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L’Italia batte anche la Grecia per 3-0 dominando con tre successi in altrettanti incontri il proprio girone di Tallin. Ora sfidiamo la Croazia capitanata da Iva Majoli: la numero uno delle nostre avversarie è Jana Fett, top 100 nel 2017
di Angelo Mancuso - da Tallinn | 07 febbraio 2020
Terzo successo di fila per le azzurre che chiudono in testa e a punteggio pieno la Pool B del Gruppo I zona Europa/Africa della Fed Cup 2020 al Tallink Tennis Centre (cemento indoor) di Tallin, in Estonia. Dopo aver battuto l’Austria e l’Estonia, l’Italia si è imposta anche sulla Grecia per 3-0, Già prive di Maria Sakkari, le greche hanno rinunciato a Despina Papamichail e Valentini Grammatikopoulou, affidandosi alle giovanissime Dimitra Pavlou e Michaela Laki, rispettivamente 15 e 14 anni. Da parte sua Tathiana Garbin ha preferito tenere a riposo Camila Giorgi (in singolare hanno giocato Elisabetta Cocciaretto e Jasmine Paolini) in vista della sfida di sabato contro la Croazia, seconda nell’altro raggruppamento di Tallin dietro l’Ucraina: un match che mette in palio il pass per i play off di aprile. Chi vince conquista un posto nei preliminari della Fed Cup 2021 (a febbraio), chiamati a designare le formazioni protagoniste poi in aprile delle Finali alla Laszlo Papp Sports Arena di Budapest, sede del momento clou della competizione fino al 2022.
La Croazia è capitanata da Iva Majoli, campionessa del Roland Garros nel 1997. A Tallin non ci sono Petra Martic (numero 15 Wta) e Donna Vekic (numero 23). Le due migliori giocatrici sono Jana Fett (numero 234 Wta) e Lea Boskovic (numero 300). In particolare la Fett, 23 anni di Zagabria, è stata numero 97 Wta nel 2017 e l’anno dopo ha raggiunto il secondo turno agli Australian Open. Il team è completato da Antonia Ruzic, Darija Jurak e Tara Wurth. Il pensiero è ovviamente già rivolto a questa sfida fondamentale: “Oggi il rischio era di non scendere in campo con la giusta cattiveria - commenta Tathiana Garbin - visto che le nostre avversarie si erano in un certo senso arrese in partenza. Ed era importante anche non sprecare troppe energie, per questo sto cercando di utilizzare tutte le ragazze per distribuire le forze. Sin qui è stata una settimana perfetta, ora ci aspetta una sfida complicata e decisiva contro avversarie tenaci. Ho avuto modo di vedere la Fett e il livello si alza, è una buona giocatrice così come la Boskovic. E sono pericolose anche in doppio. La mia squadra però è competitiva, o ha dimostrato ampiamente in questi giorni. Sono fiduciosa, possiamo farcela”. Come sempre per Tax non vale il detto squadra che vince non si cambia: “Vediamo come stanno le ragazze, ho la fortuna di avere una squadra omogenea in cui tutte e cinque le giocatrici che ho a disposizione sono intercambiabili. Ripeto, sto cercando di sfruttare al meglio le energie, giocare tutti i giorni non è facile e richiede un notevole dispendio sia fisico che mentale”.
I due match con in campo prima Elisabetta Cocciaretto e poi Jasmine Paolini sono stati molto simili nell’andamento: l’aspetto più difficile era mantenere alta l’attenzione visto il netto divario delle forze in campo. La Cocciaretto si è imposta con il punteggio di 61 62 sulla Pavlou in 52 minuti. Dopo aver ceduto il primo game la 19enne di Porto San Giorgio ha infilato nove game consecutivi. A quel punto ha avuto un passaggio a vuoto, si è distratta, e l’avversaria ha rimontato nel secondo set fino al 3-2. Poi Elisabetta ha ripreso il controllo degli scambi e ha chiuso senza rischiare più nulla. “Ho avuto qualche difficoltà perché non conoscevo la mia avversaria - racconta la Cocciaretto - avevamo preparato il match pensando che dovessi affrontare la Grammatikopoulou. Nel secondo set ho avuto un momento di calo, poi mi sono ripresa. Sono soddisfatta perché da sempre il mio sogno era giocare in Fed Cup per la maglia azzurra. E’ un onore fare parte di questo gruppo per me che sono la più giovane e ho tanto da imparare”.
In fotocopia il match vinto per 61 64 in 55 minuti dalla Paolini sulla Laki. Primo game alla greca, poi sette game di fila per l’azzurra che nel secondo set è scappata sul 3-1. Un piccolo calo, soprattutto di concentrazione, ha consentito alla Laki di rientrare sul 4-4. Decisivo il break sul 5-4 con la greca che ha commesso tre doppi falli e si è arresa al quarto match-point. Soddisfatta a metà la 24enne di Castelnuovo di Garfagnana, numero 94 del ranking: “Sono partita bene, nel primo set ho commesso pochi errori, poi sul 3-1 del secondo ho ceduto il servizio e mi sono irrigidita. Da quel momento ho avuto troppi alti e bassi ed è un aspetto sul quale devo lavorare perché contro avversarie più forti poi paghi certi passaggi a vuoto”. Contro la Croazia il livello e la posta in palio si alza: “Sarà una sfida difficile, però ormai siamo qui a Tallin da una settimana e abbiamo preso confidenza con i campi e le palline. Indipendentemente dalle scelte del capitano ognuna di noi si farà trovare pronta e farà del suo meglio”.
A chiudere Elisabetta Cocciaretto e Giulia Gatto Monticone hanno concesso un solo game (61 60) a Dimitra Pavlou e Valentini Grammatikopoulou.