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Coronavirus: federtennis Usa in crisi, riduzione del 20% della forza lavoro

Annunciata anche la chiusura della sede di New York. Intanto si attende per il 15 giugno la decisione sugli US Open

09 giugno 2020

 Il Billie Jean King Tennis Center a Flushing Meadows, quartiere Queens di New York

Il Billie Jean King Tennis Center a Flushing Meadows, quartiere Queens di New York

Si fa pesante il conto della crisi da coronavirus per la pur ricca federtennis statunitense, l’Usta, che ha annunciato l’intenzione di voler ridurre di 110 unità i propri dipendenti e riorganizzare la sua struttura operativa, cominciando con la chiusura del suo ufficio di New York e il suo trasferimento in un’altra località. L’Usta prevede di risparmiare oltre 20 milioni di dollari sacrificando in pratica circa il 20% della sua forza lavoro, e imponendo un piano di riduzione salariale per i dirigenti. Previste anche riduzioni significative delle spese di riunione e di viaggio per il periodo 2021-2023. “Oggi è un giorno difficile per molti membri della famiglia Usta che sono stati colpiti dal ridimensionamento dell’organizzazione e vorrei ringraziare sinceramente ogni membro dello staff per la loro dedizione - ha detto Michael Dowse, il direttore esecutivo - questa è l’occasione di ripensare la struttura organizzativa per servire meglio la comunità del tennis negli Usa”. In questi giorni la federtennis americana è alle prese con le decisioni da prendere in merito agli US Open, in programma dal 31 agosto al 13 settembre, e sugli altri tornei estivi. Il 15 giugno è attesa una comunicazione ufficiale.
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