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Pietrangeli: "Spero che gli azzurri battano i miei record"

Nicola, ambasciatore del tennis italiano, racconta di quanto sia felice nel vedere i suoi record cadere per mano degli azzurri di oggi. Dopo 61 anni, Matteo Berrettini ha fatto meglio di lui a Wimbledon, ma adesso ci si attende un'impresa anche in quel di Roma

20 aprile 2022

Nicola Pietrangeli è una delle icone del tennis italiano, ma è anche la memoria storica del nostro tennis, colui che più di ogni altro può testimoniare l'importanza di questo momento d'oro dei giocatori azzurri, protagonisti sui palcoscenici più prestigiosi del circuito pro.

“Sono appena tornato da Monte-Carlo – esordisce Pietrangeli alla conferenza stampa di presentazione degli Internazionali BNL d'Italia 2022 – che è un bel torneo, ma che quest'anno mi ha impressionato per un altro motivo: l'80 per cento del pubblico presente era italiano, e quando i nostri giocatori sono scesi in campo hanno ricevuto un grande supporto, come se fossero in Coppa Davis. Questo ci dimostra una volta di più quanto questa squadra italiana sia ormai diventata veramente importante e riconosciuta ovunque”.

Nicola ha vinto per due volte gli Internazionali d'Italia, una volta a Roma negli anni Cinquanta e una volta a Torino all'inizio degli anni Sessanta. In seguito, ha poi conquistato la Coppa Davis, da capitano, nel 1976. “Io dico sempre – prosegue – che per dieci anni siamo stati mantenuti dalle ragazze. Ma adesso aggiungo che questo team maschile può ambire a vincere la Davis, azzardo questo pronostico. Nessuno poteva aspettarsi i progressi straordinari di questo gruppo, non solo coi risultati, ma per come giocano: tutti esprimono un ottimo tennis”.

Il nome di Nicola Pietrangeli non è legato solo agli albi d'oro e ai ricordi delle sue imprese, ma anche al Foro Italico di Roma e a uno dei luoghi che hanno fatto la storia di questo sport, quello che in precedenza era conosciuto anche come campo delle statue o della Pallacorda. “Il più bel campo del mondo – dice riferendosi allo stadio Pietrangeli – si trova proprio qui nella Capitale. Per quanto riguarda i miei record, finalmente dopo 61 anni uno è stato battuto (Matteo Berrettini in finale a Wimbledon,ndr), e visto il tempo che è trascorso vuol dire che tanto facile non era. Spero che qualcuno batta un altro mio primato, magari il prossimo anno quando io festeggerò 90 anni”.

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