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Giustino avanza a Tenerife, escono Moroni e Fabbiano

Nel Challenger sul cemento delle Isole Canarie organizzato dalla Mef il campano supera la giovane wild card locale Rincon: sfiderà lo spagnolo Verdasco, n.3 del seeding, che stoppa "Jimbo" in tre set. Il pugliese cede al francese Guinard

02 novembre 2021

Gian Marco Moroni Milano Challenger

Il diritto di Gian Marco Moroni (foto Peluso)

Esordio positivo per Lorenzo Giustino nel “Tenerife Challenger”, torneo Challenger ATP dotato di un montepremi di 44.820 dollari che si disputa sul cemento dell’isola delle Canarie, in Spagna. 

Il 30enne tennista campano, n.211 ATP, ha superato per 63 75, in un'ora e 35 minuti di gioco, il 18enne spagnolo Daniel Rincon, n.988 del ranking, in gara con una wild card. Giustino nella seconda frazione, sul 5-4, ha annullato un set-point al numero 2 del mondo under 18, vincitore a settembre degli US Open Junior, per poi inanellare tre game di fila e staccare il pass per il secondo turno.

"La sfida è stata complicata. Sono arrivato a Tenerife dopo aver giocato la Serie A sulla terra rossa, non è stato facile trovare subito il ritmo sul veloce contro un giovane molto forte - il commento di Giustino -. Credo sia venuto fuori un bel match, soprattutto nel secondo set. Quando affronto ragazzi molto più giovani di me provo ad evitare pensieri e pressioni inutili, mi concentro sul mio tennis e mi diverto. Fisicamente mi sento bene, in fondo cosa cambia se il mio avversario ha 12 anni meno di me? Sappiamo giocare tutti a questo sport, è la testa che fa la differenza”. 

Lorenzo Giustino intervistato dopo il match (foto Magni/MEF)

Prossimo avversario per il napoletano sarà l’ex top 10 spagnolo Fernando Verdasco, n.165 del ranking, in tabellone da terza testa di serie con una wild card, che si è imposto con il punteggio di 61 57 62, in due ore e 5 minuti di partita, su Gian Marco Moroni, n.202 ATP: non ci sono precedenti fra Giustino e il 37enne mancino di Madrid.

Conoscevo il mio avversario, ci siamo allenati insieme a Madrid in passato. Sapevo che avrei affrontato un grande lottatore, uno che mette sempre tanta energia sulla palla e non molla mai sfruttando le sue grandi doti fisiche - afferma Verdasco parlando del match -. Fortunatamente sono partito forte, il primo break mi ha dato fiducia e sono riuscito a mettere a segno tanti vincenti. Nel secondo set ho avuto problemi al servizio, la prima non entrava e di conseguenza Moroni ha alzato il livello. Sono cose che succedono nel tennis e che fanno cambiare i match. È stato frustrante perché in campo mi sentivo a mio agio, ma non ero più efficace.

Prima dell’inizio del terzo set mi sono calmato. Ho cercato di ricominciare a giocare aggressivo come nel primo, ma senza esagerare come fossi un kamikaze. Piano piano ho ritrovato il servizio e ce l’ho fatta. È stata un’altalena, sono contento di aver conquistato una chance di fare ancora meglio nel prossimo turno”.

Niente da fare invece per Thomas Fabbiano, n.222 ATP, che nell'incontro di apertura del programma ha ceduto con il punteggio di 62 36 64, dopo due ore e 19 minuti di lotta, al francese Manuel Guinard, n.251 del ranking. 

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Il diritto di Fernando Verdasco (foto Magni/MEF)

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