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Via alla formazione sul pickleball, l’ultima frontiera della multidisciplinarietà FITP

Parte il primo progetto studiato da FITP e Istituto Superiore di Formazione per la promozione del pickleball. Da marzo la disciplina entra nel piano formativo del tennis, che ne garantirà la divulgazione sull’intero territorio nazionale. In arrivo tornei, iniziative e grandi opportunità per i club

07 marzo 2023

Prima il tennis, poi beach tennis e padel, ora anche il pickleball. È l’ultima frontiera di quella multidisciplinarietà tanto cara all’Istituto Superiore di Formazione “Roberto Lombardi”, che da qualche tempo si è arricchita di una nuova sfaccettatura grazie ad una disciplina che spopola negli Stati Uniti e si sta facendo sempre più strada anche in Italia.

Per questo, la Federazione Italiana Tennis e Padel si sta strutturando per attivare nuove progettualità e ha costruito un gruppo di lavoro dedicato al gioco, che si occuperà di promozione, formazione e organizzazione, grazie in particolare all’impegno di Zelindo Di Giulio, Marco Marte, Marcello Molinari, Marco Iacuone, Roberto Commentucci e i docenti dell’Istituto Gerardo Brescia e Rocco Marinuzzi, naturalmente con la supervisione di Michelangelo Dell’Edera, direttore dell’ISF.

Il primo dei tre step che compongono il progetto di valorizzazione e diffusione del pickleball riguarda formazione e informazione, e parte con l’inserimento della nuova disciplina di racchetta nel piano di studi dei corsi da Istruttore di 1° grado di tennis, che si svolgeranno in tutta Italia. “L’obiettivo – ha detto Dell’Edera – è di portare sull’intero territorio nazionale l’opportunità di far conoscere il gioco al maggior numero possibile di insegnanti, partendo dal tennis. Si tratta di una strategia già adottata nel 2014, quando nei corsi di tennis vennero inseriti padel e beach tennis. L’idea ha funzionato e viene riproposta”.

Il primo appuntamento formativo sarà inserito nel corso in programma nel Lazio, durante il modulo tecnico di giovedì 30 marzo. Per la prima volta la Federazione proporrà quattro ore di formazione sul pickleball, all’interno delle quali verranno toccati tre temi. Il primo, trattato da Zelindo Di Giulio, è relativo ai regolamenti internazionali e nazionali che la FITP ha adottato. Il secondo, proposto da Roberto Commentucci, tratterà le numerose e validissime possibilità che la disciplina può offrire ai club, sotto forma di multidisciplinarietà ma anche di servizi da mettere a disposizione dei propri frequentatori. Infine sarà prevista una parte tecnico-tattica, coordinata da Marcello Molinari e Marco Marte.

Il secondo step promozionale, da svolgere nel secondo semestre del 2023, è invece fondato sull’obiettivo di organizzare tre corsi di formazione specifici per il pickleball. Un processo strettamente collegato anche all’istituzione della figura di insegnante di pickleball, oggi assente all’interno del regolamento dei tecnici.

Il terzo step si inserirà invece in un contesto ancora più ampio e prestigioso, in occasione del sesto Simposio internazionale di tennis e del secondo Simposio internazionale di padel. “All’interno del Simposio – continua Dell’Edera – ci sarà un intervento internazionale da parte di Inaki Balzola, un tecnico americano di pickleball che, supportato dai tecnici italiani e in accordo con PPR (Professional Pickeball Registry, ndr) andrà a illustrarci ciò che oggi la federazione statunitense sta svolgendo in ambito formativo. Dal punto di vista didattico sarà un’importante occasione di internazionalizzazione”.

Oltre alla divulgazione a 360° del gioco sull’intero territorio nazionale, l’obiettivo del primo progetto pickleball è anche di generare confronto dal punto di vista tattico e organizzativo, per permettere di individuare quelle analogie didattiche (e sono tante, già in fase di studio) presenti fra il pickleball e le altre discipline di racchetta governate dalla FITP. Il tutto per favorire, come sempre, il concetto di multidisciplinarietà.

“Sempre nel 2023 – continua Dell’Edera – oltre a costruire un piano di studi all’altezza per formare insegnanti di qualità e divulgare il gioco, il gruppo di lavoro del pickleball inizierà a strutturare anche un calendario di gare che possano gradualmente coinvolgere sempre più giocatori, in tutta Italia”. Probabile l’utilizzo della piattaforma TPRA, visto che inizialmente per disputare tornei di pickleball sarà sufficiente la tessera FIT di tennis.

Sabato a Frascati c’è stato un primo assaggio, con un torneo sperimentale di doppio misto (a partecipazione straniera) che ha funzionato sia in campo sia dal punto di vista organizzativo, offrendo spunti importanti. Particolarmente apprezzata la formula col tabellone a doppia eliminazione, che garantisce a tutte le coppie un minimo di quattro incontri, il che si traduce in maggiore confronto, più socialità e più aggregazione. Aspetti già di per sé valorizzati da una disciplina nella quale le differenze tecniche fra i giocatori in campo non risultano così determinanti, dunque ogni incontro sa essere divertente.

Un ulteriore assaggio sarà possibile da venerdì a domenica all’evento PIX Padel della Fiera di Roma, dove sarà allestito un campo da pickleball nel quale sarà data ai presenti la possibilità di provare la disciplina, sotto gli occhi dei tecnici del gruppo di lavoro FITP.

“Un ultimo aspetto da sottolineare – dice ancora Dell’Edera – è l’intenzione di inserire il pickleball nel progetto Racchette in Classe, a partire dal 2024. Un’iniziativa che quest’anno punta a coinvolgere 400.000 ragazzi degli istituti scolastici di ogni ordine e grado, e potrebbe diventare un veicolo importantissimo per la diffusione del gioco, grazie anche alla facilità nella realizzazione di campi all’interno delle palestre”.

Un'immagine del torneo di pickleball svolto sabato a Frascati

La spinta per la divulgazione del pickleball può diventare un assist per i vari club, per i quali la disciplina può trasformarsi in una risorsa preziosissima, sotto vari punti di vista.

In primis perché i costi per realizzare un campo sono ridotti e gli spazi necessari anche, quindi si possono addirittura recuperare delle zone del club non altrimenti utilizzabili, ottimizzando gli spazi e generando ulteriore profitto.

In più, dotarsi di uno o più campi da pickleball permette di diversificare il prodotto offerto, garantendo ai frequentatori un’opportunità aggiuntiva ma aprendo anche alla possibilità di attirare nuovi target e nuove fasce di clienti. Un passaggio che permette di valorizzare anche tutte le altre attività proposte all’interno dell’impianto, che potenzialmente possono a loro volta individuare nuovi praticanti fra coloro che frequentano il circolo per altre discipline di racchetta.

Uno scenario, quest’ultimo, nel quale la dimensione federale che sposa la multidisciplinarietà garantisce un plus non indifferente a tutti i club. La gestione centralizzata che abbraccia quattro sport diversi, infatti, permette di erogare servizi a più discipline con un minore utilizzo di risorse. Fra i segreti del successo della FITP c’è anche questo.

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