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Il 19enne pisano è entrato fra i migliori otto giocatori dell'ATP Challenger di scena sul 'rosso' del capoluogo di regione e se la vedrà col 29enne di Avola per un posto in semifinale. Cecchinato si ferma al secondo turno
di Tommaso Mangiapane | 21 luglio 2022
Il tabellone principale del "Città di Trieste Challenger" si è allineato ai quarti di finale. Sono diventati quattro i portacolori entrati fra i migliori otto giocatori dell'ATP Challenger 100 dotato di un montepremi da 90.280 euro che si sta disputando sui campi in terra battuta del "Tennis Club Triestino".
Ultimo in ordine temporale Francesco Maestrelli (n. 237 ATP, in tabellone come "special exempt"), che al secondo turno ha battuto 75 76(2) l'argentino testa di serie n. 7 Santiago Rodriguez Taverna (n. 163 del ranking). Il 19enne pisano, che ad inizio settimana ha trovato il best ranking in carriera dopo il successo al Challenger di Verona, affronterà per un posto in semifinale Salvatore Caruso in un inedito derby tricolore.
Il 29enne di Avola (n. 263 ATP) è infatti entrato fra i migliori otto giocatori del torneo triestino superando al primo scontro in carriera il bosniaco Nerman Fatic (n. 285 della classifica e in tabellone come "alternate") con il punteggio di 63 26 63.
In precedenza era stato il turno di Marco Cecchinato (n. 147 ATP, quinto favorito del seeding e destinatario di una wild card), che ha però ceduto al secondo turno al qualificato cinese Zhizhen Zhang (n. 239 del ranking), vittorioso per 63 62 a conferma del successo nell'unico altro precedente giocato ad inizio luglio al Challenger di Braunschweig.
Gli altri incontri di quarti di finale con giocatori italiani in campo vedranno impegnati Francesco Passaro (n. 187 ATP, best ranking) contro lo slovacco primo favorito del seeding Norbert Gombos (n. 116 ATP) in un match inedito e Franco Agamenone (n. 145 ATP), testa di serie n. 2 del Challenger triestino, opposto al francese ottava forza del tabellone Alexandre Muller (n. 161 del ranking), già battuto dal 29enne italo-argentino nell'unico precedente fin qui disputato.