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Tathiana Garbin, la forza della passione: “Pronta a tifare per le azzurre a Melbourne”

Il capitano della nazionale italiana femminile, colpita da una rara forma di tumore, sta piano piano riprendendo la sua attività al Centro Tecnico di Formia. Ecco il suo pensiero sulle ragazze impegnate nell’Australian Open che scatta domenica

di | 13 gennaio 2024

BJK Cup Finals 2023: Tathiana Garbin (foto Puglia)

BJK Cup Finals 2023: Tathiana Garbin (foto Puglia)

Gli ultimi tre mesi sono stati durissimi. Eppure la lotta contro la malattia (lo pseudomixoma peritonei, sindrome rara causata da un tumore dell’appendice) non le ha tolto né il sorriso né la voglia di tornare su un campo da tennis a seguire le sue ragazze. Tathiana Garbin, il capitano della nazionale azzurra finalista in Billie Jean King Cup, vuole riprendersi la sua vita e tornare a fare quello che ama di più.

-Innanzitutto, come sta?
“La ripresa sta procedendo bene. Certo, ci vuole un po’ di pazienza: dolori e problemi stanno diminuendo. Sono a Formia ed ho già ripreso a lavorare con le ragazze più giovani al Centro Tecnico con Vittorio Magnelli: mi sto prendendo i tempi giusti per ristabilirmi completamente”.

-Sono stati mesi duri…
“E’ stata un’esperienza forte. Stavo benissimo, poi improvvisamente al ritorno da New York…. E’ stato un fulmine a ciel sereno: io sono una sportiva (la 46enne di Mestre è stata n.22 del ranking mondiale nel 2007; ndr), ho sempre curato la forma fisica, l’alimentazione, fatto i controlli medici. La vita è cambiata in pochi minuti, soprattutto sono cambiate le priorità. Il tempo si ferma e non pensi più al tennis perché c’è un unico pensiero che ti assorbe. Anche se il tennis è sempre stata una priorità e lo sarà sempre". 

 Ed è stato grazie al tennis se sono riuscita ad affrontare questo periodo difficile in maniera molto propositiva: ti insegna tanto come disciplina, a soffrire e lottare mentalmente e fisicamente, anche se poi il dolore fisico è un’altra cosa. Ho cercato di mantenere una prospettiva da sportiva e di tenere sempre alto l’umore. E poi l’essere in forma è stato fondamentale. Ho subìto due interventi, uno dei quali molto invasivo, con delle complicazioni”.

Tathiana Garbin in ospedale circondata dale sue ragazze

-A Siviglia, calato il sipario sulla finale, ha voluto rendere nota la battaglia che stava combattendo…
“Le ragazze sapevano già tutto. Mi ero sottoposta ad un primo intervento qualche giorno prima ma avevo voluto essere con loro. Il ricordo più bello di Siviglia? L’unione della squadra, staff compreso. È stato un momento meraviglioso, una cosa grande. Se devo dirla tutta prima di partire sentivo che avremmo fatto qualcosa di importante. E’ una questione di fiducia reciproca: io non volevo lasciarle affrontare le Finals da sole e loro non mi hanno mai fatto sentire sola. 

Billie Jean King Cup Finals 2023: la nazionale italiana classificatasi al secondo posto (foto Puglia/FITP)

Perché condividere poi con tutti? Per far si che le persone che si trovavano ad affrontare questo tipo di situazioni non si sentissero sole. Io non lo ero: avevo le ragazze, mia moglie Ylenia, la famiglia. Ho sentito forte l’abbraccio del mondo sportivo in generale, non solo del tennis. Mi sono resa conto che forse ho dato più di quello che pensavo e questo mi ha fatto sentire orgogliosa. Sono stata sommersa da un’ondata d’amore incredibile: la conferma che la condivisione è importante per essere forti insieme”.

-La nuova stagione è già iniziata e domenica a Melbourne scatta l’Australian Open, il primo Slam dell’anno. Come legge il sorteggio delle sei azzurre in tabellone?
“Sicuramente quella di Giorgi contro Azarenka è una partita molto difficile: Vika sul cemento australiano si trova a proprio agio ed ha vinto due volte l’Aus Open, colpisce forte e si mantiene fisicamente molto bene, lei che è anche mamma da qualche anno. Inoltre a Brisbane si è fermata solo in semifinale contro Sabalenka. Camila ha potenzialità altissime, può battere chiunque ma arriva Melbourne con poche partite. Diciamo che non è un turno facile per nessuna delle due. 

Camila Giorgi colpisce di diritto (foto Getty Images)

Paolini ha preso Shnaider, che è una giovanissima russa molto motivata, rognosissima, che ti fa giocare male. Io però sono molto contenta di come Jasmine si è espressa in United Cup: sono sicura che questo sarà un buon anno per lei. Colpisce la palla fortissimo, fisicamente sta benissimo, ha un ottimo preparatore atletico che è Andrea Bracaglia e sta lavorando al meglio con coach Furlan. Non ha un tabellone facile: in prospettiva, essendo testa di serie, poteva sperare in meglio che non una Rybakina al terzo turno…. 

Jasmine Paolini in azione all'Adelaide International (Getty Images)

Bronzetti affronta invece una giocatrice con tanta esperienza come Tsurenko. L’ucraina, che è testa di serie (n.28; ndr) colpisce la palla in linea e non dovrebbe dare troppo fastidio a Lucia, che ha dimostrato di potersela giocare con quelle forti e che soprattutto non soffre quelle che spingono. Ma uno Slam è sempre uno Slam ed i primi turni sono sempre complicati”.

Un recupero in allungo di Lucia Bronzetti (foto Getty Images)

-E poi ci sono Cocciaretto, Trevisan ed Errani che debuttano contro tre giocatrici promosse dalle qualificazioni…
“La difficoltà di affrontare delle qualificate è che queste hanno giocato tre partite in più rispetto alle nostre. Quindi una maggiore abitudine a giocare a quelle temperature e in quelle condizioni sarà la principale difficoltà. Ma guardando alle nostre sono fiduciosa perché comunque sono in buona condizione e sono più forti delle loro avversarie (rispettivamente Sun, Zarazua e Hunter; ndr). 

Martina Trevisan in azione (foto Getty Images)

Elisabetta Cocciaretto al servizio (foto Getty Images)

 Per Cocciaretto questa sarà una stagione complessa perché deve confermare tanti punti, deve accrescere e consolidare la sua maturità. Ad Hobart, dove doveva difendere la finale dello scorso anno, ha giocato un set e mezzo perfetti e poi si è un po’ persa: deve migliorare nella gestione dei momenti importanti. Trevisan è una giocatrice che ha bisogno di fare partite: in questo avvio di stagione non è riuscita a vincere un paio di incontri che erano alla sua portata e così arriva all’Australian Open con pochi match alle spalle. Martina ha lavorato tantissimo negli anni ed ancora sta cambiando alcune cose: la off-season però è stata davvero breve. Una bella vittoria la sbloccherebbe. 

E poi c’è Errani, che sono davvero contenta di vedere in main draw: Sara è un ‘highlander’, ha ancora tanto amore per questo sport: gli anni passano ma la passione non si esaurisce mai”.

Sara Errani colpisce di diritto (foto Getty Images)

Billie Jean KIng Cup Finals 2023: il capitano Tathiana Garbin abbraccia le azzurre (foto Puglia/FITP)

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