-

Milano: Arnaboldi e Fonio nel main draw, bene Ferrari e Gigante

La seconda giornata dell'“ASPRIA Tennis Cup – Trofeo BCS”, torneo Challenger in corso di svolgimento sui campi del club meneghino, ha visto la conclusione del tabellone cadetto e sei incontri di primo turno, con due successi azzurri

di | 20 giugno 2022

Federico Arnaboldi

È andato in archivio il “day 2” dell'“ASPRIA Tennis Cup – Trofeo BCS”, torneo Challenger dotato di un montepremi 45.730 € in corso di svolgimento sulla terra battuta del capoluogo lombardo. Il programma di giornata prevedeva gli ultimi incontri di qualificazione per completare il tabellone di singolare maschile, e anche la disputa di sei incontri di primo turno del main draw. 

Cinque erano i tennisti azzurri impegnati nel secondo e decisivo match di “quali”, in due si sono guadagnati l'accesso al main draw di singolare: Federico Arnaboldi e Giovanni Fonio.
Arnaboldi (n.592 ATP, inserito nel tabellone cadetto come “alternate”) ha sconfitto in tre set l'esperto tennista egiziano Mohamed Safwat, 62 46 62 il punteggio a favore del 22enne di Como. Al primo turno del main draw Federico affronta il canadese Alexis Galarneau (n.294 al mondo), non si sono mai affrontati finora.  

Il lombardo ha visto rallentare la sua crescita a causa di un fastidioso infortunio che si è trascinato per troppo tempo. “Mi sono bloccato nel mio momento migliore: avevo appena vinto due tornei di fila, poi a fine luglio dell'anno scorso ho avvertito un dolore agli addominali. Ho commesso l'errore di giocarci sopra per tre tornei, poi al quarto mi sono fermato e la risonanza magnetica ha evidenziato uno strappo. Mi sono curato – pensavo in modo giusto – ma dopo due mesi è comparso un altro strappo, leggermente più in basso ma nella stessa zona”.

Accede al tabellone principale anche Giovanni Fonio (n.451 al mondo, n.10 del seeding di “quali”) che in un derby tricolore ha sconfitto Samuel Vincent Ruggeri (n.377 ATP e quarto nel tabellone cadetto) per 75 60. Il 24enne di Novara ha pescato nel tabellone principale il francese Matteo Martineau, n.375 ATP, non ci sono precedenti tra i due.
Sconfitte nel match decisivo di “quali” per Giovanni Oradini (n.476 ATP e undicesimo del tabellone di qualificazione), battuto 63 60 dal ceco Andrew Paulson (n.5 del tabellone cadetto), e per Andrea Basso (n.655 ATP) superato dall'iberico Inigo Cervantes (in gara col ranking protetto) per 63 75.

Sono tre gli italiani scesi in campo nel primo turno del tabellone principale di singolare, due di fronte in un derby tricolore. Matteo Gigante (n.322 ATP) ha sconfitto Francesco Maestrelli (n.379 del ranking) col punteggio di 64 62 in 1 ora e 39 minuti di partita. I due classe 2002, entrambi in tabellone con una wild card, erano al primo confronto diretto, vinto piuttosto nettamente dal mancino romano, meno falloso e forte di un rendimento migliore al servizio. Al secondo turno Gigante aspetta il vincente dell'incontro tra Marco Cecchinato (n.171 ATP) e lo svizzero Leandro Riedi (n.287 al mondo), è una sfida inedita tra il palermitano e il nativo di Frauenfeld.

Bella vittoria per Gianmarco Ferrari (n.578 ATP, in gara come wild card) che ha sconfitto il francese Maxime Janvier (n.289 ATP) in rimonta, 16 76(5) 63 lo score in 2 ore e 12 minuti. Il 21enne di Prato, allentato da Diego Nargiso, si è ritrovato sotto 6-1 e 5-2 nel secondo, riuscendo a riaprire il match all'ultimo tuffo, quando il francese ha servito per il match sul 5 giochi a 3. Punto dopo punto, Ferrari ha trovato pesantezza e profondità nei colpi, stimolando Janvier dal lato destro. Il dritto del francese ha mostrato tutte le sue lacune, unite a una fragilità mentale importante: sul set point nel tie-break, ha tentato un improbabile serve and volley sulla seconda d servizio, affossando in rete la volèe. È poi uscito mentalmente dal match nel terzo, nel quale il mancino toscano ha strappato un turno di servizio nel quarto gioco in quello che si è rivelato l'allungo decisivo.

Al secondo turno Ferrari aspetta il vincente dell'incontro che oppone il qualificato ceco Andrew Paulson (n.426 ATP) e il lucky loser giapponese Shintaro Mochizuki (n.386 al mondo).

Gianmarco Ferrari

Loading...

Altri articoli che potrebbero piacerti