-

Bolelli/Fognini questa sera in "semi" a Roma

Il duo azzurro batte in rimonta la coppia Krawietz/Mies, due volte campionessa del Roland Garros, e attende di affrontare Mektic/Pavic nell'anticipo di Coppa Davis

di | 14 maggio 2022

Simone Bolelli e Fabio Fognini (foto Fioriti)

Simone Bolelli e Fabio Fognini (foto Fioriti)

Hanno lottato e combattuto fino all'ultimo punto Simone Bolelli e Fabio Fognini. E alla fine hanno vinto loro. La coppia azzurra è entrata tra le migliori quattro degli Internazionali BNL d'Italia 2022, completando un'incredibile rimonta ai danni di Kevin Krawietz e Andreas Mies. I "Chicchi" avevano lottato nel primo set, trovandosi anche avanti di un break per 2-1 per poi vedersi strappare il servizio tre giochi più tardi dalla coppia tutta tedesca. La prima frazione si era risolta così al tie-break, vinto per 7-3 dai due volte campioni di specialità al Roland Garros nel 2019 e nel 2020. 

Poi, proprio quando il duo azzurro si era ritrovato sull'orlo del baratro sotto 1-3 nella seconda frazione e con una palla break da difendere nel deciding point, è arrivata la reazione da campioni. Quello stesso carattere, unito a una classe e un'intesa esemplari, che gli hanno permesso di diventare la prima coppia interamente italiana a trionfare in una prova dello Slam, all'Australian Open 2015. A suonare la carica è stato per primo Fognini, con una serie di vincenti sotto rete che hanno fatto impazzire di gioia i tifosi presenti sulla Grand Stand Arena del Foro Italico. 

Dal 4-2 per i giocatori tedeschi, rispettivamente n. 15 e n. 21 del ranking di doppio, è stato un monologo a tinte azzurre con il 36enne bolognese e il 34enne ligure che hanno conquistato quattro giochi consecutivi portando l'incontro al super tie-break decisivo. Il pubblico era ormai infuocato, e in questa atmosfera Bolelli e Fognini si trovano perfettamente a loro agio. La conclusione ideale all'incontro è arrivata al terzo match point, chiuso grazie a una volée di diritto troppo lunga di Mies, per l'11-9 finale.

In semifinale ci sarà adesso la sfida alla coppia croata formata da Nikola Mektic e Mate Pavic, dominatori della specialità nella scorsa stagione con nove trofei vinti tra cui Wimbledon e l'oro olimpico a Tokyo. I campioni in carica degli Internazionali BNL d'Italia affronteranno i "Chicchi" in un assaggio delle Davis Cup by Rakuten Finals  che si giocheranno a Bologna, con la Nazionale azzurra che esordirà nel Gruppo A il 14 settembre proprio contro la Croazia.

Nella parte alta del tabellone del Masters 1000 romano, la strana coppia formata da "Long John" Isner ed "El peque" Diego Schwartzman ha battuto  Glasspool/Heliovaara. Lo statunitense e l'argentino (38 centimetri d'altezza di differenza tra loro) affronteranno nel penultimo atto il duo formato da Máximo González e Andrey Golubev.

John Isner e Diego Schwartzman (foto Fioriti)

É doveroso ricordare che Bolelli e Fognini furono già semifinalisti a Roma nel 2011, quando furono battuti dalla coppia statunitense formata da John Isner e Sam Querrey. Dovessero riuscire nell’impresa di superare i fortissimi croati avrebbero la possibilità di raggiungere un traguardo senza precedenti nella storia del nostro tennis. In caso di successo finale sarebbero infatti la prima coppia tutta italiana a conquistare il titolo agli Internazionali BNL d’Italia. Nell’albo d’oro della specialità infatti ci sono nomi di tennisti azzurri, ma sempre accoppiati a colleghi stranieri

É il caso di Alberto Del Bono, che nel 1931 si impose insieme all'inglese Hughes. Il britannico si ripetè nel 1932, questa volta avendo come compagno il nostro "davisman" Giorgio De Stefani. Nel `34 Giovanni Palmieri, il papà di Sergio, attuale direttore tecnico del torneo e a sua volta ex giocatore di livello internazionale, vinse giocando con l'irlandese Rogers. L’ultimo successo italiano è stato quello del 1991, ottenuto da Omar Camporese, in coppia con Goran Ivanisevic, l’ex campione croato ora coach di Novak Djokovic.

Incredibile, per tanti aspetti, la vicenda della coppia italiana più forte di ogni tempo, quella formata da Nicola Pietrangeli e Orlando Sirola, vincitori al Roland Garros nel 1959 e finalisti a Wimbledon nel 1956. A Roma non riuscirono mai a imporsi, malgrado si fossero qualificati ben sette volte per la finale tra il 1955 e il 1963. Una di queste finali è andata negli annali senza vincitori né vinti: il match decisivo del 1960 fu sospeso per oscurità con gli australiani Emerson e Fraser in vantaggio per 6-3 5-7 6-2 11-11 sui due azzurri. E si decise di chiuderla lì senza assegnare il titolo.

Loading...

Altri articoli che potrebbero piacerti