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Lo scrive il quotidiano piemontese in un articolo a firma di Andrea Guccione che fa il punto della situazione con Marco Martinasso, direttore generale di Fit Servizi
02 luglio 2020
Le gare si terranno al Pala Alpitour, mentre per gli allenamenti verranno utilizzati i campi dello Sporting, e, probabilmente, il PalaVela. “L’idea è però di fare in modo che la manifestazione esca da questi luoghi e coinvolga tutta la città”, sottolinea Martinasso, che ieri è stato sentito a Palazzo Civico. Per Torino un’occasione da non lasciarsi scappare per mettersi in mostra su un palcoscenico internazionale. Basti pensare che l’evento verrà trasmesso dalle tv di 190 Paesi. “Così, gli 80-90 milioni di dollari di ricadute stimati dalla Fit - si legge sempre nell’articolo - appaiono sottostimati”.
In particolare, secondo i calcoli, l’effetto economico diretto della manifestazione sarà di 27 milioni di dollari (biglietti, presenze, ecc.), mentre quello indiretto (le spese degli ospiti durante il loro soggiorno) di 54 milioni: 12 in shopping, 18 in ospitalità, 5 in intrattenimento, 12 in ristorazione e 6 in trasporti. A tutto questo si sommeranno altri vantaggi in termini di reputazione e di nuove competenze. “Vogliamo creare l’evento più grande del tennis mondiale”, sottolinea Martinasso. E il coronavirus non spaventa, nonostante le incognite sulla presenza del pubblico. “Nel caso saremo pronti a gestire eventuali situazioni di criticità. Ma spero che non ce ne sarà bisogno”.