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Nell'“Emilia-Romagna Tennis Cup”, Challenger in corso sul “rosso” del Tennis Club President di Montechiarugolo, Cecchinato cede in tre set ad Elias, il maggiore dei due fratelli svedesi. Nell'altra sfida il croato Coric elimna in due set il serbo Lajovic, seconda testa di serie. Nel doppio titolo a Darderi e al brasiliano Romboli
18 giugno 2022
Finisce in semifinale la corsa di Marco Cecchinato nell'"Emilia-Romagna Tennis Cup", ATP Challenger con un montepremi di 134.920 euro organizzato da Master Group Sport in collaborazione con la Regione, oramai entrato nelle fasi decisive sui campi in terra rossa del Tennis Club President di Montechiarugolo (Parma).
Il 29enne palermitano, n.206 del ranking, ha ceduto 26 63 62, dopo oltre due ore di battaglia, allo svedese Elias Ymer, n.148 ATP: il 26enne di Skara ha così confermato il risultato dell'unico precedente con il siciliano semifinalista al Roland Garros del 2018, disputato nei quarti del Challenger di Perugia nel 2016.
Il siciliano ha dominato in lungo e in largo il primo set illudendo i tanti spettatori accorsi sulle tribune del Tc President: da tempo non si vedeva una versione così devastante del siciliano, al punto che il solito e abusato paragone con il Cecchinato del 2018 vittorioso su Djokovic e semifinalista al Roland Garros non sembrava in questa circostanza fuori luogo. Eppure nel secondo set la musica è cambiata, prima gradualmente e poi si è trasformata in un frastuono. Le perfette geometrie del parziale di apertura sono diventate incerte, gli errori numerosi e Ymer, che fino a quel momento era staro pressochè uno spettatore non pagante alla festa azzurra, è diventato molto solido e impeccabile nei punti cruciali. Il break subìto sul 4-3 di fatto è diventato il lasciapassare per lo svedese verso il pareggio. Ad inizio terzo set il dubbio è diventato nervosismo, e poi frustrazione: al termine del servizio ceduto di schianto sull’1-1 Ceck si è sfogato con due palline che sono volate oltre le tribune di Montechiarugolo, e sul 2-1 Ymer ha conquistato il game più lungo della partita annullando due palle break. Il vantaggio a suo favore rimarrà tale (26 63 62), con il tennista italiano volenteroso ma troppo falloso. Il percorso effettuato agli Internazionali di Parma rimane comunque positivo per Cecchinato, ma il ko con Ymer conferma inequivocabilmente l’aspetto su cui è necessario lavorare: per tornare ai fasti di un tempo serve maggiore continuità e meno oscillazioni contro avversari entro le prime 100 posizione nella classifica mondiale.
Nell'altra sfida il croato Borna Coric, n.255 del ranking, in tabellone grazie ad una wild card (arrivato al n.12 ATP a fine 2018, il 25enne di Zagabria è rientrato a marzo nel tour dopo oltre un anno di stop per l'infortunio e l'operazione alla spalla destra), ha eliminato per 61 75, in un'ora e 19 minuti, il serbo Dusan Lajovic, n.69 ATP e secondo favorito del seeding.
Tra Ymer e Coric non ci sono precedenti.
Già assegnato il trofeo di doppio: se lo sono aggiudicato Luciano Darderi ed il brasiliano Fernando Romboli che in finale si sono imposti perr 62 63 sulla formazione composta dall'ucraino Denys Molchanov e dallo slovacco Igor Zelenay.
Un match a senso unico, ben più di quanto lasciassero immaginare i pronostici della vigilia. Nell’albo d’oro finiscono due interpreti molto forti della disciplina: il brasiliano Romboli è un vero e proprio decano del doppio, avendo vinto 47 titoli internazionali compreso l’ATP 250 di Umago nel 2021, mentre l’italiano di origini argentine Darderi è uno dei giovani più interessanti del panorama tennistico tricolore, in ascesa rapidissima nel ranking ATP e rimasto escluso dal tabellone di singolare solo a causa delle nuove regole dello “special exempt”, che gli hanno impedito di iscriversi dopo la semifinale raggiunta la scorsa settimana nel Challenger 125 di Perugia.