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Tra singolare e doppio molti azzurri impegnati nel Challenger in corso di svolgimento sul rosso del TC Villa Carpena. Altri due italiani approdano ai quarti di finale, esce Napolitano
di Marco Mazzoni | 02 giugno 2022
La quinta giornata del “Forlì Open”, torneo Challenger che si disputa sui campi in terra battuta del TC Villa Carpena (montepremi da 134.920$), si è chiusa con gli ultimi quattro match di secondo turno di singolare, inseriti nella parte alta del tabellone, oltre a quattro incontri di doppio.
Il momento clou della giornata è arrivato sotto le luci dei riflettori. Dopo il primo match, vinto nettamente dal giovane argentino Juan Manuel Cerundolo (n.129) sull'olandese Robin Haase (n.264 ATP), la serata a Forlì si è accesa con una splendida partita tra Lorenzo Musetti (n.66 ATP) e il tedesco Maximilian Marterer (n.208 ATP), potente tennista mancino che ha toccato nel 2018 la posizione n.45 del ranking mondiale, penalizzato nelle ultime stagioni da vari problemi fisici. Il 20enne di Carrara l'ha spuntata in rimonta, in 2 ore e 13 minuti col punteggio di 36 75 62. L'incontro è stato vivace, ricco di scambi combattuti e spettacolari visto il netto contrasto di stile tra il tennis consistente e di pressione di Marterer e quello più vario a tutto campo di Musetti.
L'azzurro scatta più lento dai blocchi, cede il suo primo gioco di battuta per il 2-0 a favore del 26enne di Nuremberg che è perfetto nei propri turni di servizio e chiude il primo set per 6-3.
Nel secondo parziale Musetti va in difficoltà servendo sul 2 pari, crolla 0-40 (con un doppio fallo) ma è bravo ad annullare le tre palle break e salire progressivamente di intensità nel suo gioco. L'allungo decisivo per Lorenzo arriva sul 6-5, quando strappa il gioco di battuta a Marterer con un bellissimo diritto lungo linea in corsa sul set point, che fa letteralmente esplodere il nutrito pubblico sugli spalti. Il toscano ha alzato l'asticella, nel terzo set comanda il tempo degli scambi e porta il rivale a commettere diversi errori spostandolo continuamente in campo. Con un meraviglioso cambio di ritmo offensivo - accelerazione di rovescio lungo linea e chiusura col diritto in contro piede a campo aperto - Musetti ottiene il break sul 3-2, volando via verso il successo. Non concede alcuna chance al tedesco per riaprire la partita, chiudendo 6-2 col secondo break del set.
Nei quarti di finale l'azzurro trova l'argentino Cerundolo, non si sono mai affrontati finora.
Il programma del giovedì si era aperto con una delle sfide più attese, il derby tra Thomas Fabbiano (n.182 al mondo) e Matteo Gigante (n.504 ATP, reduce dalla semifinale al Challenger di Vicenza). Un confronto generazionale visti i 13 anni di differenza tra i due, al primo confronto diretto. Ha vinto il 20enne mancino romano col punteggio di 76(3) 64 in 1 ora e 44 minuti, grazie ad un servizio molto incisivo ed accelerazioni precise dal centro del campo, con le quali ha ricavato punti importanti. Un successo che gli apre le porte dei quarti di finale.
Nel primo set Gigante annulla ben sei palle break sull'1 pari, quindi scappa avanti sul 3-1 ma si fa subito riprendere da Fabbiano. Il pugliese con un ottimo gioco in risposta sul 4 pari conquista la chance di servire per il primo set; il romano reagisce e riporta lo score in parità. Si arriva al tie-break, ben giocato da Matteo soprattutto col servizio, mentre Thomas commette due errori gratuiti col diritto che paga a caro prezzo. Gigante chiude il gioco decisivo per 7 punti a 3 grazie a un nastro beffardo sul set point.
Il secondo set inizia come il primo, break e immediato contro break. Lo strappo decisivo arriva a metà parziale: Gigante vola avanti 4-3, trasformando la seconda palla break con un dirompente attacco di diritto, quindi serve con grande efficacia e chiude l'incontro 6-4 con un Ace.
Ai quarti Gigante affronta l'argentino Martin Etcheverry, n.88 ATP e terza testa di serie dell'evento romagnolo, che ha sconfitto Stefano Napolitano (n.597 in classifica) per 67(6) 75 61. Una vera maratona, durata ben 3 ore e 23 minuti, nella quale l'azzurro è arrivato molto vicino alla vittoria, avanti di un set e con tre palle break sul 5 pari del secondo parziale. Etcheverry è stato solido, ha respinto l'assalto del 27enne biellese e in risposta sul 6-5 ha approfittato di un brutto gioco di servizio di Napolitano, chiudendo il secondo set per sette giochi a cinque. Nel terzo set l'argentino ha allungato sul 3-1, aggiudicandosi l'incontro per 6-1. Un vero peccato per Stefano, che aveva vinto con un tennis aggressivo il primo set al tie-break e nel secondo set non è riuscito a sfruttare otto palle break (concentrate in soli due game). Gigante ed Etcheverry non si sono mai incontrati finora.
Sicura la presenza di un italiano in semifinale al “Forlì Open”: Riccardo Bonadio e Francesco Passaro si incontrano venerdì nei quarti di finale.