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Le reazioni dei due azzurri che hanno firmato il 2-0 Italia sulla Corea del Sud a Cagliari. Capitan Barazzutti: "Bilancio ottimo"
di Stefano Izzo | 06 marzo 2020
Il veterano e l’esordiente. Fabio Fognini e Gianluca Mager firmano il 2-0 Italia sulla Corea del Sud. Il 46esimo match in Davis del numero uno azzurro contro Duckhee Lee è una lunga discesa, nonostante due incognite non da poco: il clima surreale in cui si è giocato senza pubblico e le condizioni fisiche di Fabio, reduce da un infortunio al polpaccio. “L’importante era portare a casa questo match. Nell’ultimo mese a causa del problema alla gamba ho giocato poco e la competizione mi è mancata. Nel secondo set mi sono un po’ rilassato su un paio di risposte ma credo di aver fatto fino in fondo quello che mi ha chiesto Corrado. E’ stata una gara strana, sono venuto qua con l’intenzione di allenarmi duramente tre giorni e poi scendere in campo per cercare di dare il meglio. Volevo iniziare molto solido la gara, lui non è giocatore che si trova a suo agio su questa superficie. Mi serviva giocare punti, rientrare in competizione che mi era mancata nell’ultimo periodo. Partivo favorito, ho cercato di fare quello che ci eravamo prefissati a prescindere dall’avversario”.
Fognini si è poi soffermato sull’aspetto ambientale. “E’ stato un po’ strano giocare nello stadio vuoto ma questo è un momento difficile da affrontare per tutti. Ci sono regole che sono state dettate da ordini superiori, in questo periodo è giusto così, è triste perché Cagliari si era fatta avanti per ospitarci ma prima viene la salute delle persone poi lo sport e il divertimento”.
Infine Fognini ha gettato uno sguardo al futuro e alla trasferta americana, con il grosso punto interrogativo dovuto all’emergenza sanitaria che limita gli spostamenti.
“Indian Wells e Miami sono a forte rischio per le nuove disposizioni. Mi seccherebbe molto doverci rinunciare, visto che ho saltato molti match per l’infortunio e rischio di arrivare alla stagione sulla terra avendo giocato quasi niente”.