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Gaio a Todi centra la prima finale challenger nel 2021

Sui campi umbri il faentino, prima testa di serie, domina l’argentino Etcheverry, fresco vincitore del titolo a Perugia: nel match clou troverà lo spagnolo Vilella Martinez, che ferma la corsa del qualificato brasiliano Pucinelli de Almeida. Forti e Zeppieri vincono il doppio

17 luglio 2021

Federico Gaio (foto Marta Magni/MEF Tennis Events)

Federico Gaio (foto Marta Magni/MEF Tennis Events)

Federico Gaio ha raggiunto la sua prima finale stagionale agli "Internazionali di Tennis Città di Todi - Sidernestor Tennis Cup", Challenger ATP (montepremi 44.820 euro) organizzato da MEF Tennis Events e in dirittura d’arrivo sui campi in terra battuta del Tennis Club Todi 1971.

Il 29enne faentino (n.151 ATP), primo favorito del seeding, dopo aver fatto suo nei quarti per 75 64 il derby tricolore con il Next Gen romano Flavio Cobolli (n.340 ATP, best ranking), in gara con una wild card, ha dominato l'argentino Tomas Martin Etchverry (n.166 ATP), quarta testa di serie del torneo, reduce dal titolo conquistato domenica scorsa a Perugia: 62 62 il punteggio con cui il romagnolo dopo un match senza sbavature ha chiuso la pratica, in un’ora e 12 minuti di gioco, così da centrare l'ottava finale in carriera in questo circuito.

Questa prestazione mi rende molto felice. Etcheverry è un grandissimo giocatore, per batterlo ho giocato veramente bene e non mi sono concesso passi falsi - sottolinea il giocatore allenato da Fabio Colangelo - Le rimonte sono sempre dietro l’angolo e non va mai abbassata la guardia, oggi però ho giocato tutti i punti al massimo e non ho lasciato nulla. Essere prima testa di serie vuol dire tutto e niente, io devo pensare a me, non ai numeri. Mi giocherò il trofeo contro Mario che gioca molto bene e ha una grande pesantezza di colpi: per vincere dovrò semplicemente fare meglio di lui”.

Mario Vilella Martinez (foto Marta Magni/MEF Tennis Events)

Tra Gaio e il quinto trofeo challenger (l’ultimo lo ha alzato nel gennaio 2020 a Bangkok) c’è appunto lo spagnolo Mario Vilella Martinez (n.178 ATP), seconda testa di serie, che dopo aver sbarrato la strada al secondo turno a Francesco Forti (n.368 ATP), in tabellone con una wild card, e nei quarti a Giulio Zeppieri (n.316 ATP), si è imposto per 76(4) 36 61, dopo due ore e venti minuti di lotta, sul qualificato brasiliano Matheus Pucinelli de Almeida (n.409 ATP), grande rivelazione del torneo.

È arrivato in semifinale partendo dalle qualificazioni, mi aspettavo giocasse bene ed è stato impressionante ad inizio match - dice il 26enne di Elche tessendo le lodi dell’avversario -. Ho retto bene l’urto e ho provato a colpire sempre più forte. Nel terzo set credo lui si sia ritrovato un po’ a corto di energie, io che invece ho giocato meno ore di lui mi sono fatto trovare pronto e l’ho chiusa”.

Quella che ad inizio settimana era una speranza si è dunque concretizzata, Vilella Martinez eguaglia infatti la finale raggiunta a Todi nel 2013 da Santiago Giraldo, suo tecnico: “Ne parlavamo da quando sono arrivato e adesso sono contento di essere in finale: ora l’obiettivo è vincere il secondo Challenger della mia carriera”, l'auspicio dello spagnolo, alla terza finale a livello challenger dopo quella persa nel 2018 a Samarcanda con Luca Vanni e quella vinta nel 2019 a Praga. 

La giornata a Todi si è aperta con un altro successo tricolore: gli azzurri Francesco Forti e Giulio Zeppieri hanno infatti conquistato il titolo in doppio regolando 63 62 in finale l'argentino Facundo Diaz Acosta e il peruviano Alexander Merino. Per il 21enne di Cesenatico e il 19enne mancino di Latina è la prima affermazione nella categoria. 

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Giulio Zeppieri e Francesco Forti si godono il successo (foto Magni/MEF)

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