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Roma: Sinner c’è, sarà derby azzurro con Fognini

Nel primo turno degli Internazionali BNL d’Italia al Foro Italico Jannik, decima testa di serie, supera in scioltezza lo spagnolo Martinez. Termina l’avventura di Nardi, stoppato in due set dal britannico Norrie, nono favorito del seeding

di | 10 maggio 2022

Tutta la grinta di Jannik Sinner (foto Sposito)

Tutta la grinta di Jannik Sinner (foto Sposito)

Ordinato e senza (troppe) sbavature, con tutta la voglia di dimostrare di saper fare più cose senza rinunciare alla caratteristica di colpire sempre e comunque con il grande anticipo che lo contraddistingue. C’era grande attesa per l’esordio di Jannik Sinner agli Internazionali BNL d’Italia (quinto ATP Masters 1000 stagionale - montepremi 5.415.410 euro) sulla terra rossa del Foro Italico. Ed anche l’altoatesino non vedeva l’ora di tornare a giocare a Roma, come aveva candidamente ammesso a Madrid. Risultato: il 20enne di Sesto Pusteria, n.13 del ranking e 10 del seeding, ha debuttato battendo 64 63, in un’ora e 24 minuti di partita, lo spagnolo Pedro Martinez, n.40 ATP.

"Questo pubblico è incredibile: uscire dal tunnel ed entrare in campo è stato emozionante", le prime parole a caldo dell'azzurro.

Sfida inedita ed inizio imperiale di Jannik che ha messo in fila sette punti prima che il 25enne di Alzira sia riuscito a farne uno. Non però ad impedire il break, siglato da un diritto vincente dell’altoatesino (2-0). Sinner ha confermato il vantaggio (3-0) e lo ha difeso in scioltezza (5-3) fino al nono game quando, con un drop-shot micidiale, Martinez ha messo a segno il contro-break (5-4). Jannik, però, non ha fatto una piega e con un rovescio in contropiede ha tolto di nuovo la battuta allo spagnolo chiudendo il primo set per 6-4.

Sinner ha cominciato la seconda frazione assecondando il copione della prima (3-0), anche se nel terzo gioco l’azzurro ha dovuto cancellare un’opportunità per il contro-break al suo avversario. Martinez ha provato a fare qualcosa di diverso ma è riuscito solo a contenere le perdite. Perché Jannik stavolta non si è concesso distrazioni ed ha siglato il 6-3 con il quarto ace del match. E poi si è goduto l’abbraccio del pubblico del Centrale. 

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“Ho cercato di non dargli ritmo perché altrimenti lui può diventare molto pericoloso - ha detto Sinner in conferenza stampa -. Con Simone (Vagnozzi, il coach; ndr) prepariamo tatticamente i match: analizziamo come gioca l’avversario  ma soprattutto come devo giocare io. So che posso migliorare e che ho ancora tanto margine. Sto lavorando sulle soluzioni d’attacco - ha aggiunto - ma vorrei sottolineare che non è sempre così tanto facile come sembra da fuori…”. Quello contro Fognini sarà un match particolare: Fabio e Simone (Bolelli; ndr) in Davis mi hanno aiutato molto visto che per me era la prima volta, e se a Torino ho giocato bene è stato anche grazie ai loro consigli. Contro Thiem Fabio ha giocato piuttosto bene: domani spero che sarà una bella partita perché ci sarà tanta gente. Cosa fa meglio Fognini in campo? Ve lo dico domani…”. Ma se Fognini è “genio e sregolatezza”, Sinner come si descriverebbe? “Sono uno a cui piace la competizione, affrontare le situazioni difficili: mi piace giocare a tennis, sono un giocatore felice”.

Mercoledì alle 19 sul Centrale sarà dunque derby tricolore con Fabio Fognini: tra il 20enne di Sesto Pusteria, che al Foro Italico ha raggiunto gli ottavi nel 2020, ed il 34enne di Arma di Taggia, arrivato nei quarti nel 2018, non ci sono precedenti. L’altoatesino, reduce dagli ottavi a Madrid (stoppato dal canadese Auger-Aliassime), è capitato nella parte bassa del tabellone, quella presidiata dal tedesco Alexander Zverev, n.3 Atp e 2 del seeding.

La grinta di Luca Nardi (foto Fioriti)

Semaforo rosso per Luca Nardi, n.201 del ranking, wild card, alla prima esperienza nel main draw romano, sconfitto 64 64, in poco più di un’ora e mezza di gioco, dal britannico Cameron Norrie, n.11 ATP e nona testa di serie.

Se sei italiano e devi affrontare uno molto più forte di te tutto sommato il palcoscenico migliore è proprio quello del Foro Italico. E sulla Grand Stand Arena il 18enne pesarese contro il mancino nato a Johannesburg, Sud Africa, è sceso in campo senza troppi timori reverenziali ed ha disputato una partita più che onorevole. Dopo aver mancato due palle-break nel secondo gioco ed averne a sua volta salvata una in quello successivo, il marchigiano ha ceduto la battuta nel quinto game (3-2). Norrie ha confermato il vantaggio e lo ha difeso fino al 6-4 con il quale si è assicurato il primo set, dopo aver annullto al Next Gen azzurro con due prime robuste altrettante opportunità per il 5 pari.

Nardi ha cancellato con coraggio due palle-break in avvio di seconda frazione ma non la terza. Norrie ha controllato il vantaggio, nessuno dei due ha concesso praticamente più nulla nei rispettivi turni di battuta e quel break iniziale è bastato al britannico per staccare il pass per il secondo turno.

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