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La nuova sfida di Dalla Valle: “Io e lo Sporting Club Sassuolo ci mettiamo in gioco”

Il 22enne ravennate lascia il Piatti Tennis Center e opta per il progetto del circolo emiliano per cui è tesserato: “Qui mi sento a casa e posso contare su uno staff di professionisti di prim’ordine per puntare al salto di qualità”

di | 29 novembre 2020

Enrico Dalla Valle, Francesco De Laurentiis e Stefano Ramponi a Sassuolo

Enrico Dalla Valle tra il coach Francesco De Laurentiis (a sinistra) e il preparatore atletico Stefano Ramponi

Proprio dodici mesi fa, dopo aver raggiunto le finali alle qualificazioni italiane delle Next Gen ATP Finals (cedendo solo a Giulio Zeppieri) e alle Red Bull Next Gen Finals a Milano, andate in scena in parallelo all’evento Under 21 che ha visto trionfare Jannik Sinner, Enrico Dalla Valle pareva in rampa di lancio. Poi è arrivata la pandemia da coronavirus a cambiare le carte in tavola sconvolgendo la vita di tutti.

A fine 2019, dopo le buone prestazioni a Milano e anche ad Ortisei, ammetto che mi sentivo pronto per il salto nel mondo challenger, come primo importante ulteriore step di crescita - riconosce il giocatore nato a Ravenna il 21 marzo 1998 - Però quella grande voglia che avevo dentro ha finito per mettermi eccessiva pressione, che ha condizionato il rendimento dei primi tornei della stagione. Poi è arrivata l’emergenza Covid a bloccare tutto. Lì per lì ero piuttosto dispiaciuto, ma con il senno di poi posso dire che mi ha fatto bene fermarmi. Ero abituato a una vita frenetica, fra viaggi, allenamenti e partite, e il dover rimanere a lungo fermo è stata l’occasione per guardarmi allo specchio e chiarirmi le idee in campo e fuori, in sostanza per ragionare su quello che volevo fare. E ne è scaturita la consapevolezza di essere un privilegiato nel poter svolgere un lavoro che è la mia passione e tutta la mia vita. Quindi è cambiato anche il mio approccio alle cose, che ora affronto con uno spirito diverso”.

Enrico Dalla Valle in azione agli Assoluti di Todi

Un cambio di atteggiamento che ha comportato anche una svolta sul piano professionale per il romagnolo: la decisione di lasciare il Piatti Tennis Center, dove si era spostato nella primavera del 2019 dopo sette anni e mezzo trascorsi nel centro federale di Tirrenia, per fare base allo Sporting Club Sassuolo, per cui già da qualche anno è tesserato e disputa il campionato di serie A.  

Durante quest’anno così strano, nel quale si è giocato davvero poco, ho avuto modo di riflettere a lungo e maturare delle necessità diverse, tra cui in particolare quella di avvicinarmi a casa considerando che ero fuori da quando avevo 14 anni. E così quando è nato il ‘progetto Pro’, che può contare su un tecnico preparato come Francesco De Laurentiis e sul preparatore atletico Stefano Ramponi, entrambi in precedenza nello staff di Riccardo Piatti, ho colto un po’ la palla al balzo anche perché Sassuolo per me è ormai una seconda casa e mi trovo davvero bene. Ne ho parlato con i responsabili a Bordighera, dove non avevo problemi con nessuno ma è a sei ore di macchina da Ravenna, e abbiamo convenuto che potesse essere una buona opportunità per me: ci siamo dunque lasciati in ottimi rapporti, senza precluderci nulla per quel che riguarda il futuro. E’ un qualcosa che ho voluto fortemente e mi sono messo in gioco, come del resto gli altri professionisti coinvolti e lo stesso club”.

Dalla Valle ha appena cominciato la preparazione ‘off season’ in vista del 2021, ma solo qualche settimana fa era alle prese con il dolore e i timori di un’operazione al braccio.

Sembrava fosse necessario un intervento chirurgico perché accusavo un problema a un nervo del gomito, diversi medici si erano espressi in tal senso ed è stato un momento davvero difficile anche sul piano psicologico – ammette il ravennate, attualmente numero 439 del ranking ATP – Devo ringraziare il professor Giuseppe Porcellini, ortopedico a cui si rivolgono tanti campioni del motomondiale e altri sportivi di fama, che mi ha visitato a Forlì e ha fatto un lavoro incredibile, scongiurando l’ipotesi di un’operazione. Ora la situazione pare sotto controllo, ma devo ovviamente continuare a fare attenzione seguendo certe precauzioni”.

Enrico Dalla Valle con Danilo Pizzorno e Francesco De Laurentiis

Enrico Dalla Valle al servizio

Passata la paura, il romagnolo si è buttato anima e corpo in quella che è anche e soprattutto una sfida sul piano personale, intenzionato a non lasciare nulla di intentato.

Insieme a Francesco De Laurentiis, che in precedenza aveva maturato esperienze all’estero, in Germania e Spagna, e Stefano Ramponi mi seguirà anche Antonio Sacco, mental coach che lavora pure per la Juventus, così come è a disposizione almeno un paio di giorni a settimana Danilo Pizzorno, il numero uno della video-analisi. Abbiamo già passato una proficua giornata da lui a Marina di Massa per poter impostare la prima fase della preparazione e focalizzarci su alcuni aspetti. C’è grande sintonia con la dirigenza dello Sporting Club Sassuolo e devo ringraziarli per come hanno deciso di supportarmi in questo progetto, inedito anche per loro. Sono veramente stimolato dal sentirmi, per così dire, colui che pone la prima pietra e stiamo man mano aggiungendo i vari mattoni per arrivare a costruire un qualcosa di importante, in grado di far crescere anche la scuola tennis e arricchire lo staff di tecnici che seguono bambini e ragazzi. Siamo appena partiti e ci vorrà un po’ di tempo perché tutto vada a regime, ma sono convinto che stiamo mettendo al posto giusto i tasselli per cercare quel salto di qualità che mi aspetto”.

Guardando in prospettiva, al momento l’unica certezza è almeno un mese e mezzo di dura preparazione atletica e poi tecnica.

Mi attendono 6-7 settimane di lavoro fisico, che in passato sono sempre state un periodo pesante, anche a livello mentale. Ora invece ho tanta serenità e carica interiore, intendo dare tutto me stesso in quel che faccio con la voglia di provarci fino in fondo a ritagliarmi uno spazio nel circuito internazionale. La speranza è di poter cominciare a fine gennaio la stagione agonistica, anche se al momento non ci sono certezze sul calendario dei tornei e soprattutto sulle possibilità di spostarsi da un Paese all’altro, per cui è quasi impossibile fare una programmazione. Vedremo quella che sarà la situazione a inizio 2021 e valuteremo come muoverci. Di sicuro sarà importante fare tesoro di quanto accaduto quest’anno - conclude Enrico - per non ripetere l’errore di caricarmi di eccessive responsabilità”.

Enrico Dalla Valle e Jannik Sinner alle Next Gen ATP Finals 2019

Enrico Dalla Valle in azione agli Assoluti di Todi

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