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Il primo Simposio Internazionale di Tennis e Padel si è aperto con l'udienza generale in Vaticano. Nell'Aula Paolo VI, prima dell'arrivo del Santo Padre, sono intervenuti Max Giusti, i giornalisti Roberto Giacobbo e Francesco Giorgino
di Alessandro Mastroluca | 06 maggio 2023
Nel 2020, nel libro "Mettersi in gioco", Papa Francesco ha parlato dello sport in termini di lealtà, impegno, sacrificio, inclusione, spirito di squadra, riscatto, promozione di gioia e di pace.
Sono queste le premesse con cui si apre l'udienza generale della Federazione Internazione Tennis e Padel nell'Aula Paolo VI in Vaticano.
"Questa è una giornata dedicata alla condivisione, all'idea che stare in campo sia una tappa importante, per chi diventerà un campione e per chi affronta lo sport come occasione di crescita nella vita" dice Max Giusti che inaugura la giornata, che rappresenta anche l'apertura del Simposio Internazionale organizzato dall'Istituto Superiore di Formazione "Roberto Lombardi", che per la prima volta coinvolge contemporaneamente tennis e padel.
Una panoramica del mondo del tennis presente all'udienza generale in Vaticano (Foto Adelchi Fioriti)
L'aula si è iniziata a riempire di tute blu dalle 8 del mattino. Sfilano in gruppi, adulti e bambini, cappellini e bandiere. I maestri, i tesserati con la divisa ufficiale della Federazione Italiana Tennis e Padel hanno riempito i seimila posti della platea dell'Aula Paolo VI o "Sala Nervi". Il movimento di luci orienta gli sguardi di tutti, li guida verso la scultura in bronzo della Resurrezione che abbraccia il palco.
All'Aula, tra la cupola di San Pietro e i Giardini vaticani, si accede superando il la piazza, quell'abbraccio di quasi 300 colonne che culmina nella basilica, lì dove secondo la tradizione si sarebbe consumato il martirio di San Pietro.
"Siamo all'interno di uno spazio vuoto gigantesco. Paolo VI disse a Nervi: osi" racconta Roberto Giacobbo. Il risultato è un'armonia di pieni e vuoti, una magia senza colonne, maestosa e solenne eppure all'apparenza leggera, uno spazio in cui non ci si sente in soggezione.
Toni Nadal, Riccardo Piatti, Emilio Sanchez e Miguel Sciorilli sul palco dell'Aula Paolo VI (Foto Adelchi Fioriti)
Sul palco Max Giusti scherza con Toni Nadal, Emilio Sanchez, Riccardo Piatti e Miguel Sciorilli, tra i principali relatori del Simposio.
Forte la concentrazione sui valori, quelli che devono alimentare sempre l'attività sportiva, a tutti i livelli. Valgono per i campioni che lottano per vincere gli Slam o gli Internazionali BNL d'Italia, per i 19.218 che hanno iniziato il viaggio nelle pre-qualificazioni dai tornei provinciali TPRA di quarta categoria, per chi gioca solo con gli amici.
"E' quello che si fa fuori dal campo, come si è nella vita che fanno la differenza. E' importante applicare gli stessi valori in campo e fuori, che sono educazione e rispetto" spiega Toni Nadal.
Il tennis, dice Sanchez, "è lo sport più esigente che esiste. E' un tipo di vita, io e mia sorella Arantxa siamo stati fortunatissimi ad avere il tennis vicino".
La crescita del padel è testimoniata dalla presenza di specialisti e grandi maestri in questo contesto. "Non mi sarei mai aspettato 25 anni fa, quando ho iniziato, di potermi trovare qui" ammette Sciorilli.
Prima dell'arrivo del Santo Padre, la chiusura di questa ouverture è affidata al giornalista del Tg1 Francesco Giorgino. "Viviamo un'epoca nella quale il peso specifico dello sport è molto più rilevante del passato - ha detto -. Lo sport è entusiasmo, gioia. Lo sport è divertimento, capacità di creare punti di vista diversi su come affrontare le sfide della modernità. E senza divertimento non c'è apprendimento".