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Prendendo lo spunto dalle parole di Fognini che spera in un rientro della Pennetta nel circuito, andiamo a ripercorrere alcuni grandi rientri della storia del tennis
di Angelo Mancuso | 25 marzo 2020
Martina con Chris Evert ha dato vita ad una delle rivalità più avvincenti della storia del tennis. Quando è uscita dal Centre Court di Wimbledon per l’ultima volta nel 1994 a 38 anni, ha lasciato un’immagine che ha fatto il giro del mondo, divenuta indelebile: si è fermata raccogliere qualche filo d’erba da portare con sé. Si è ritirata quell’anno, salvo poi ripensarci e rientrare sei anni dopo, nel 2000 (aveva 44 anni), quando è entrata a far parte anche della prestigiosa Tennis Hall of Fame. Nel 2003 in coppia con l’indiano Leander Paes ha vinto l’unico titolo Slam che mancava alla sua collezione, il doppio misto agli Australian Open, per poi ripetersi a Wimbledon a 46 anni. Nella stagione seguente ha vinto un incontro di singolare a Wimbledon a 47 anni e 8 mesi diventando la più anziana vincitrice di una partita nell’era Open. A meno di due mesi dai 50 anni, il 21 agosto 2006, agli US Open al fianco del connazionale Bob Bryan sconfisse nella finale del doppio misto i cechi Kveta Peschke e Martin Damm salutando il tennis giocato con l’ennesimo titolo Slam. In totale ha conquistato 59 prove del Grande Slam (18 in singolare, 31 in doppio e 10 in doppio misto).
(continua)