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Nella seconda giornata dell'"Emilia-Romagna Tennis Cup" si sono conclusi gli ultimi match di “quali” e si sono disputati alcuni incontri di primo turno. Pellegrino si ferma a un passo dal main draw, Caruso costretto al ritiro nel derby tricolore
di Marco Mazzoni | 13 giugno 2022
Con gli ultimi sei match di qualificazione disputati, si è completato il tabellone di singolare dell'"Emilia-Romagna Tennis Cup", ATP Challenger con un montepremi di 134.920 euro organizzato da Master Group Sport in collaborazione con la Regione, in corso di svolgimento sui campi in terra rossa del Tennis Club President di Montechiarugolo (Parma).
Non ce l'ha fatta l'ultimo azzurro a caccia di un posto nel main draw: Andrea Pellegrino, n.197 ATP e seconda testa di serie del tabellone cadetto, nel match decisivo è stato sconfitto dal romeno Nicholas David Ionel, n.328 ATP ed ottavo favorito delle "quali", col punteggio di 36 76(4) 60. Restano quindi undici gli italiani presenti nel tabellone di singolare, tre all'esordio in giornata.
Brutta conclusione per il derby azzurro inserito nel programma giornaliero, uno dei tre stabiliti dal sorteggio: Salvatore Caruso (n.205 ATP) è stato costretto al ritro nel corso del secondo set contro Alessandro Giannessi (n.203 del ranking) quando lo score segnava 6-3 3-1 a favore del 32enne di La Spezia. Improvvisamente il tennista siciliano si accascia al suolo. Il gioco si ferma subito, mentre Caruso fatica a respirare e non riesce ad alzarsi: una volta uscito dal campo per fortuna “Salvo” si riprende e si rimette in piedi. Durante il match Caruso non era apparso brillante, ma niente lasciava presagire un epilogo del genere. Una condizione fisica non ideale, un colpo di calore e il successivo spavento sono state le concause di un malore che per fortuna si è risolto senza particolari conseguenze.
Il ligure quindi avanza al secondo turno, dove aspetta il vincente dell'incontro tra l'iberico Bernabe Zapata Miralles (n.94 ATP e settimo nel seeding) e lo slovacco Jozef Kovalik, passato dalle qualificazioni.
Si ferma al primo turno Francesco Passaro (n.253 ATP), in grande progresso nelle ultime settimane e in tabellone a Parma grazie a una wild card. È stato sconfitto dal serbo Dusan Lajovic, n.69 del ranking e secondo nel seeding, per 75 64 in 1 ora e 36 minuti di partita. Il match era complicato per il 21enne di Perugia, vista l'esperienza e qualità 31enne di Belgrado, che vanta un best ranking di n.23 al mondo e risultati di prestigio come la finale all'edizione 2019 del Masters 1000 di Monte Carlo (sconfitto da Fabio Fognini).
Il primo set, molto equilibrato e con un ottimo livello di gioco, si decide con il break strappato da Lajovic sul 5 pari alla terza palla break; Passaro ha una chance del contro break ma il serbo è bravo a cancellarla e assicurarsi il parziale, in un game infinito di 18 punti. Il perugino inizia male il secondo set, cedendo immediatamente il turno di servizio senza poi riuscire ad arrivare a palla break in risposta, sino al 6-4 conclusivo per Lajovic.
Da segnalare l'immediata uscita di scena della testa di serie numero 1, l'argentino Federico Coria, sconfitto in poco più di un’ora di gioco dal il colombiano Daniel Galan. Il 62 61 conclusivo fotografa un match senza storia, con il favorito, numero 65 al mondo, lontanissimo dai suoi standard migliori, molto falloso e incapace di reagire alle difficoltà.