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Binaghi promette: "Le Nitto ATP Finals resteranno in Italia dopo il 2025"

L'intervento del presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel, Angelo Binaghi, nella conferenza stampa conclusiva delle Nitto ATP Finals 2023

19 novembre 2023

Il presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel, Angelo Binaghi, al Pala Alpitour per la conferenza finale delle Nitto ATP Finals 2023 (Foto Sposito/FITP)

Il presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel, Angelo Binaghi, al Pala Alpitour per la conferenza finale delle Nitto ATP Finals 2023 (Foto Sposito/FITP)

"Non so dove, non so per quanto, ma le ATP Finals in Italia non finiscono nel 2025". E' la promessa del presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel, Angelo Binaghi, nella conferenza stampa conclusiva delle Nitto ATP Finals. Un'edizione di grande successo, come dimostrano i dati presentati in conferenza sull'impatto economico e sociale del torneo. Binaghi ha spiegato anche che le risorse saranno utilizzate per avvicinare 400 mila di bambini delle scuole al tennis e al padel, attraverso gli otto milioni investiti nel progetto Racchette in Classe (due in più del 2022); attraverso l'incentivazione dell'impiantistica sportiva nei comuni medi e piccoli; e infine per cancellare, per la prima volta nella storia, le tasse per l'iscrizione delle squadre a tutti i campionati, anche giovanili.

Questo il testo integrale del discorso del presidente Binaghi.

Comincio con il ringraziare il Ministro per lo sport e i giovani Andrea Abodi e per suo tramite il Governo. Ieri abbiamo avuto qui al Pala Alpitour il Ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, oggi ci saranno i ministri della Pubblica Amministrazione Zangrillo e avremo il ministro del Turismo Daniela Santanché che ha sostenuto l'evento con un contributo importante. Tra i nostri sponsor c'è infatti Italia.it che promuove le bellezze dell'Italia nel mondo. 

Il ministro Abodi ci ha dato qualche consiglio, che abbiamo accolto. Ci ha detto "non bisogna mai stravincere" ma gli ho spiegato che è al di fuori della nostra portata in questo momento perché questo dipende dai successi di Sinner. Ci ha detto che può essere antipatico per gli altri esprimere quell'altro con paragoni, e li abbiamo aboliti tutti. Abbiamo fatto tesoro della sensibilità sua e del sindaco di Torino Stefano Lo Russo, rispetto al sociale. E quindi avremo una parte di questa conferenza che parlerà proprio degli impatti sociali della manifestazione.

Ringrazio il sindaco e il governatore della Regione Piemonte che esprimono un territorio fantastico in cui ci sono istituzioni come il Prefetto, il Quuestore, la Commissione di Vigilanza che hanno dato una risposta straordinaria. sono tutti felici, i giocatori, i turisti, l'ATP.  

Ho un'esperienza pluri-ventennale nello sport, ma qui sono successe due cose che non avevo mai visto prima. Mi sono permesso di notare all'inizio di queste Nitto ATP Finals come questo palazzetto avesse un certo numero di posti che non potessero essere fuiti da questo pubblico che aumentava di giorno in giorno. Con una riunione straordinaria della Commissione di Vigilanza su input delle autorità locali, questi posti sono stati sbloccati e hanno permesso a circa 1200 persone di poter assistere allo spettacolo. Grazie, non solo a nome loro ma di tutto il tennis italiano. Siete stati bravissimi anche nel riuscire a garantire la continuità dei servizi in un momento di sciopero generale.

Questa manifestazione rappresenta un bell'esempio di partenariato pubblico-privato. Partiamo utilizzando risorse pubbliche, che sono risorse economiche e operative perché beneficiamo dell'aiuto e dell'esperienza di Sport & salute, delle risorse e dell'operatività del Comune e della Regione. Quel che è stato fatto per promuovere l'evento sul territorio è sicuramente molto positivo. Nel comitato tecnico di gestione con i loro rappresentanti Paolo Damilano e Mimmo Carretta abbiamo sintonia totale, anche perché altrimenti non si potrebbero ottenere risultati di questo livello. 

Il ministro per lo Sport e i giovani Andrea Abodi e il presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel Angelo Binaghi alla conferenza stampa finale delle Nitto ATP Finals al Pala Alpitour di Torino (Foto Sposito/FITP)

Ci mettiamo le nostre risorse, in particolare il know-how della FITP e dell'ATP, attraiamo notevoli capitali stranieri e svolgiamo un servizio di interesse pubblico di alta qualità con un forte impatto sociale, economico e sportivo. Alla fine di tutto questo discorso rendiamo allo Stato un po' di quattro volte le risorse che investe in questa manifestazione, e di questo sono particolarmente orgoglioso. La fiducia che a suo tempo ci diedero l'allora sottosegretario con delega allo sport Giorgetti, e l'allora presidente del Credito Sportivo Abodi, credo sia stata ben riposta. Abbiamo reso profittevole questo investimento da qualunque punto di vista.

Quest'anno abbiamo assistito a una manifestazione eccellente dal punto del livello tecnico. Avendo avuto 15 sessioni continue di sold out in questo che è il palazzetto più grande d'Italia, questo è l'evento di maggior successo nella storia dello sport in Italia. 

L'impatto economico delle Nitto ATP Finals 2023 è anche superiore rispetto a quanto presentato alla vigilia. Abbiamo registrato 174.402 biglietti venduti, e 124.804 spettatori unici. Il 40,9% degli spettatori arriva dall'estero, da 95 Paesi diversi. I restanti  sono italiani: il 34,5% arriva dal Piemonte, il restante 65,5% dalle altre regioni.

Questi sono i risultati dello studio di Ernst&Young. Lo studio di dice che in media chi viene alle Nitto ATP Finals resta tre giorni, con una spesa media di 311 euro. Ma su questo ho molte perplessità perché, per un indirizzo molto cautelativo, non vengono presi in considerazione gli hotel 5 stelle lusso né vengono considerate le prenotazioni delle stanze singole, tant'è che il valore medio del pernottamento, di 108 euro, è sottostimato per me in questo periodo. 

Applicando le aliquote fiscali, il risultato mi sembra degno di nota. Sommando l'impatto economico diretto, quello indiretto e quello indotto arriviamo a un impatto totale di 306,3 milioni di euro. 65,9 sono i milioni di euro che versiamo allo Stato in tasse, voi caro ministro ce ne date 15, direi che possa andar bene. Inoltre gli occupati full time equivalent, che avevamo stimato in 1500, raggiungono le 1.948 unità. Per quanto riguarda l'analisi storica dei dati a Torino, dal 2021 che è stato l'anno del COVID, a oggi, triplichiamo l'impatto economico sul territorio. L'impatto fiscale non triplica ma aumenta del 50%.

Abbiamo studiato anche l'impatto sociale. Abbiamo dato l'incarico a OpenEconomics, società che ha fatto studi analoghi per la FIFA e la FIGC, che analizza tutti gli investimenti dell'Istituto per il Credito Sportivo e di Sport&Salute, che lavora per grandi società come Enel, ENI e Terna. Questo studio valuta solo gli effetti diretti sulla società.

L'impatto sociale sul territorio è stimato in 266 milioni di euro. Il valore dei benefici esprime la forza dell'impatto sociale dell'evento. L'altro dato fondamentale è lo SROI, il ritorno sociale sugli investimenti, che esprime l'efficienza dell'evento, ovvero quanto si moltiplica in impatto sociale ogni euro investito nell'evento.

Di questi 266 milioni il 40% è addebitabile alla spinta che genera per la pratica sportiva, generando benessere collettivo e risparmio sulla spesa sanitaria. Questo dato è amplificato dal fatto che il tennis non è uno sport come gli altri, sappiamo che tanti studi scientifici lo classificano come lo sport che allunga di più la vita e inoltre consente una persistenza maggiore nel tempo della pratica.

Ci sono anche benefici da investitori esteri perché questa manifestazione attira capitali dall'estero. Cito due investitori su tutti, Nitto e Emirates. I capitali degli investitori esteri arrivano alla FITP che li reinveste per lo sviluppo dello sport e creando ulteriori benefici sociali. Ce ne sono anche per gli spettatori perché assistere a una manifestazione di successo trasferisce un'immagine positiva del territorio e del Paese, crea orgoglio di appartnere a questo territorio, sviluppa senso civico e aumenta benessere complessivo. Così come per i turisti è più probabile che tornino più volte e soprattutto va valutato l'ulteriore benessere generato dalla possibilità di visitare un territorio di grandi ricchezze culturali come Torino e il Piemonte.

Quello che mi dicono è che lo SROI di 4,7 è eccezionale. La media dei progetti del Credito Sportivo è di 2,5-3. Abbiamo citato alcuni benchmark riguardo allo sport in Inghilterra e la cerimonia di apertura di Cortina. Dalla stessa società era stata realizzata anche una stima ex ante per la candidatura di Roma alle Olimpiadi 2024, che è più approssimativa e tiene conto di un valore degli investimenti, quelli necessari alla candidatura olimpica, molto alto e che agisce negativamente sullo SROI.

Abbiamo anche rating importanti in termini ambientali, sociali e della governance (ESG). E' il primo anno che ci misuriamo su questo. La doppia A è un ottimo biglietto da visita, vogliamo essere seguiti da questa società per arrivare il prima possibile alla tripla A. Vogliamo anche che vengano analizzati gli Internazionali BNL d'Italia e il beneficio sociale complessivo di tutta l'attività tennistica in Italia.

Il terzo impatto, quello sportivo, fa riferimento al nostro movimento. Questa manifestazione impatta sui tesserati. Si vede chiaramente intorno al 2015 l'impatto positivo del padel, e nel 2020 l'impatto negativo del COVID. Poi un'ascesa nella pratica del nostro sport che non può che essere correlata alle Nitto ATP Finals.

C'è un impatto sportivo sugli atleti, Sinner genera emulazione. Abbiamo vissuto decenni pensando che l'Italia non avrebbe mai potuto esprimere un tennista di assoluto livello mondiale. Passo dopo passo, con una crescita costante, ci hanno dato una mano Fognini, Berrettini, poi Sonego, Musetti, Arnaldi, tutti i nostri ragazzi vedono che il sogno è là, finalmente a portata di mano. 

Abbiamo vissuto una settimana straordinaria. Le nostre ragazze sono diventate vice campionesse del mondo nella Billie Jean King Cup, e il mio pensiero va a Tathiana Garbin con cui vinceremo la battaglia più importante del prossimo anno. Nelle prossime settimane si giocano in Arabia a Gedda le Next Gen Finals. Su otto giocatori ci sono due italiani, Cobolli e Nardi. Non c'è Musetti perché ha pensato di prepararsi ma sarebbe stato qualificato tra i primissimi, e il primo escluso perché una wild card viene data al giordano Shelbayh è un altro italiano, Luciano Darderi per cui abbiamo quattro italiani fra i primi 15 Under 21.

L'impatto sportivo avviene anche sulla classe che rappresento, noi dirigenti non potevamo nemmeno entrare nei circoli sportivi, adesso ci fermano per la strada, ci fanno complimenti. Questo ci dà forza ed entusiasmo, saremo chiamati a moltiplicare i nostri sforzi. Ci chiamano amministrazioni locali, comunali, regionali di tutta Italia, hanno scoperto il valore di quello che facciamo, del prodotto che vendiamo, e questo apre un ventaglio di opportunità a noi sconosciute in tutte le regioni d'Italia. 

C'è anche un impatto positivo sul nostro staff. Stante la forza e l'inossidabilità del nostro rapporto con Sport e Salute, crediamo di essere capaci di organizzare un grande evento. Questa è stata la consacrazione del nostro staff che ringrazio, molto di più di quanto fatto in passato, a cominciare dal direttore generale Marco Martinasso, senza il quale mi vengono i brividi a pensare a cosa sarebbe successo in queste tre edizioni delle Finals. Abbiamo uno stato di benessere e di entusiasmo generalizzato che crea un maggior valore del nostro prodotto, e questo crea a cascata anche maggiori risorse nella disponibilità della FITP che non deve cambiare obiettivi.

Noi avremo una vita diversa se nei prossimi anni avremo un giocatore stabilmente cra i primi 2-3 del mondo, uno di quelli che ogni anno partono per vincere gli Slam, la Coppa Davis, gli Internazionali BNL d'Italia, le Nitto ATP Finals. Abbiamo fatto un piccolo passo in avanti, ma noi dirigenti dobbiamo già pensare al dopo Sinner, a quello che succederà quando Jannik tra quindici, vent'anni, non sarà più al top. Ci aspettano anni di grandi successi, ma è fondamentale continuare a porre le basi perché questo bellissimo volo possa continuare anche dopo, non dobbiamo essere un fenomeno transitorio, passeggero, strettamente legato ai successi di Jannik.

Da sinistra Alberto Cirio, governatore della Regione Piemonte; Andrea Abodi, Ministro per lo Sport e i giovani; Angelo Binaghi, presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel; Stefano Lo Russo, sindaco di Torino (Foto Sposito/FITP)

Perciò vogliamo usare queste risorse in tre modi chiari.

Primo: tennis e padel nelle scuole. L'anno scorso abbiamo investito 6 milioni, quest'anno ne investireno 8. Insegneremo questo bellissimo sport a oltre 400 mila bambini e vogliamo andare velocemente verso il milione. Li faremo entrare nelle nostre strutture sportive, le nostre società sono anche un bel nucleo di aggregazione sociale che completa la formazione dei nostri ragazzi.

Secondo: investimenti nell'impiantistica pubblica, aperta a tutta la cittadinanza. Siamo molto più presenti nelle grandi città, mentre dobbiamo inseguire il calcio nei comuni medi e piccoli. In ogni paese d'Italia c'è un campo da calcio, c'è una squadra. Noi siamo sotto il 50%. Abbiamo indiividuato due comuni della città metropolitana di Torino, Volvera e Frossasco, realizzeremo due campi da tennis e due da padel e li avvieremo gratuitamente con corsi aprti a tutta la cittadinanza. 

Il terzo è una novità assoluta. In questi anni non abbiamo mai alzato le nostre quote federali, che ora sono molto più basse di nostri competitor all'estero come i francesi. Dobbiamo trasformare il benessere generalizzato in benessere percepito per le nostre società. Noi abolitemo, per la prima volta nella storia, tutte le tasse per l'iscrizione ai campionati giovanili e ai campionati a squadre. Non si pagherà più niente per iscrivere la squadra, per le società sarà gratuita anche l'organizzazione di qualunque tipo di torneo, da quelli internazionali a quelli per non classificati e per amatori. Completo dicendo che le società virtuose non pagheranno né la tassa campo né quella di affiliazione. Un bel taglio alla burocrazia e ai costi per cercare di far diventare questo sport ancora più popolare.

Andrebbe studiato, infine, anche l'impatto sui media. Non è mai successo che il tennis imponesse alle grandi tv nazionali di cambiare palinsesto, è successo nei giorni scorsi e oggi la finale andrà in diretta su Rai 1. Sinner sta facendo diventare il tennis un fenomeno nazional-popolare. Poi ci sono le rassegne stampa, che ogni giorno superano le 200, 250 pagine. A nome della Federazione, degli enti federali, grazie per tutto quello che avete scritto di bello su Sinner, sul tennis e su questa manifestazione che oggi si chiude".

Il presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel, Angelo Binaghi, al Pala Alpitour per la conferenza finale delle Nitto ATP Finals 2023 (Foto Sposito/FITP)

NITTO ATP FINALS ANCORA IN ITALIA, BINAGHI: "QUESTA PARTITA LA VINCO"

Il tema centrale, la principale curiosità nella fase delle domande dei giornalisti, verte sull'eventuale prolungamento della permanenza delle Nitto ATP Finals a Torino oltre il 2025. 

"Secondo me questo è il momento della responsabilità, credo che ci siano tutte le condizioni perché noi cominciamo a muoverci e a fare una proposta che sia migliorativa - ha detto -. Partiremo naturalmente da Torino perché la riconoscenza è un valore fondamentale. Partitemo consultandoci con Governo, Regione, Comune, con Nitto, l'ATP, arriveremo anche al Circolo della Stampa-Sporting. Non so dove, non so per quanto, ma le ATP Finals in Italia non finiscono nel 2025.  Tutti devono fare la loro parte, contro di noi ci sono gli arabi, le più grandi nazioni, grandi capitali mondiali. Io parto da qui, parto da Torino che si è abituata a questa manifestazione. Ieri c'era la fila nei bar per vedere la partita di Sinner. Tante città in italia si sono accorte che qui succede qualcosa di importnate. Ma io parto da qua e questa partita la vinco".

NITTO ATP FINALS PATENTE DI CREDIBILITA' PER TORINO E IL PIEMONTE

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