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Binaghi: "Giorgi? Dispiacere immenso, noi siamo esterni"

Le parole del presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel Angelo Binaghi sulla vicenda di Camila Giorgi e la nota dei suoi legali

13 maggio 2024

Camila Giorgi (Getty Images)

Camila Giorgi (Getty Images)

"Noi non siamo parte lesa, noi siamo esterni" Il presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel, Angelo Binaghi, ha commentato la vicenda che riguarda Camila Giorgi. "E' un dispiacere immenso per uno dei più grandi talenti del tennis italiano femminile. Lei aveva le possibilità di raggiungere risultati sportivi superiori a quelli, comunque ottimi, conseguiti. Aveva un talento dieci volte superiore e l'amarezza c'è sempre stata in tutta la carriera della Giorgi. Con lo staff di Sinner magari sarebbe stata la n.1 e non la n.30". 

Se si vuole arrivare al più alto livello possibile, ha concluso Binaghi, "un talento come la Giorgi sarebbe dovuta essere circondata dei migliori specialisti a livello mondiale e questo con Camila non è successo. Noi ci abbiamo provato a compenetrare questa barriera e in parte è una nostra mezza sconfitta non essere riusciti a completare, non sostituire, il suo team".

Il Presidente FITP Angelo Binaghi (foto Maiozzi/FITP)

Nella decisione di Giorgi di ritirarsi dall'attività agonistica, hanno dichiarato in una nota i suoi legali Federico Marini e Cristian Carmelo Nicotra, non c'è "nessuna intenzione di sottrarsi alle responsabilità. L'allontanamento dalla residenza di Calenzano è temporaneo e dovuto ad una divergenza di vedute all'interno della famiglia, e alla volontà di prendersi una pausa di riflessione per decidere come impostare la propria vita dopo l'abbandono dell'attività agonistica".

La sua decisione, aggiungono, non ha "niente a che vedere con la vicenda legata agli accertamenti della Guardia di Finanza".

Si tratta, fanno sapere, "di una decisione maturata da diversi mesi, fin da dopo il Covid. Riguardo all'allontanamento dalla residenza di Calenzano, si è trattato di una allontanamento temporaneo dovuto ad una divergenza di vedute all'interno della famiglia, e alla volontà di prendersi una pausa di riflessione per decidere come impostare la propria vita dopo l'abbandono dell'attività agonistica - concludono gli avvocati -. Nessuna intenzione di sottarsi agli accertamenti o alle responsabilità, anzi vi è sempre stata massima trasparenza e collaborazione quando richiesta". "In ogni caso prossimamente Camila rientrerà in Italia e potrà dare tutte le spiegazioni necessarie, anche tramite i propri legali, nelle competenti sedi".

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