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Alla sua terza partecipazione al Roland Garros Martina cede in due set in semifinale a “Coco”, 18esima testa di serie, anche lei alla terza presenza all’ombra della Tour Eiffel. Sarà la statunitense sabato a sfidare la polacca Swiatek per il trofeo, ma l'azzurra può salutare Parigi orgogliosa di sé stessa
di Tiziana Tricarico | 02 giugno 2022
A volte non conta il risultato di un match. Conta il percorso che hai fatto fin lì. E se la fortuna non ti sorride puoi sentirti comunque orgogliosa di te stessa perché sai di aver dato tutto. E’ finita in semifinale la bella corsa di Martina Trevisan al Roland Garros, secondo Slam del 2022, che si sta avviando alle battute conclusive sulla terra rossa parigina.
In semifinale - la prima per lei a livello Slam - la 28enne mancina di Firenze, n.59 WTA (ma già sicura di salire al n.26), ha ceduto 63 61, in poco meno di un’ora e mezza di partita, alla statunitense Cori Gauff, n.23 del ranking e 18 del seeding, anche lei alla sua prima semifinale in un Major e alla terza partecipazione sulla terra francese.
Martina aveva vinto l’unico precedente (7-5 al terzo), disputato proprio al Roland Garros, nel secondo turno del 2020, peraltro dopo che la statunitense era stata avanti un set ed un break. Inizio abbastanza contratto da parte di entrambe: l’azzurra ha dovuto annullare una palla-break già nel game d’avvio, l’americana nel secondo. Gauff, piuttosto nervosa, è stata la prima a provare l’allungo strappando la battuta a Trevisan nel terzo gioco (2-1), dopo essersi lamentata del “graunting” della sua avversaria, considerato eccessivo. Al cambio campo il giudice di sedia Marijana Veljovic ha chiesto all’azzurra se poteva diminuire il volume delle sue grida nel compire la palla ma Martina ha risposto - con personalità - di pensare che non ci fosse nulla da dover cambiare nel suo modo di stare in campo….
Alla ripresa Trevisan ha messo a segno il contro-break (2-2), complice anche una palla giudicata erroneamente fuori dall’americana. Con una tensione in campo da tagliare col coltello il turno di battuta è diventato un optional. Gauff ha provato un secondo allungo (3-2), ma è stata ripresa (3-3), ne ha provato un terzo (4-3) e stavolta ha confermato il vantaggio (5-3). Anche perché per Martina è diventato molto difficile mettere in difficoltà la sua avversaria in risposta, soprattutto con la seconda di servizio. Con il terzo gioco consecutivo, e vincendo 12 degli ultimi 14 punti, “Coco” ha incamerato il primo set 6-3 alla prima opportunità, grazie ad un diritto lungolinea di Martina finito lungo.
La trainer interviene sulla coscia sinistra di Martina Trevisan (foto Getty Images)
Il diritto mancino di Martina Trevisan (foto Getty Images)
La spiegazione per il calo dell’azzurra è arrivata al cambio campo con l’arrivo della trainer a massaggiare la coscia sinistra di Trevisan (che ha giocato davvero tanto in queste ultime tre settimane) mentre Gauff si è rifocillata con un’insalata di frutta.
Martina ha ripreso l’incontro con una vistosa fasciatura, ha lottato, corso, sofferto: in un quarto gioco pazzesco, durato 14 minuti e 20 punti, ha annullato tre palle-break (diritto mancino incrociato, scambio ravvicinato sotto rete, rovescio in contropiede), ma sulla quarta il rovescio di Cori ha avuto la meglio (3-1).
La statunitense ha confermato il vantaggio tenendo a zero il turno di battuta (4-1) con l’animo alleggerito dalla situazione di punteggio. Trevisan ha incominciato a commettere qualche fallo di piede di troppo e sono iniziati anche i soliloqui.
Gauff ne ha approfittato e si è presa un secondo break (5-1) al termine di un altro game molto lottato, e quattro punti più tardi ha chiuso il discorso (6-1) volando nella sua prima finale Slam, probabilmente l’inizio di una lunga serie.
Martina può salutare Parigi con il sorriso, e infatti lo ha fatto ringraziando il pubblico del “Philippe Chatrier” con un’espressione dolcissima. La 28enne mancina di Firenze, n.59 WTA (ma già sicura di salire al n.26) ha trasformato il sogno in realtà, regalandosi un risultato importante e di prestigio che gli anni di sacrifici rincorrendo una pallina e superando anche qualche demone interiore, meritavano.
Nove anni dopo Sara Errani ha riportato il tennis tricolore al femminile in semifinale a Parigi diventando la quinta italiana al penultimo atto del Major francese proprio dopo Errani (2012-2013), Schiavone (2010 quando trionfò e 2011), Ullstein Bossi (1949) e Lazzarino (1954). E l’ottava azzurra di sempre al penultimo atto di uno Slam (la quinta nell’Era Open dopo Schiavone, Errani Pennetta e Vinci).
Dopo il primo titolo WTA conquistato a Rabat proprio alla vigilia del Major francese è arrivata la prima volta al penultimo atto di uno Slam. Tre settimane da incorniciare per la tennista allenata da coach Matteo Catarsi, che ha messo in fila 10 vittorie (con soli due set lasciati per strada, nel secondo turno in Marocco a Muguruza e nei quarti di Parigi a Fernandez), prima di doversi fermare contro Gauff.
Ma se al Roland Garros del 2020 lo splendido quarto di finale raggiunto partendo dalle qualificazioni (stoppata solo dalla futura vincitrice del torneo, la polacca Swiatek) era stata una meravigliosa sorpresa, la semifinale di quest’anno è indicativa di una consapevolezza acquisita.
In questa edizione dopo aver “asfaltato” al primo turno la britannica Harriet Dart, n.111 del ranking, si è ripetuta liquidando 63 62 la polacca Magda Linette, n.52 WTA, che all’esordio aveva eliminato a sorpresa la tunisina Ons Jabeur, n.6 del ranking e del seeding.
Quindi il successo, ancora in due set, sulla wild card australiana Gavrilova Seville, n.127 WTA, la vittoria negli ottavi contro la bielorussa Sasnovich, n.47 WTA, e quella sofferta nei quarti contro la canadese Fernandez, n.18 del ranking e 17 del seeding.
Grazie ai punti conquistati Trevisan - che prima di Rabat era n.85 - si è assicurata un “best ranking” stellare: da lunedì salirà al n.26, scavalcando Camila Giorgi (n.27) e diventando la nuova numero uno azzurra. Un balzo di 59 posizioni in tre settimane è un’altra impresa di cui essere orgogliosi: bravissima Martina!
RISULTATI
“Roland Garros”
Grand Slam
Parigi, Francia
22 maggio - 5 giugno
€43.600.000 - terra rossa
SINGOLARE
Primo turno
(13) Jelena Ostapenko (LAT) b. Lucia Bronzetti (ITA) 61 64
Irina-Camelia Begu (ROU) b. Jasmine Paolini (ITA) 46 61 76(10-5)
(28) Camila Giorgi (ITA) b. Shuai Zhang (CHN) 36 62 62
Martina Trevisan (ITA) b. Harriet Dart (GBR) 60 62
Secondo turno
(28) Camila Giorgi (ITA) b. Yulia Putintseva (KAZ) 63 75
Martina Trevisan (ITA) b. Magda Linette (POL) 63 62
Terzo turno
(28) Camila Giorgi (ITA) b. (7) Aryna Sabalenka (BLR) 46 61 60
Martina Trevisan (ITA) b. (wc) Daria Saville (AUS) 63 64
Quarto turno (ottavi)
(20 Daria Kasatkina (RUS) b. (28) Camila Giorgi (ITA) 62 62
Martina Trevisan (ITA) b. Aliaksandra Sasnovich (BLR) 76(10) 75
Quarti
Martina Trevisan (ITA) c. (17) Leylah Fernandez (CAN) 62 67(3) 63
Semifinali
(18) Cori Gauff (USA) b. Martina Trevisan (ITA) 63 61
DOPPIO
Primo turno
(10) Lucie Hradecka/Sania Mirza (CZE/IND) b. Jasmine Paolini/Martina Trevisan (ITA) 46 62 61
(4) Cathy McNally/Shuai Zhang (USA/CHN) b. Lucia Bronzetti/Julia Lohoff (ITA/NED) 62 62