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Missione Ambiente Virtuoso: nei Raduni 3.0 si formano anche mamma e papà

Nei 105 raduni provinciali per ragazze e ragazzi tra gli 8 e i 10 anni si terranno webinar specifici per i genitori. Oltre 1.200 le famiglie coinvolte. “L’obiettivo è aiutare a formare campioni di vita prima che campioni di tennis”. Si parlerà di area mentale, prevenzione infortuni, attrezzatura e molto altro

31 ottobre 2021

Ufficialmente il progetto si chiama GEN-C.A.P., Genitore: Conosci Acquisisci e Pratica. Si tratta di un’altra bella rivoluzione cui il nuovo Sistema Italia ha cominciato a lavorare da una decina d’anni e che adesso è pronto e maturo per cambiare marcia. Contestualizzando subito: parliamo delle ragazzine e dei ragazzini tra gli 8 e i 10 anni convocati per i raduni formativi provinciali.

105 province, 1.200 piccoli tennisti in via di sviluppo coinvolti. Ma anche, e questa è la vera novità, 1.200 famiglie coinvolte. Sì, insomma, 1.200 genitori. Perché nei raduni del nuovo corso, quelli che potremmo definire 3.0, non c’è spazio solo per l’area tattico-tecnica, o quella fisica, e soprattutto non c’è attenzione solo per i protagonisti, i tennisti. Ma anche per i loro genitori.

L’obiettivo è creare un ambiente virtuoso, per far sì che la crescita del futuro giocatore sia più completa. “Universale è il termine giusto - spiega Michelanngelo Dell’Edera, direttore dell’I.S.F. Roberto Lombardi -, il nostro compito è quello di far crescere giocatori universali, capaci di adattarsi a tutte le condizioni. Non solo del tennis, ma della vita. Per questo la nostra filosofia si riassume nel motto, campioni di se stessi ancor prima di campioni nel tennis”.

Perché un campione di se stesso, indipendente, maturo, capace di pensare e di risolvere problemi, avrà certamente anche più possibilità di diventare un campione di tennis. “Per raggiungere questo scopo, il modo migliore è far sì che la crescita avvenga, per l’appunto, in un ambiente virtuoso”. Che si compone di almeno cinque macroaree principali.

  • FAMIGLIA - L’ambiente più prossimo, quello in cui si cresce e si diventa campioni di vita prima che campioni di tennis.
  • SCUOLA - Intesta come istituzione. “E in questo senso - assicura Dell’Edera - i passi avanti fatti dal Ministero dell’Istruzione in quanto a rispetto dello studente atleta sono stati enormi”.
  • CLUB - Nella triplice accezione di ambiente didattico, organizzativo e strutturale, che abbia tutte le caratteristiche appropriate per far sì che si possa svolgere un percorso d’allenamento e di formazione completo e universale sotto tutti i punti di vista.
  • INSEGNANTI - Che non devono essere più dei “lanciatori di palline - come ripete spesso Dell’Edera - ma sempre più degli insegnanti a tutto tondo, maestri nel senso compiuto del termine”.
  • TEAM - Perché il tennis, da sempre considerato sport individuale per eccellenza, diventi sempre più uno sport di squadra in fase di costruzione e di miglioramento continuo. “Non si può più fare a meno di un preparatore mentale, un esperto dell’area fisica, un nutrizionista, medici, fisioterapisti…”.

La costruzione dell’ambiente virtuoso parte fin da subito. Come detto tra gli 8, i 9 e i 10 anni. “Fino a qualche tempo fa un certo tipo di lavoro a livello territoriale si faceva a partire dagli 11 anni - racconta Dell’Edera - adesso invece le basi vengono poste con un po’ di anticipo”. 

E non solo sui ragazzi. “Non ho mai conosciuto un genitore che volesse il male del figlio, anche gli errori vengono fatti in buona fede”. E per evitare gli errori ci sono solo due modi: l’esperienza, che si impara sulla propria pelle, e la formazione. Proprio qui si inserisce il progetto targato I.S.F., gestito in primis dal settore dei professionisti dell’area mentale coordinato da Antonio Daino e affidato a Sergio Costa con l'ausilio degli altri preparatori mentali dell'istituto.

“I raduni provinciali su 105 province, nel corso di un anno, sono 6, e poi ce ne sono altri 3 su base regionale. In tutti questi appuntamenti i genitori saranno coinvolti direttamente. Nei raduni provinciali, forniremo loro un link per partecipare a sei webinar che copriranno diversi aspetti, con particolare attenzione sull’area mentale ma anche sulla prevenzione degli infortuni, sull’area fisica e sulla scelta dell’attrezzatura corretta”, puntualizza Dell’Edera.

“Cominciamo il 7 novembre con i primi raduni - prosegue -. Alla mattina, dalle 10 alle 11.30, ci sarà la prima sessione di webinar per i genitori delle ragazze, nel tardo pomeriggio dalle 17 alle 18.30 quella dedicata ai genitori dei ragazzi”. Anche questa è una novità: per la prima volta i raduni riservati a questa fascia d’età vengono divisi tra settore maschile e femminile per operare con maggior precisione su ogni aspetto distintivo.

“Tutti i genitori interessati dalle convocazioni riceveranno un link al quale accedere, saranno webinar dal grande seguito, con oltre 1.200 persone collegate”. Negli appuntamenti regionali invece gli incontri saranno addirittura in presenza, per un coinvolgimento ancora più approfondito. Così il Sistema Italia contribuisce a creare il suo ambiente virtuoso, famiglia per famiglia. E, così, il nostro Paese diventa sempre più terra fertile per coltivare e valorizzare il talento che ha a disposizione.

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