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L’obiettivo di Sara: “Tornare a godermi la partita”

Errani, dopo le due settimane di quarantena a Melbourne, racconta a ‘puntodebreak’ cosa si aspetta dal suo 43° Slam: “Trovo la motivazione nella passione che ho per il tennis. Ho passato un brutto periodo nel 2020, ora è un privilegio poter continuare a gareggiare”

di | 30 gennaio 2021

Sara Errani qualificazioni Australian Open Dubai

Un recupero di diritto di Sara Errani

Le due settimane di “quarantena attiva” – se così si può definire alla luce delle 5 ore di libera uscita concesse per allenamenti, palestra e pasti – sono finalmente terminate e Sara Errani è pronta per scendere in campo nel “Gippsland Trophy”, uno dei due tornei WTA 500 che a Melbourne fanno da preludio agli Australian Open (al via l’8 febbraio).
La tennista azzurra, attualmente numero 131 del ranking mondiale, si è guadagnata la trasferta Down Under superando le qualificazioni andate in scena a Dubai, per la prima volta nella storia in un altro Paese causa pandemia e misure di sicurezza. Un crocevia fondamentale nella strada per risalire in classifica, considerando appunto l’anomala situazione determinata nel circuito dall’emergenza coronavirus: le vittorie, ottenute sempre in tre set, su En-Shuo Liang, Georgina García Pérez e Ana Konjuh valevano molto di più del ticket per il suo 43esimo Slam in carriera.

"Sono molto felice di aver passato le qualificazioni, anche perché sapevo bene di giocarmi tanto, il calendario sarebbe completamente cambiato se non avessi staccato quel biglietto – riconosce in un’intervista al sito ‘puntodebreak’ la giocatrice di Massa Lombarda, che il 29 aprile compirà 34 anni – Forse l'ultima partita è stata la più difficile, non so ancora bene come ho vinto…  La croata mi stava mettendo sotto, giocando molto bene e spingendo tanto i colpi, però a poco a poco sono riuscita ad entrare in lotta, resistendo con tenacia, è stato un incontro dal risultato molto serrato"..

Così a quattro anni dall’ultima apparizione, nel 2017, la romagnola tornerà a giocare il main draw del primo Slam stagionale, dove ha raggiunto i quarti nel 2012, la sua annata d’oro (finale al Roland Garros con conseguente best ranking alla quinta poltrona mondiale).

Trovo la motivazione nella passione che ho per il tennis, amo giocare. Tornare tra le prime 100 del mondo sarebbe un bel traguardo a breve termine, che mi permetterebbe di disputare i tabelloni principali degli Slam e mi darebbe anche l'opportunità di pianificare una programmazione più semplice. Ho passato un brutto periodo nel 2020 perché non c'erano molti tornei e, se non sei una delle prime, devi giocare eventi ITF di livello inferiore, qualunque cosa ci sia", ammette Sara.

Sara Errani colpisce di rovescio

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Elisabetta Cocciaretto e Sara Errani sul volo per l'Australia

Il sorteggio per il tabellone principale è fissato per il 4 febbraio, quando si conoscerà dunque nome e cognome della sua prima avversaria.

"Quel che desidero di più è vincere partite – sottolinea la Errani, che in queste due settimane a Melbourne ha avuto come compagna di allenamenti Elisabetta Cocciaretto, pure lei promossa dalle qualificazioni negli Emirati Arabi - Non ho mai pensato molto alla questione del sorteggio; chi tocca, tocca. La cosa più bella sarebbe vincere un match e incontrare le migliori più avanti, ma andare a uno Slam senza essere testa di serie implica il rischio di trovare chiunque fin dal primo turno. Cercherò di arrivare preparata per godere dell'opportunità, pensando che abbiamo il privilegio di continuare a gareggiare”.

Intanto l’aver cominciato l’anno in maniera positiva è un passo non di poco conto in prospettiva.

Non ho nessun obiettivo particolare, almeno legato alla classifica. Quello che voglio è godermi di nuovo la competizione, sentirmi di nuovo a mio agio nella lotta, proprio quello che non sono stata in grado di fare negli ultimi anni – spiega la giocatrice di Massa Lombarda - In allenamento stavo bene, ma poi arrivava la partita e soffrivo molto. L'obiettivo è sviluppare quel livello oltre l'allenamento, per funzionare come voglio anche in gara, anche se so che non è facile”.

Sara Errani colpisce di diritto

Accanto a lei, che continua a dedicare al tennis ogni goccia di energia, c’è Pablo Lozano, con il compito di mettere in ordine i pezzi affinché la macchina Errani funzioni al meglio.

"Sara ha affrontato la pre-season con l'obiettivo di prepararsi al meglio per questo 2021 e lo ha fatto conoscendo il grande svantaggio che avrebbe avuto durante la prima settimana agonistica – ricorda il tecnico valenciano - Se non avesse superato le qualificazioni negli Emirati, non l’avrebbero lasciata entrare in Australia, una pressione in più che non è certo positiva, in ballo non c'era solo il main draw dello Slam ma c'era anche l'intero tour. Perdere a Dubai significava dire addio a tanti allenamenti e partite con giocatrici di valore, stare insomma due mesi fuori dal movimento tennistico. Ecco perché era così nervosa al primo turno, perché sapeva di avere un solo proiettile a disposizione…".

Pablo Lozano abbraccia Sara Errani dopo successo a Dubai nel 2016

Sara Errani, romagnola di Massa Lombarda

Ma nonostante la tensione la veterana azzurra voleva troppo salire su quell’aereo per lasciarselo scappare.
"Sara è molto competitiva, trova sempre la motivazione, le sfide la caricano - ammette quello che è il suo allenatore dal 2005 - Qui in Australia si è sempre sentita bene, è molto affezionata a questo posto, anche se il cambio di palline l’ha un po’ disturbata. Con le nuove palle non è a suo agio, non le controlla come prima e questo la fa soffrire. Per tale ragione, oltre al nervosismo, ha giocato ogni partita con molta attenzione. Nonostante tutto, le qualificazioni sono state un'opera d'arte. Fin dal primo turno abbiamo avuto problemi ed è stata in difficoltà in campo, però ha messo molto carattere per andare avanti con un ottimo livello fisico e tennistico e con molta intelligenza. Non è stato facile, ma c’è riuscita grazie alla sua volontà e al suo impegno”.

Lozano d'altra parte interpreta un po’ il ruolo di tutor, trasmettendo alla giocatrice italiana la conoscenza e la calma necessarie prima di ogni battaglia.

"Non invado il suo spazio e non la carico di troppe cose, cerco di rendere piacevole la mia compagnia e punto a fare un buon lavoro rendendomi utile. Sara è un profilo molto umile, una ragazza che ha bisogno di togliersi la pressione e vedere che quello che fa è molto difficile e lei ha molti meriti. Inoltre voglio anche che si diverta, il tennis non può essere un'agonia, devi lavorare con una dinamica positiva, cercando esercizi attraenti. Per fortuna la conosco perfettamente, quindi non ho bisogno di lavorare come psicologo, cerco semplicemente la chiave in modo che Sara sia felice, a suo agio – conclude Lozano - e che questo ci porti ad affrontare ogni sfida nel miglior modo possibile”.

Pablo Lozano durante una seduta di allenamento di Sara Errani

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