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Nella finale del Challenger della città scaligera il 18enne danese, reduce dal trionfo a San Marino, domina il croato Serdarusic e completa il percorso netto senza cedere set: il 3° successo in categoria gli vale un nuovo best ranking
di Gianluca Strocchi | 21 agosto 2021
Tutta la grinta di Holger Vitus Nødskov Rune (foto San Marino Open/Calabrò)
Holger Vitus Nodskov Rune mette la sua firma anche in calce agli "Internazionali di Tennis", torneo Challenger ATP dotato di un montepremi di 44.820 euro che si è concluso sabato sera sui campi in terra rossa dell'Associazione Tennis Verona.
Il 18enne danese (n.162 ATP), quarta testa di serie, vincitore domenica scorsa del challenger di San Marino, ha piazzato la doppietta back-to-back superando per 64 62 in finale il croato Nino Serdarusic (n.304 ATP), così da conquistare il suo terzo titolo challenger su quattro finali disputate (ha alzato al cielo il primo trofeo a Biella in giugno, dopo aver perso quella ad Oeiras) senza lasciare per strada alcun set. Rune, che ha inanellato il decimo match vinto di fila, con questi 80 punti ritoccherà ancora il proprio best ranking, entrando per la prima volta in Top 150, molto probabilmente al numero 145.
Deve invece rimandare l’appuntamento con il primo successo nel circuito challenger il 24enne di Zagabria, alla seconda finale in categoria dopo quella persa ad Ostrava nel 2018.
Il titolo di doppio è andato ai francesi Sadio Doumbia e Fabien Reboul, terza testa di serie, che in finale hanno piegato per 75 46 10-6 lo svizzero Luca Margaroli e il portoghese Gonzalo Oliveira, coppia numero 4 del seeding.
Holger Vitus Nødskov Rune colpisce di diritto (foto San Marino Open/Calabrò)