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Con 15 junior tra qualificazioni e main draw, l’Italia per numero di partecipanti è seconda solo agli USA. Il responsabile tecnico under 18 Palumbo: “Il Sistema Italia funziona ed è grande motivo di orgoglio”
di Francesca Paoletti | da Wimbledon | 13 luglio 2023
Jannik Sinner è la stella polare; è il numero uno d’Italia, il più giovane azzurro della storia in una semifinale Slam, è simbolo ed esempio per tutti coloro che amano il tennis. Ma dietro il suo sogno di vincere Wimbledon c’è quello di una folla di ragazzi giovani e appassionati che hanno vissuto le sue stesse emozioni in questi giorni sui prati inglesi. Parliamo de ‘la carica dei 15 azzurrini’, dei giovani tennisti italiani che, tra qualificazioni e main draw, tra singolare e doppio, hanno vissuto la massima esperienza di un giovane atleta, e reso particolarmente azzurri i tabelloni dei Championships juniores.
Francesca Gandolfi, Emma Ottavia Ghirardato, Greta Greco Lucchina, Gaia Maduzzi, Francesca Pace, Vittoria Paganetti, Alessandra Teodosescu e Federica Urgesi nei tabelloni femminili; Federico Bondioli, Carlo Alberto Caniato, Federico Cinà, Fabio De Michele, Filippo Romano, Lorenzo Sciahbasi e Gabriele Vulpitta nei tabelloni maschili.
Questo il gruppo azzurro… più numeroso di così davvero non si poteva avere: “Essersi presentati a Londra con 7 ragazzi e 8 ragazze è un dato straordinario - spiega Giancarlo Palumbo, responsabile tecnico del settore under 18 della FITP – , per numero di partecipanti siamo secondi solo agli Stati Uniti e nettamente davanti a nazioni di grande tradizione come Repubblica Ceca e Gran Bretagna. Tra l’altro avevamo due giocatori tra le teste di serie, Bondioli e Urgesi, che hanno ottenuto in stagione dei buoni risultati; Federico ha vinto il Grado A al Cairo e fatto finale, sempre in quella categoria, a Offenbach; Federica ha vinto il doppio agli Australian Open e due tornei di grande prestigio sempre al Cairo, battendo tra le altre la Andreeva che tre mesi dopo è diventata la giocatrice di cui tutti parlano. Inoltre in questa stagione non possiamo dimenticare il titolo del giovane Federico Cinà a Traralgon, nell’evento che precede gli Australian Open Federico era tra i due giocatori più giovani in tabellone. infine, ed è storia di qualche settimana fa, la finale al Roland Garros di Vulpitta e Sciahbasi”.
Per alcuni si trattava della prima esperienza a Wimbledon, per altri una nuova grande occasione tra i migliori juniores del mondo: “I ragazzi sono cresciuti moltissimo negli ultimi mesi - aggiunge Palumbo - , miglioramenti evidenti che si ottengono con il lavoro, il duro allenamento e facendo questo tipo di esperienze. Giocare uno Slam non è cosa di tutti i giorni, per esserci devi avere già una posizione di prestigio nel ranking, basti pensare che il cut off qui era a 50 / 51. Poter partecipare ad uno Slam non è facile e soprattutto non è banale. Il fatto stesso di essere a contatto con i grandi campioni rappresenta una grande opportunità; Sciahbasi, ad esempio, non era mai stato a Parigi e appena arrivato si è allenato con Sonego sul ‘Suzanne Lenglen’; qui, invece, qualche giorno fa Cinà ha palleggiato con Berrettini… opportunità uniche per crescere. Questo sport è come un percorso scolastico, e qui stai facendo le superiori. Noi diamo gli strumenti per arrivare nel circuito maggiore con meno carenze possibili, e con più competenze possibili, non solo a livello tecnico-tattico ma anche fisico, mentale e attitudinale. E poi loro avranno spazio per consolidare le esperienze mettendoci impegno e curiosità, perché il progresso arriva solo attraverso la curiosità e la volontà”.
Gli azzurrini brillano per serietà e professionalità: “Sono molto educati, volenterosi e si impegnano molto – aggiunge Palumbo – sono davvero dei bravissimi ragazzi. In questi tornei vengono accompagnati dai loro allenatori perché vogliamo creare un gruppo che abbia poi una continuità in futuro. Noi ci muoviamo sempre come team con un supporto a 360°; ad esempio per il settore femminile qui ci sono Daniele Silvestre e Oxana Kyrylyuk, Giacomo Remondina per la parte atletica, lo staff medico federale che aiuta i ragazzi nella prevenzione e nelle cure e il supporto psicologico da casa con Lorenzo Beltrame e Nicola Favata”.
La sinergia tra i settori Under 16, Under 20 e Over 20 rappresenta un'altra chiave del successo del Sistema Italia: "Tutti i ragazzi hanno giocato sia in singolare (Pace, Lucchina e Sciahbasi si sono fermati negli ottavi di finale, ndr) sia in doppio (la coppia Cinà/Bondioli, Vulpitta con il ceco Filip e Urgesi con la slovacca Jamrichova sono nei quarti di finale, ndr) - conclude Palumbo - . Proviamo a creare sempre coppie tutte italiane, quando sono miste è solo per motivi di classifica. Siamo soddisfatti di quello che hanno fatto, inoltre a breve molti di loro saranno impegnati con le nazionali, agli Europei di Klosters prossima settimana, poi la Coppa Valerio, Coppa Saisbaulth e la Coppa Borotra. Tra questi impegni e New York, dove ci sarà più o meno lo stesso gruppo, faranno attività pro in Italia. Il nostro obiettivo è portare questi numeri anche nello Slam pro ma, soprattutto, accompagnare i ragazzi al salto di categoria preparati, con la giusta mentalità e con un loro team con più esperienza.... magari arrivando un po’ più tardi ma con tutti i tasselli al posto giusto. Certo, le vittorie sono importanti ma non bisogna avere fretta. Noi proviamo a fare la miglior semina, poi sul raccolto si vedrà…”.