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Nadal: "Oggi non giocherei un torneo a New York"

Il maiorchino, che ha compiuto 34 anni lo scorso 3 giugno, ha rilasciato un'intervista a un gruppo ristretto di giornalisti in cui ha parlato della possibile ripresa del circuito mondiale

di | 05 giugno 2020

Rafael Nadal

Lo scorso 3 giugno ha festeggiato il suo 34esimo compleanno nella sua accademia. Nadal ha infatti celebrato, nel rispetto del distanziamento sociale imposto dall’emergenza coronavirus, la giornata insieme ai ragazzi che si allenano nella struttura di Manacor. Più di 70 ragazzi hanno accolto Rafa intonando "Tanti Auguri". E i cuochi della Rafa Nadal Academy hanno inoltre preparato una torta per il beniamino di casa. Per il maiorchino è stata anche l’occasione di concedere un’intervista a un ristretto numero di giornalisti in cui ha parlato della possibile ripresa del circuito al momento fermo fino al 31 luglio. La decisione di ATP, WTA e ITF, i tre organi che governano il tennis mondiale, è attesa per il 15 giugno. Secondo il quotidiano spagnolo Marca, l’ATP ha tuttavia convocato i giocatori per una videoconferenza il 10 giugno per informarli della decisione che è stata presa per il prossimo futuro. In questi giorno sono previste diverse riunioni per definire il destino del tour americano che culmina con gli US Open in calendario dal 31 agosto al 13 settembre.

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"Se mi chiedessero oggi di partecipare a un torneo di tennis a New York direi di no - ha sottolineato Rafa - non sappiamo la situazione tra due mesi, potrebbe migliorare ma sono sicuro che chi organizza il torneo voglia un evento che sia sicuro per tutti. Se non sarà possibile, allora non avrà senso giocare perché bisogna essere responsabili e dare il buon esempio. Quando ho detto che non credevo a un possibile ritorno del tennis nel 2020 l'ho fatto perché eravamo in condizioni terribili. Con gente che soffriva e moriva, la mia mente non riusciva a pensare allo sport. Sarà importante trovare un vaccino per permettere a tutti di viaggiare senza paura di contrarre il virus. Il tennis è diverso dal calcio, il campionato non mescola gente di zone diverse".

Nadal ha parlato poi della possibilità di permettere a tutti gli atleti di partecipare al circuito: "Il nostro è un tour mondiale, sarebbe giusto ripartire quando tutti i tennisti saranno in condizione di poter viaggiare. In caso contrario, magari competeremo e giocherò, ma non sarebbe giusto al 100%". L’appuntamento clou per lo spagnolo è naturalmente il Roland Garros, che si dovrebbe giocare dal 27 settembre. “Ho saputo dieci minuti prima della comunicazione ufficiale che si sarebbe giocato a settembre, ho solo detto alla Federazione francese di parlare con l'Atp e i giocatori per cercare di lavorare tutti insieme. Non è una situazione facile per il calendario, ognuno vorrebbe ovviamente far giocare il proprio torneo ma è difficile prevedere cosa accadrà".


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