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Davis, Italia-Croazia 1-2: Super Sinner non basta

Al Pala Alpitur di Torino dopo la sconfitta di Sonego contro Gojo, Jannik rimette in corsa l’Italia ma il doppio è croato con Pavic/Mektic che supeano Fognini/Sinner. Gli azzurri di capitan Volandri - scesi in campo con il lutto al braccio per la scomparsa del dottor Pier Francesco Parra - dopo i successi nel “Gruppo E” su Stati Uniti e Colombia nella face a gironi, escono di scena a testa alta nei quarti

di | 29 novembre 2021

E’ la Croazia a strappare il pass per le semifinali superando 2-1 l’Italia nella sfida valida per i quarti delle Davis Cup by Rakuten Finals di scena sul veloce indoor del Pala Alpitur di Torino (prima dell’inizio dei match il ricordo di Pier Francesco Parra con le nazionali schierate). Venerdì i croati, i primi ad approdare al penultimo atto, affronteranno a Madrid i vincenti della sfida - in programma mercoledì - tra Serbia e Kazakhstan.

Dopo la sconfitta di Lorenzo Sonego nel primo singolare contro Gojo (76 26 62) era arrivata la vittoria in rimonta di Jannik Sinner su Cilic (36 76 63), con l’azzurro bravo a recuperare set e break di svantaggio. Nel doppio, però, Fabio Fognini e Sinner hanno ceduto 63 64 contro Nikola Mektic e Mate Pavic, numeri uno del mondo di specialità.

Per la Croazia è il terzo successo in quattro sfide con l’Italia.

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Davis Cup Finals: il diritto di Lorenzo Sonego (foto Sposito)

Nel primo singolare Lorenzo Sonego, n.27 ATP, ha ceduto 76(2) 26 62, dopo una battaglia di due ore e 19 minuti, Borna Gojo, n.279 del ranking. Il piemontese ha sempre cercato di spingere quando con questo genere di avversario serviva molta pazienza, nonostante le oltre 250 posizioni di differenza nel ranking. Lorenzo è sembrato non sentire troppo la palla e soffrire eccessivamente la pressione al contrario del croato, sceso in campo senza nulla da perdere.

Nessun precedente tra i due con un inizio decisamente incoraggiante del 26enne torinese che ha strappato la battuta al 23enne di Spalato già nel quarto gioco (3-1). Sonego ha confermato il vantaggio (4-1) e nel sesto game ha anche avuto la chance del 5-1 con doppio-break. Ed invece il croato è stato bravo a tirarsi fuori dalla buca, soprattutto grazie al servizio: ha messo a segno il contro-break nel settimo gioco (4-3) ed in quello successivo, dopo aver annullato al piemontese la palla del 5-3, lo ha riagguantato (4-4). Il match si è fatto improvvisamente equilibrato, nessuno de due ha concesso più nulla nei rispettivi turni di battuta e a decidere è stato il tie-break: l’equilibrio è durato fino al 2 pari poi Lorenzo si è un po’ innervosito Gojo ne ha approfittato ed aggiudicandosi tutti gli ultimi cinque punti ha chiuso per 7-2.

La reazione di Sonego non si è fatta attendere e si è concretizzata con un break in avvio di secondo parziale: l’azzurro ha salvato tre palle per il contro-break immediato e poi ha strappato di nuovo la battuta al croato confermando il doppio break (4-0). Lorenzo si è limitato a controllare e nel sesto game, con un turno di servizio tenuto a zero (due ace), ha pareggiato il conto dei set (6-2).

Nel quarto gioco della frazione decisiva altro momento di black-out dell’azzurro che gli è costato il break (3-1): Sonego ha continuato a sbagliare, soprattutto con il diritto, e Gojo ha consolidato il vantaggio (4-1). Nel settimo gioco è successo di tutto: il pubblico ha iniziato ad applaudire sugli errori del croato, il torinese si è procurato due palle per il contro-break che il croato ha cancellato con una volée di rovescio in contro tempo ed una prima robusta, ne ha avuta una terza che Gojo ha annullato con un’altra prima di servizio e poco dopo, con un ace di seconda, ha siglato il 5-2. La partita in pratica è finita lì perché Lorenzo ha accusato il colpo, ha continuato a sbagliare di diritto ed ha ceduto nuovamente il servizio (6-2) con il 23enne di Spalato sdraiato sul campo felice per l’impresa. Con la banda croata a fare da colonna sonora.

Gojo ha messo a segno più vincenti, 20 contro 17, e commesso meno errori, 21 contro 24. Sonego da parte sua ha anche pagato la bassa percentuale di palle-break convertite, 3 su dieci (3 su 6 per il croato).

“Il suo servizio mi ha dato molto fastidio. Ho finito per esagerare negli scambi prolungati perché non avevo la tranquillità necessaria - ha detto Sonego in conferenza stampa -. Mi è mancata la continuità che serviva, ho avuto troppi passaggi a vuoto. Ci sta un po’ di emozione di stanchezza a fine anno. Sono partite dure, che non ho mai fatto: devo imparare da queste sconfitte”.

Davis Cup Finals: tutta la gioia di Jannik Sinner (foto Sposito)

Nel secondo singolare - come detto - grande vittoria in rimonta di Jannik Sinner, n.10 ATP, che si è imposto per 36 76(4) 63, dopo due ore e tre quarti intensissimi, Marin Cilic, n.30 del ranking

Anche in questo caso si trattava di un confronto inedito. Il 33enne di Medugorje è sceso in campo ben consapevole di non potersi permettere di accettare lo scambio con il 20enne di Sesto Pusteria. E ha tenuto fede al suo piano di accorciare il più possibile i tempi anche perché sostenuto dal servizio, da sempre arma fondamentale per il tennis del croato. Jannik ha avuto difficoltà a rispondere e a trovare il ritmo. Nel quarto game, dopo essere stato avanti 40-15, ha ceduto il servizio alla seconda palla-break. Da lì in avanti entrambi hanno difeso con autorità i rispettivi turni di battuta con Cilic che non a caso ha fatto più fatica proprio quando a servito per il primo set, recuperando da 0-30 e chiudendo 6-3 dopo dodici punti giocati.

Di slancio l’ex n.3 del ranking (2018), con un paio di risposte fulminanti, ha centrato il break subito in avvio di secondo parziale confermando poi il vantaggio (2-0) continuando a variare la direzione del servizio. Nel quarto gioco però inaspettatamente Cilic, con due errori di rovescio consecutivi, ha ceduto per la prima volta la battuta dopo essere stato avanti 40-0 e si è fatto riagguantare da Sinner (2-2). Nel settimo game l’altoatesino ha concesso una palla-break con un doppio fallo ma l’ha cancellata con una prima più che robusta (4-3). Nel nono però l’impresa all’azzurro non è riuscita e con un diritto in corridoio ha mandato il croato a servire per il match (e per la semifinale) avanti 5-4. Cilic però ha avvertito tutta la tensione del momento, non ha messo in campo una prima, ha fatto pure doppio fallo ed ha concesso il contro-break addirittura a zero con il boato del Pala Alpitour (5-5). Lo stesso che ha accompagnato l’azzurro al cambio campo avanti 6-5 dopo aver recuperato da 0-30. Alla fine ha deciso il tie-break: Jannik ha provato un primo allungo (4-2) ma Cilic lo ha riagganciato complice un erroraccio dell’azzurro (4-4), Sinner però non ha mollato e si è aggiudicato gli ultimi tre punti, siglando il 7-4 con un passante di diritto stretto imprendibile.

Break di Jannik in avvio di frazione decisiva, anche stavolta a zero. Cilic però se lo è ripreso subito, sfruttando la terza palla-break (1-1). Il croato ha tenuto botta fino al settimo game quando ha accusato un po’ di stanchezza, perdendo in incisività, e Sinner ne ha approfittato (4-3). Stavolta l’altoatesino il break lo ha confermato (5-3) e nel gioco successivo è arrivato al doppio match-point: con un dritto inside out il croato ha cancellato il primo ma sul secondo ha spedito fuori il diritto e l’azzurro ha chiuso 6-3 con il quarto game di fila. Ha esultato Jannik, ma con la testa già pensava al doppio…. 

Davis Cup Finals: Jannik Sinner e Fabio Fognini (foto Sposito)

Ha deciso - com’era prevedibile - il doppio con Fabio Fognini e Jannik Sinner che hanno ceduto 63 64, in un’ora e 19 minuti, a Nikola Mektic e Mate Pavic, numeri uno del mondo di specialità, che nel 2021 hanno vinto nove titoli, compreso Wimbledon e l’oro olimpico a Tokyo. La coppia slava ha chiuso l’incontro senza aver concesso nemmeno una palla-break.

Dopo qualche game di studio i croati hanno rotto gli indugi strappando il servizio a Fognini nel quarto gioco e confermando poi il vantaggio (4-1). Nell’ottavo game Fabio ancora in difficoltà al servizio, con gli azzurri costretti a recuperare da 0-40 (lob e poi prima incisiva del ligure, volée dell’altoatesino), e ad annullare atri due break-point/set-point (dritto lungolinea in contropiede di Fognini, altra volée di Sinner) prima di riuscire ad accorciare le distanze (5-3). Nel nono gioco, però, con una prima insidiosa la il doppio croato si è assicurato il primo set per 6-3.

Nel terzo gioco del secondo parziale, con un diritto a tutto braccio tirato al centro Fabio ha annullato una delicata palla-break nel proprio turno di servizio, complicatosi nonostante un vantaggio di 40-15. Nel settimo gioco, però, dopo aver mancato due palle-game gli azzurri hanno concesso il break con un doppio fallo di Fognini, permettendo ai croati di passare in vantaggio 4-3. Mektic e Pavic hanno consolidato il break salendo 5-3. Sinner ha tenuto vive le speranze dell’Italia accorciando le distanze (5-4) ma un ace di Pavic ha archiviato la questione, regalando alla Croazia il biglietto per Madrid.

L’Italia guidata dal neo capitano Filippo Volandri aveva chiuso al primo posto il "Gruppo E" grazie alle vittorie su Stati Uniti (2-1) e Colombia (2-1). La Croazia era la prima classificata del "Gruppo D": nella fase a gironi ha battuto Australia (3-0) e Ungheria (2-1).

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