove si allenano i ragazzini di talento, per affiancare i loro insegnanti e favorire la crescita collettiva. Come detto, Martin si occuperà invece della formazione e aiuterà i fiduciari a costruire un sistema omogeneo. Perché è vero che il decentramento è la chiave per poter ottenere risultati importanti, ma tutto ciò passa anche dall’omogeneità della formazione".

Quando alla promozione, i fiduciari si stanno impegnando su vari fronti, compreso l’arrivo di raduni-tornei interprovinciali utili per cercare nuovi talenti che possano poi essere inseriti nelle attività del settore tecnico. “Non dobbiamo infatti dimenticare – precisa Dell’Edera – che il settore tecnico e le attività di promozione camminano su due binari paralleli. I fiduciari stanno facendo un grande lavoro di squadra in periferia, al quale appunto si affianca la formazione. La struttura del tennis, inaugurata 14 anni fa, si è sempre basata sul fatto che per avere allievi di talento sia necessario formare insegnanti competenti. Attivando nel padel la stessa struttura, ci auguriamo di poter ottenere risultati simili. Ci sono tutti i presupposti perché ciò accada, sia in termini agonistici e giovanili sia di promozione della disciplina”.

Giovedì 1° febbraio e venerdì 2, a Roma si è svolta una riunione con tutti i fiduciari nazionali, con la partecipazione straordinaria di Luigi Carraro Presidente della Federazione Internazionale e Gianni Milan vice Presidente della FITP, all’interno della quale si è parlato degli obiettivi di formazione e del settore tecnico. “Abbiamo analizzato i principi didattici che, nell’ottica della multidisciplinarietà che la federazione propone, sono simili per tutti gli sport racchetta, seppur differenti nell’applicazione. Stiamo studiando sempre di più per individuare analogie e differenze fra i quattro sport di racchetta. Questo per cercare di accumunare la didattica della fase di avviamento, ma anche per comprendere le enormi differenze fra tennis e padel. Il primo è uno sport nel quale serve conquistare spazio per rubare tempo, mentre nel padel il tempo va guadagnato”.

Nell’ottica dell’idea di cercare sempre meglio analogie e differenze, da notare che per la prima volta i corsi di aggiornamento FITP vedono insegnanti di tennis e padel insieme. “Questo – dice ancora Dell’Edera – avviene perché dobbiamo enfatizzare alcuni concetti mai analizzati prima, ma anche perché il 70% dei nuovi insegnanti di padel sono anche insegnanti di tennis, che si aprono alla seconda disciplina. Pertanto, per chi arriva da tennis è importante conoscere alla perfezione le differenze, per evitare confusione”.

Infine, la Federazione Italiana Tennis e Padel ha strutturato anche quattro salvadanai per le attività del settore tecnico, per quasi 200.000 euro di investimento. Uno è relativo alla partecipazione delle nazionali giovanili ai prossimi campionati europei (a novembre), mentre un secondo è relativo ai contributi per l’attività agonistica condivisa con il settore tecnico nazionale e la partecipazione ai tornei, al fine di sostenere economicamente le famiglie degli atleti under 18 che dimostrano buone potenzialità.

Il terzo salvadanaio è invece dedicato ai contribuiti per l’allenamento: il Settore Tecnico Nazionale, dopo uno screening specifico che ha interessato l’area tattico tecnica, fisica, mentale e di prevenzione medico-sportiva, ha proposto al Consiglio Federale di erogare un contributo economico per migliorare la qualità dell’allenamento e la programmazione agonistica degli atleti under 14, 16 e 18. 26 i ragazzi che ne beneficeranno, delle classi dal 2006 al 2011. Infine, un quarto salvadanaio è stato dedicato all’erogazione di un contributo economico con la formula del prestito d’onore, subordinato alla sottoscrizione di un accordo Federazione/Atleta. Sei i giovani ad averne beneficiato. “Il nostro settore under 18 – chiude Dell’Edera – ha ragazzi dalle qualità sempre più elevate, quindi è importante che la Federazione contribuisca alle loro attività, prendendo spunto da quanto fatto negli anni da settore tecnico del tennis”.

Contributi allenamento e condivisione tornei
Classe 2006: Francesco Spurio, Giuseppe Fino, Flavia Coppola, Matilde Del Col Balletto, Aurora Buscaino.
Classe 2007: Andrea Mangiante, Enzo Vista, Luna Di Battista.
Classe 2008: Edoardo Riso, Antonio Veneziani, Alessandro Pirrotta, Tea Corso, Lucrezia Piernera, Stefano Indomenico.
Classe 2009: Gabriele Laurino, Andrea Di Martino, Gabriele Ciampichetti, Vittoria Giraldi, Matilde Minelli.
Classe 2010: Giovanni Salvatore Manduca, Lorenzo Di Matteo, Tommaso Sarti, Giorgia Di Paola.
Classe 2011: Tommaso Rufo, Sophie Caruso, Matilda Caratella.

Prestito d’onore
Classe 2006: Matteo Platania, Valentina Varazi.
Classe 2007: Matteo Sargolini, Camilla Livioni.
Classe 2008: Pietro Giovannini.
Classe 2010: Lorenzo Sargolini.

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