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Il presidente della federtennis francese in un’intervista ha smentito quanto dichiarate nelle scorse settimane dal ministro dello sport Roxana Maracineanu
di Angelo Mancuso | 10 maggio 2020
“Non escludiamo alcuna opzione, si potrebbe anche giocare a porte chiuse. Sarebbe una maniera per favorire la visibilità del torneo”. Lo ha detto il presidente della federtennis francese Bernard Giudicelli in un’intervista al “Journal du dimanche” smentendo di fatto le parole del ministro dello sport Roxana Maracineanu di qualche settimana fa: “Il Tour de France e il Roland Garros si disputeranno solo se ci sarà il permesso di avere il pubblico”.
Il Roland Garros, come molti altri tornei (tra questi anche gli Internazionali BNL d’Italia), è stato rinviato a causa della pandemia da coronavirus. “Questa decisione è stata presa con senso di responsabilità. Il torneo è il motore del tennis francese, quello che nutre e sostiene economicamente il nostro sistema. Abbiamp il dovere di proteggerlo”. Il rinvio da maggio a settembre scongiurerebbe almeno una parte delle perdite stimate in 240 milioni di euro.
Sempre secondo Giudicelli lo Slam parigino potrebbe subire un ulteriore slittamento di una settimana rispetto alle nuove date inizialmente comunicate (20 settembre-4 ottobre): “Il 20 o il 27 settembre, non cambia molto. Organizzarlo a porte chiuse consentirebbe l’esecuzione di parte del modello economico, significherebbe salvare una parte del business, dai diritti televisivi e alle sponsorizzazioni. Questo aspetto non deve essere trascurato”.