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Milano: cinque azzurri avanzano al secondo turno

Conclusi gli incontri di primo turno all'“ASPRIA Tennis Cup – Trofeo BCS”, torneo Challenger organizzato dal club meneghino. Ottimo il bilancio per i nostri giocatori: cinque vittorie e una sconfitta. Si ritira Benoit Paire dopo aver perso il primo set

di | 21 giugno 2022

Francesco Passaro

Il ricco programma della terza giornata dell'“ASPRIA Tennis Cup – Trofeo BCS”, torneo Challenger dotato di un montepremi da 45.730 € che si disputa sui campi in terra battuta dell'ASPRIA Harbour Club, offriva dieci incontri di singolare per allineare il tabellone al secondo turno. Sei i tennisti azzurri scesi in campo, ottimo il bilancio conclusivo: cinque hanno passato il primo turno, una sola sconfitta.

Bella vittoria per il qualificato Giovanni Fonio (n.451 al mondo) che sul grand stand ha sconfitto il francese Matteo Martineau, n.375 ATP e in tabellone come “alternate”, per 63 76(6) in 1 ora e 42 minuti. Un match divertente, tra due tennisti dotati di rovescio ad una mano che amano muovere il gioco. Il 24enne di Novara ha capitalizzato un break immediato nel primo set, mentre il secondo parziale è stato più animato, con l'azzurro incapace di chiudere servendo sul 6 giochi a 5, ma pronto a riscattarsi in un ottimo tie-break. Al secondo turno Fonio trova il russo Alexander Shevchenko (n.173 ATP), sarà il loro primo scontro.

Avanza anche Luciano Darderi (n.235 ATP), che ha approfittato del ritiro del qualificato spagnolo Inigo Cervantes (in tabellone con ranking protetto), quando lo score segnava 46 63 30 a favore del 20enne azzurro. Molto combattuto il primo set, contraddistinto da tante palle break per entrambi, con l'allungo decisivo per l'iberico al settimo game. Nel secondo set il nativo di Villa Gesell (Argentina) ha aumento la spinta, mentre Cervantes è andato in difficoltà nei propri turni di servizio da metà parziale, cedendone quattro di fila, sino al ritiro per problemi fisici nel terzo set.

Al secondo turno Darderi sfida Ernests Gulbis, attualmente n.362 al mondo ma tennista di enorme talento e con un passato glorioso (best ranking di n.10), non si sono mai affrontati. 

Supera il primo turno anche Francesco Passaro (n.254 del ranking, ottavo nel seeding e in tabellone come “alternate”), che cavalca l'ottimo momento di forma mostrato nei recenti Challenger disputati in Italia sconfiggendo nettamente il rumeno Nicholas David Ionel (n.307 ATP, anche lui “alternate”). 60 64 lo score in poco più di un'ora di partita a favore del perugino, nettamente più solido e potente nello scambio rispetto all'avversario. “Quest'anno ho investito in modo diverso sul mio tennis” afferma Francesco dopo la partita. “Ho effettuato tutta la preparazione sul cemento, al Centro FIT di Tirrenia, e per questo devo ringraziare la federazione per l'opportunità. Inoltre sono cambiato molto 'di testa'. Sono più positivo in campo, lotto punto su punto, e le vittorie hanno avuto effetto benefico. Vorrei togliermi lo sfizio di giocare le qualificazioni dello Us Open. Le liste chiudono l'1 agosto, ho ancora questo torneo più altri quattro, penso di potercela fare. Ma non vorrei guardare troppo a punti e classifica: devo continuare a migliorare il mio gioco perché ho tanti margini. Non ho enormi obiettivi di classifica, ma diciamo che sarebbe bello chiudere l'anno tra i primi 200”.

Al secondo turno Passaro trova il canadese Alexis Galarneau (n.294 al mondo), che ha estromesso il qualificato Federico Arnaboldi (n.592 nel ranking) per 61 63 in 1 ora e 15 minuti. Netta la supremazia del 23enne di Laval al servizio: ha chiuso il match vincendo l'89% dei punti con la prima di servizio in campo e addirittura il 74% con la seconda. Nessun precedente tra Passaro e Galarneau.

Convincente vittoria per Marco Cecchinato, n.171 del ranking e semifinalista al Challenger di Parma della scorsa settimana. Il 29enne palermitano ha sconfitto lo svizzero Leandro Riedi (n.287 ATP) per 76(7) 64 in poco meno di due ore di gioco, mostrando un tennis continuo e solido sia nella spinta che in difesa, soprattutto senza concedere alcuna palla break in tutto l'incontro.

Al secondo turno lo aspetta un derby tricolore con Matteo Gigante, n.322 ATP. Non ci sono precedenti tra il giovane mancino laziale e il siciliano.

Marco Cecchinato

Ottima prestazione anche per Raul Brancaccio (n.325 ATP) che ha dominato il qualificato canadese Filip Peliwo (n.459 ATP) con un netto 61 63 in 1 ora e 11 minuti di partita, nella quale il tennis del 25enne di Torre del Greco si è dimostrato molto più adatto ai campi in “rosso”. Notevole il rendimento al servizio del campano: ha perso due soli punti con la prima palla in campo e tre con la seconda.

Brancaccio al secondo turno affronta il norvegese Victor Durasovic (n.315 ATP), c'è un precedente che risale al 2017, su terra indoor in Spagna, vinto dal 25enne di Orkdal in tre set.

In chiusura è arrivato il ritiro di Benoit Paire. Il numero 76 ATP era attesissimo, ma ha alzato bandiera bianca dopo un set. L'andamento del primo set aveva rispecchiato il suo momento di confusione: sotto di un break, ha rimontato e poi è andato a servire per il set sul 5-4... salvo incassare un break a zero. Dopo aver annullato due setpoint sul 5-6, ha fatto peggio nel tie-break: avanti 6-3 e con tre set point a disposizione (di cui due al servizio) ha perso cinque punti di fila. A quel punto, ha deciso che bastava così. 

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