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“Player Relief Fund”: ecco il piano di aiuti di ATP, WTA e ITF

Il sito canadese Open Court anticipa le cifre destinate ai giocatori e alle giocatrici più in difficoltà economica e i requisiti richiesti. Sostegno per i primo 500 della classifica, ma è arrivata una nota dell'ITF che annuncia aiuti per la fascia di tennisti e tenniste compresi tra la 501esima e la 700esima posizione del ranking mondiale

di | 18 maggio 2020

Racchetta

Se ne parla da settimane, ma adesso secondo quanto anticipato dal sito canadese Open Court il fondo di solidarietà di 6 milioni di dollari, il famoso “Player Relief Fund” preparato dagli organi che governano il tennis mondiale (ATP, WTA, ITF e tornei dello Slam) in aiuto dei giocatori e delle giocatrici più in difficoltà per lo stop causato dalla pandemia da coronavirus ha preso forma. Tutti quelli che, tanto per intenderci, oltre a non poter competere, e quindi avere potenziali nuove entrate nei prossimi mesi (per il momento lo stop è stato prolungato fino al 31 luglio), non hanno intascato granché nelle ultime stagioni. Questa è la bella notizia. Quella negativa è che non proprio tutti potrebbero beneficiarne e alla stessa maniera. Inoltre, sempre secondo Open Court ATP e WTA avrebbero stabilito differenti importi e criteri per ottenerli. Il tutto, peraltro, in un momento storico in cui si pensa ad unificare ATP e WTA per far fronte alla crisi economica che sta travolgendo il mondo a tutti i livelli. Inoltre sembra sia stata definitivamente abbandonata l’idea di un ulteriore cifra messa a disposizione dai top players. L’idea era stata lanciata da Djokovic, numero uno del mondo e presidente del Player Council dell’ATP, ma si è dimostrata nei fatti fonte di polemiche e di divisione tra i giocatori stessi. Basti pensare alle recenti dichiarazioni del numero tre del ranking Dominic Thiem, che aveva detto di non avere alcuna intenzione di aiutare economicamente i tennisti con classifica più bassa perché a suo die non si impegnano abbastanza.
La somma stanziata dall’ATP dovrebbe essere di due assegni da 4.325 dollari ciascuno per i giocatori con una classifica tra la posizione 101 e 500 in singolare e da 2.165 dollari per quelli con una posizione tra la 51 e la 175 in doppio. C’è un paletto: verranno esclusi tutti i giocatori che hanno guadagnato almeno 250mila dollari nella scorsa stagione o un milione nelle precedenti quattro. La somma messa a disposizione dalla WTA sarà invece di un massimo di 10.400 dollari per giocatrice. Anche in questo caso verrà erogata in due parti. Il requisito minimo per poterne beneficiare è di far parte delle prime 500 tenniste in singolare e 175 in doppio. Per ottenere l’intera somma le tenniste devono aver giocato almeno sei tornei WTA, tra i quali almeno un torneo dello Slam, nei dodici mesi precedenti alla data di stop del circuito decisa lo scorso 16 marzo. Le tennista che non soddisfano entrambi i criteri riceveranno la metà dell’importo. Anche nel caso della WTA sono escluse dal fondo di solidarietà le giocatrici che hanno guadagnato 350mila dollari di montepremi nell’ultima stagione, 1,4 milioni negli ultimi 4 anni o 3,5 milioni in carriera.
In sostanza secondo le anticipazioni di Open Court al momento non sono stati presi in considerazione anche i giocatori e le giocatrici classificati tra la 501esima e la 700esima posizione. Va detto però che l’ITF in una nota ha annunciato che sono allo studio ulteriori programmi di supporto per questa fascia di classifica e che i dettagli saranno comunicati dopo una riunione dell’ITF in programma il 2 giugno. “Stiamo facendo tutto ciò che è in nostro potere per garantire che i giocatori ricevano il supporto di cui hanno bisogno e continuino la loro crescita in questi tempi incerti. In tanti nel mondo del tennis sono stati significativamente colpiti da questa pausa nel nostro sport a causa di COVID-19. L'ITF sta esaminando tutte le opzioni possibili e appropriate per fornire supporto laddove è più necessario”, ha detto il presidente della federazione internazionale David Haggerty.
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