-

Simposio 2021: “Appuntamento con Bollettieri e le eccellenze made in Italy”

Il 7 maggio al Foro Italico ci sarà il grande Nick con Piatti, Sartori, Santopadre, Arbino e tanti altri. Attesi due personaggi di primissima caratura della scena internazionale ma poi tantissima Italia. “Perché adesso gli allenatori più bravi e preparati al mondo ce li abbiamo noi, fatti in casa”, parola di Michelangelo Dell’Edera, direttore dell’ISF

06 gennaio 2021

simposio 2019

Il Simposio Internazionale al Foro Italico nel 2019

Questo Simposio s’ha da fare. E si farà. Nonostante lo scenario globale si presenti ancora incerto, l’evento di formazione con cadenza biennale organizzato dalla FIT e dal suo Istituto Superiore di Formazione Roberto Lombardi è già in calendario. Data de segnare sul calendario, 7 maggio 2021. E se, come tutti confidiamo, si potrà essere fisicamente al Foro Italico il giorno prima dell’avvio degli Internazionali BNL d’Italia, allora sarà festa doppia. “Ma se la situazione drammatica che stiamo vivendo costringesse a evitare le presenze, niente paura, il Simposio si svolgerà on-line”.

Parola di Michelangelo Dell’Edera, che oltre a essere il direttore dell’Istituto Superiore di Formazione R. Lombardi è anche colui che tira i fili del Simposio Internazionale, un evento nato quasi come suggestione nel 2013 e ormai giunto alla sua quinta edizione. “Il prossimo bimestre sarà dedicato proprio a definire i dettagli della digitalizzazione del Simposio, che per la prima volta verrà trasmesso in streaming a uso e consumo esclusivo degli iscritti”.

Il tutto a prescindere dall’evoluzione dell’emergenza sanitaria. “Se anche, come tutti speriamo, ci potremo rivedere a Roma dal vivo a inizio maggio, l’opzione dell’on-line non verrà accantonata, anzi sarà l’occasione per dare modo a sempre più insegnanti italiani e stranieri di vivere un appuntamento imperdibile”.

Davvero imperdibile si annuncia l’edizione di quest’anno. Anche perché, a suo modo, sancisce una prima volta dal sapore tutto speciale. “Oggi siamo arrivati al punto che per organizzare un Simposio d’appeal internazionale, che attragga anche molti insegnanti stranieri oltre a quelli del nostro Paese, potremmo contare esclusivamente sui nostri coach, ormai tra i più bravi e preparati del mondo”. Eh sì, perché ai Piatti, Sartori e a tutti gli altri già presenti nelle scorse edizioni, adesso ci sono anche i vari Vincenzo Santopadre (coach di Berrettini, n.8 al mondo), Gipo Arbino (maestro e mentore di Sonego, n.33), Simone Tartarini (allenatore dell’astro nascente Musetti).

“E ce ne sono tantissimi altri ancora - sottolinea Dell’Edera - Piero Melaranci, Paolo Cannova, Simone Vagnozzi, Francesco Aldi, Alessio Di Mauro… la lista sarebbe lunghissima”. Più ne nomini e più rischi di dimenticarne qualcuno, ma questo è il segno del cambio di passo. Una volta c’era la sensazione che per imparare bisognasse ascoltare gli stranieri, adesso invece il paradigma appare rovesciato. “Fermo restando che anche quest’anno un paio di eccellenze assoluto del panorama internazionale saranno presenti, figure di prim’ordine, qualità assoluta”.

Ancora troppo presto per annunciarne i nomi, con l’attesa cresce anche suspense e curiosità. “Quello che si può già dire è che attendiamo anche quest’anno il mitico Nick Bollettieri, una istituzione mondiale che è stato sempre presente nei nostri Simposi, fin dalla prima edizione del 2013”. Presente e star assoluta: “Quell’anno tutti volevano vederlo, starlo a sentire, ‘toccarlo’ per giunta. D’altronde lui è una colonna dell’insegnamento del tennis mondiale, il suo metodo '5 System' è un pietra miliare nella formazione dei tennisti, un metodo nato qualche decennio fa ma ancora oggi moderno e attuale a differenza di altri”.

Nato nel 2013, il Simposio Internazionale di Roma si svolge ogni due anni sulla SuperTennis Arena del Foro Italico

Nick Bolletteri, il coach dei coach, è stato solo uno dei grandi nomi del tennis internazionale che si sono avvicendati sul ‘podio’ del Foro Italico. “Anche per questo motivo il nostro Simposio è imperdibile, perché pur essendo così giovane, ha una storia prestigiosa e ricchissima”. Una storia che comincia ben prima della sua edizione numero 1. “Tra 2010, 2011 e 2012 ho girato moltissimo per assistere ai vari Simposi internazionali delle varie istituzioni tennistiche mondiali: sono stato in Francia, in Egitto, in Messico, in Florida, a New York, a Wimbledon… volevo capire come facevamo gli altri a organizzare eventi sempre interessanti e sempre molto frequentati”.

Un bagaglio d’informazioni e d’esperienze che Dell’Edera ha messo all’opera fin dal 2013, quando quasi a livello pilota è stato organizzato il primo Simposio. “Pochi mesi d’organizzazione sì, ma subito la risposta degli insegnanti italiani fu incredibile: vennero in 1.600”, ricorda.

Quello del 2015 fu poi un Simposio benedetto. In primo luogo perché fu straordinariamente aperto da Papa Francesco, che accolse la grande comunità del tennis in Vaticano: “Ricordo che fece un discorso di 40 minuti sull’importanza del tennis come mezzo per crescere e non come fine, ho ancora i brividi a ripensarci”. E non potrebbe essere altrimenti, con quella sala Nervi gremita di insegnati (circa 4.000) e bambini delle scuole tennis (quasi 3.000) di fronte al Pontefice e alla racchetta appositamente bianca che il presidente della FIT Angelo Binaghi consegnò in dono a Sua Santità.

Quell’anno arrivarono da ben 44 paesi per assistere. Alla seconda edizione, il Simposio era già un successo oltre ogni aspettativa. Un successo confermato dalla qualità dei relatori presenti nel 2017 e nel 2019: in ordine sparso Emilio Sanchez, guru del metodo spagnolo, Pat Mouratoglou, coach di Serena Williams, la tennista più forte di tutti i tempi; e poi Judy Murray, con il figlio Andy seduto tra gli altri insegnanti ad ascoltare la relazione della madre-allenatrice e molti molti altri ancora. 

Nella Sala Nervi del Vaticano, il presidente della FIT Angelo Binaghi (di spalle) dona a Papa Francesco una racchetta da tennis tutta bianca

“Il 2019 fu l’anno dell’apertura totale all’aspetto mentale”, ricorda Dell’Edera. “Avevamo già cominciato nel 2017 con un grande professionista italiano in materia come Lorenzo Beltrame, e fu proprio lui a prometterci che sarebbe tornato con James Loehr, vera e propria istituzione mondiale della psicologia applicata al tennis. Quell’anno dedicammo una giornata intera alla preparazione mentale”.

Nomi roboanti, cui vanno ad aggiungersi quelli di Marc Kovacs, di Magdalena Maleeva, di Emma Doyle e di Craig O’Shannessy, il mago dei numeri e delle statistiche del tennis che per qualche anno ha lavorato nel team di Novak Djokovic e che collabora con l’ATP e con i tornei più importanti al mondo. “E collabora pure con noi dell’Istituto Superiore di Formazione, Craig, anche nel 2021 sarà al nostro fianco per offrirci una consulenza nel suo campo impagabile”, precisa Dell’Edera.

Con queste premesse, e con la voglia di tornare a vivere, respirare e toccare tennis dal vivo, cresce l’attesa - e la speranza - per l’appuntamento che si approssima. Congiuntamente crescono anche le aspettative, più che legittime: “Se il record del Simposio fin qui è stato quello di attirare oltre 400 insegnanti stranieri da 50 paesi differenti, credo che per questa edizione potremo ragionevolmente pensare di doppiare quel numero. Fermo restando che tutti i nostri sforzi sono principalmente pensati e diretti verso la soddisfazione massima e la formazione puntuale dei maestri italiani, il Simposio Internazionale è e resta principalmente per loro”.

Loading...

Altri articoli che potrebbero piacerti