
Chiudi
La tennista laziale, classe 2006, ha iniziato bene la stagione negli ITF Junior. Il percorso di crescita è solo agli inizi, ma le idee sono già molto chiare
di Gianluca Lalli | 08 marzo 2020
Migliorarsi, divertendosi. La ricetta di Matilde Ercoli, talentuosa under 14 laziale, è tanto semplice quanto necessaria per la crescita di una ragazza promettente e che mira con sempre più decisione a fare del tennis la sua prerogativa di vita. Attualmente atleta per il Circolo Tennis La Signoretta di Silvano Papi, per il quale gioca il campionato nazionale di Serie C, ha iniziato a calcare i primi campi da tennis all’età di 4 anni, sui campi dell’Aris Sporting Village di Roma dove lavorava il padre, che tutt’ora segue il processo di crescita di sua figlia insieme a Simone Ercoli. Sin dai primi passi nel rettangolo da gioco si intravidero le sue qualità, ed in tal senso i risultati non tardarono ad arrivare: nell’under 8 si impose nel prestigioso torneo internazionale del Lemon Bowl – battendo in finale Giulia Santopadre, figlia di Vincenzo - facendosi così notare sempre di più dalla Federazione, che di lì in avanti la convocò nei vari raduni riservati ai migliori talenti azzurri fino alla convocazione in Nazionale.
La stagione 2020 è iniziata al meglio per la giovane tennista azzurra, che si dice soddisfatta delle prestazioni offerte nei tornei internazionali finora svolti: “L’anno è iniziato bene. Ho ottenuto buoni risultati, come il secondo turno nel Grade 1 di Bolton. Ora sono appena tornata da Stoccolma, dove partendo dalle qualificazioni sono riuscita a vincere 4 partite arrivando negli ottavi di finale di un Super Category. Sono felice del mio tennis, mi sto esprimendo ad un buon livello”. Nonostante l’ottimo rendimento, Matilde e suo papà sono consapevoli delle tante migliorie da apportare nel processo di crescita, con un occhio di riguardo alla tenuta atletica: “Oltre all’aspetto tecnico dobbiamo migliorare sulla parte fisica. Gli obiettivi al momento sono migliorare la qualità del gioco, cercando come sempre di divertirsi. Dobbiamo però porre maggiore attenzione sulla preparazione atletica: il 2019 è stato un po’ altalenante in questo senso, nonostante i buoni traguardi raggiunti soprattutto in doppio con il titolo italiano. La strada è ancora lunghissima”. Parole consapevoli di una ragazza decisa e con le idee piuttosto chiare: “Il mio sogno? Entrare nelle prime 20 giocatrici del mondo.”