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Barazzutti sugli Usa: "Giovani e insidiosi, sfida da dentro o fuori"

Dopo la sconfitta di misura all'esordio contro il Canada, il pensiero è rivolto alla prossima e decisiva contro gli americani (diretta su SuperTennis dalle ore 18). Strada in salita per gli azzurri, ma nulla è perduto: c'è la possibilità di essere ripescati tra le due migliori seconde dei sei gironi

di | 19 novembre 2019

Davis Cup Finals Madrid 2019

C'è una sola certezza: con gli Stati Uniti dobbiamo vincere, i calcoli per l'eventuale ripescaggio tra le due migliori seconde dei sei gironi, li faremo dopo. Il doppio della speranza vinto contro il Canada ci tiene in corsa, ma la strada è in salita. Il giorno dopo il ko per 2-1 contro Shapovalov e compagni è quello dell'analisi con quel retrogusto un po' amaro per una sconfitta che poteva essere una vittoria se appena fossero girati dalla nostra parte un paio di punti. Ad esempio nel tie break del terzo e decisivo set della sfida, equilibratissima, tra Berrettini e Shapovalov. "Certo avessimo vinto sarebbe stato meglio - sottolinea capitan Barazzutti - ma sono contento della prestazione di Fognini e Berrettini, dello spirito di squadra mostrato in un momento difficile. Sono soddisfatto per la capacità che Fabio e Matteo hanno avuto il giocare con grande intensità e adrenalina il doppio dopo aver perso due singolari molto lottati. Non era facile tornare in campo la determinazione giusta. Con questo nuovo format ogni punto può essere fondamentale, il margine d’errore è ridottissimo rispetto alla vecchia formula spalmata su cinque partite. Avere una squadra che si impegna su ogni palla è fondamentale e ti può aiutare a uscire dai momenti di difficoltà. Il doppio vinto ci ha risollevato moralmente, oltre a tenerci in corsa".
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AMERICANI GIOVANI E AMBIZIOSI

Pensiero quindi rivolto agli Stati Uniti: "L'insidia è che affrontiamo una squadra giovane - aggiunge sempre Corrado - con giocatori dal grande potenziale. Opelka è cresciuto moltissimo negli ultimi mesi e serve benissimo. La superficie è volce e conta parecchio. Poi ci sono Tiafoe, Fritz, hanno Querrey che è un giocatore di esperienza e un grande doppio".

Fabio Fognini e la sua Babolat Pure Drive, racchetta 'profilata' per eccellenza

GLI ORARI FANNO DISCUTERE

Una stoccata Barazzutti la riserva agli organizzatori e riguarda gli orari degli incontri. Lunedì si è cominciato alle 16 e finito dopo la mezzanotte, mercoledì la sessione pomeridiana comincerà addirittura alle 18,. C'è di nuovo il rischio concreto di finire a notte fonda: "C'è da rivedere qualcosa a livello organizzitivo, quesdto è fuori di dubbio. Non si può tenere una conferenza stampa all'una di notte, poi fare l'antidoping alle due e mezza e andare a dormire alle quattro del mattino. Ed è andata pure peggio al Canada che già ha dovuto rigiocare senza la giornata di riposo come noi".
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