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Il presidente del Coni Malagò ha replicato alle dichiarazioni rilasciate ieri dal presidente della FIT Binaghi lanciando accuse di ‘ineleganza’ non potendole contestare nel merito
16 maggio 2022
Intervenendo oggi alla consegna dei premi intitolati a Enzo Bearzot, il presidente del Coni Giovanni Malagò ha replicato alle dichiarazioni rilasciate ieri dal presidente della FIT Angelo Binaghi nella conferenza stampa di chiusura degli Internazionali BNL d’Italia accusandolo di avergli rivolto un attacco “inelegante, sbagliato e profondamente non vero”.
Ritenendosi elegante, Malagò fa spesso ricorso alle accuse di ineleganza quando deve replicare ad affermazioni che non può contestare nel merito. Ma – a parte il fatto che già di per sé non è elegante approfittare di una manifestazione in memoria di una icona dello sport italiano per fare polemiche personali, che oltretutto meriterebbero ben altri tavoli – sono forse eleganti le bugie cui ha fatto ricorso?
Il 25 aprile, in un’intervista rilasciata al capo dei servizi sportivi del “Corriere della Sera”, Malagò disse testualmente: “Il tennis segua le indicazioni del CIO, dico no ai russi a Roma”. In realtà, come ieri ha documentato Binaghi e confermato la Sottosegretaria allo Sport Valentina Vezzali, le indicazioni del CIO erano le seguenti: “Laddove non fosse possibile, per motivi organizzativi o legali, il Comitato Esecutivo del CIO esorta vivamente le Federazioni Sportive Internazionali e gli organizzatori di eventi sportivi in tutto il mondo a fare tutto ciò che è in loro potere per garantire che nessun atleta o funzionario sportivo russo o bielorusso possa prendere parte agli eventi sotto il nome di Russia o Bielorussia”.
Dunque, auspicando che il Governo proibisse ai tennisti russi di giocare al Foro Italico (sempre dall’intervista al Corriere della Sera: “Spetta al Governo prendere una decisione. Starà studiando il caso, valuterà la situazione, poi farà una scelta, sono convinto la migliore per il Paese”), Malagò stava disattendendo le indicazioni del CIO, e oggi ricorre a un giochino semantico per nascondere le verità e cerca, come si dice a Roma, di “buttarla in caciara” perché non gli è possibile muovere contestazioni basate sui fatti.
Per fortuna, comunque, il Governo – lui sì – ha rispettato ancora una volta l’autonomia dello sport, lasciando alle organizzazioni sportive la decisione sul merito della faccenda.
Insomma, sull’eleganza… beh, nella migliore delle ipotesi si potrebbe commentare dicendo “scagli la prima pietra chi è senza peccato”, ma sullo “sbagliato” e sul “profondamente non vero” il presidente del CONI, almeno in questo caso, vanta un imbattibile primato.
PS – A proposito di primati (di pubblico e di incasso), il presidente dell’ACI Angelo Sticchi Damiani oggi si è risentito perché Binaghi in conferenza stampa ha anche detto che gli Internazionali BNL d’Italia 2022 hanno superato il precedente record nazionale, che apparteneva a Monza 2019. Sticchi Damiani ha detto che loro faranno molto meglio del tennis nel prossimo settembre, e che dunque l’annuncio di Binaghi era fuori posto. Viene proprio da pensare che Sticchi Damiani avrebbe fatto bene a documentarsi, anziché limitarsi ad ascoltare quel che gli raccontavano. Se lo avesse fatto, avrebbe scoperto che, in realtà, Binaghi aveva augurato a Monza 2022 di riprendersi il record a settembre…